La copertina dell’ultimo numero di Sette ha Marianna Madia – il ministro per la Pubblica amministrazione – che ha fatto la vacanza della vita a Medjugorje. Aveva 19 anni e non era il viaggio della maturità, quello in Grecia con gli amici. Nell’intervista dice che lì non cerchi l’esperienza sensazionale, ma entri in una dimensione di fede più forte, di consapevolezza profonda. Cioè, appunto, parla di Medjugorje. Quel posto che se anche non apri il Vangelo da una vita, subito pensi alla Madonna. Quel luogo che se ti fermi ti viene in mente un volto, volto di donna: Quella donna. Anche se non l’hai pregata mai e gli unici rosari che hai visto sono quelli sui modelli di Dolce e Gabbana.
Medjugorje è quel posto che almeno un articolo l’hai letto su quello che ci succede, che se entri in libreria ci sono tre quattro libri di testimonianze. Perché ha ragione la Marianna – leggo dal lancio di agenzia – Medjugorje è un’esperienza di fede, di consapevolezza profonda. E per questo non mi è piaciuto che il Corriere ci facesse addirittura la copertina. Perché nel numero di Sette che è in edicola sono parecchi i vip che raccontano le loro vacanze. E allora perché sbattere così, davanti a tutti, il rapporto personalissimo e unico con la mamma di Uno che duemila anni fa ha detto che, se preghi, la tua stanza chiusa è il luogo migliore per parlare con Dio?
Io – penso si capisca – amo la Madonna. Credo a Medjugorje e se la Chiesa dirà che ci siamo sbagliati, mi dovrò prendere non so quanto alka-seltzer per digerirlo, ma penso che il Corriere ha sbagliato a sbandierare così una roba tanto intima. Perché non credo che la Madia, che già ci aveva fatto vivere in diretta la sua gravidanza, abbia voluto farci conoscere la nudità della sua anima per un pugno di voti.
Lei, esperta di comunicazione, lo sa che siccome la gente cerca autenticità, non c’è niente di peggio che “fare l’autentica”. Secondo me – adesso che scrivo l’intervista non è ancora uscita – la signora Madia ha parlato della Signora tra le righe, in modo pudico. Non è solo una questione di testimonianza, di avere il coraggio della propria fede. Non è che come fai sbagli: se parli perché parli, se non parli perché non parli. Allora che cos’è? È che quando entri da Lei, vai e torni nel silenzio. Tu, ministra, sei una donna pubblica, di potere, di governo. Le tue parole arrivano a milioni di persone che da Lei vanno nel silenzio e se ne tornano nel silenzio. Sono elettori possibili ma pellegrini sicuri. Di fronte a Lei – e tu che ci sei stata Marianna, lo sai – sono come te, come me: figli datele dal Figlio e che adesso solo una madre può capire. Lo ha fatto in Croce, e c’era silenzio quando gli siamo stati affidati, si sentiva solo la voce di Lui che rantolava.
Si va da Lei, nel silenzio, per sentire Lui, per sentire Lei che parla di Lui. Di noi. Insomma roba di madri e di cuore di madri. Signora Madia secondo me tu questa volta non sei contenta di essere in copertina. Non si fa, lo sai. Se parli dei tuoi figli, fai come vuoi: la privacy è tua e te la gestisci tu. Ma del tuo rapporto con la Madonna, no. Lei è una che se ne sta in fondo, all’ultimo banco, quasi fuori. Perché noi, suoi figli, siamo gente così, che andrebbe sbattuta fuori, ma poi lei li salva, e allora sono dentro. Così stanno sulla soglia: non al primo banco e da primi della classe. Ma secondo me tu non volevi la copertina tipo velina di un discorso da governo.
Non volevi metterla tra i “chi conosco io” di un ministro, tra gli acchiappavoti di un politico che butta lì il nome che attira. Non ce la voglio Medjugorje come pubblicità che acchiappa il lettore da sdraio, cioè me. Non ce la voglio la Madonna come lancio in prima pagina. Maria è una donna che da duemila anni serba cose nel suo cuore. Prima nel silenzio di casa sua, ora nel silenzio delle nostre case. Un cuore non è mai così nudo come quando prega. E per questo la porta si chiude. E la testimonianza? La testimonianza di fede? Si vedrà dalle opere che fai, Marianna. Diranno: ahi visto la Madia che ti ha fatto? certo, aggiungeranno, è stata a Medjugorje. Ama la Madonna.