Dopo 11 anni in carcere, Verusca Montorzi, è libera. La donna di Pontedera (Pisa) uccise i due figli neonati tra il 2001 e il 2003. Entrambi partoriti di nascosto, i piccoli furono abbandonati. Il corpo del primo bimbo fu ritrovato in una discarica, in un cassonetto, nel febbraio 2001: chiamato Angelo Faustino (santo patrono di Pontedera) ricevette i funerali in Duomo, mentre il secondo – partorito circa due anni dopo – non è mai stato trovato. Accompagnata dal compagno Dino Trappetti, era andata in ospedale con i sintomi di un’emorragia post partum, ma aveva negato di aver partorito. I medici avevano dunque segnalato il caso alla procura; così grazie all’esame del dna i carabinieri misero in relazione quella vicenda con il ritrovamento del neonato morto nella discarica. La donna e il compagno hanno un’altra figlia, di 16 anni, che è stata data in affidamento a una parente. Il compagno, che ha sempre detto di non essere stato a conoscenza delle gravidanze, venne condannato in primo grado e poi assolto in appello. Arrestata nell’aprile 2013, Verusca Montorzi fu condannata a 16 anni di reclusione; ora causa indulto e buona condotta ha ottenuto lo sconto sulla pena, tornando in libertà.



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