Nel giorno primo di agosto, la Chiesa Cristiana onora e ricorda Alfonso Maria de’ Liguori. Fu consacrato santo nel 1839 dal pontefice Gregorio XVI. Nato il 27 settembre del 1696 a Napoli, precisamente a Marianella, una piccola frazione della città partenopea, Alfonso Maria ha origini nobili. Il padre, infatti, era una persona molto rispettabile e ricopriva il ruolo di ufficiale di marina, mentre la madre apparteneva ad una nobile famiglia di marchesi. Insieme ai sui fratelli ricevette dai genitori e dai migliori istitutori un’educazione severa, che guardava molto all’aspetto religioso. Entrò nell’università quando era molto giovane, a sedici anni era già laureato in diritto civile e presto intraprese l’attività di avvocato. Quando parlò al padre della sua vocazione e del suo grande desiderio di darsi completamente a Dio, Alfonso Maria affrontò l’ira del genitore, che già pensava ad un suo prossimo matrimonio con una ragazza del parentado. Nel dicembre del 1927 Alfonso Maria de’ Liguori diventò sacerdote e, per venire incontro alla volontà di suo padre, accettò di svolgere il suo ministero di sacerdozio nella diocesi di famiglia. Dopo il terribile terremoto, che colpì l’area del foggiano, don Alfonso Maria si trasferì qualche anno in Puglia per portare la parola di Dio in una terra tanto devastata. Una leggenda narra che durante una sua predica, un forte bagliore lo avvolse e lo sollevò da terra, proprio davanti agli occhi stupiti e increduli dei fedeli. Tale evento è stato raffigurato su tela e decorato sulla vetrata del Duomo di Foggia. Lasciò per sempre la sua città natale quando aveva 36 anni, passò un breve periodo nel salernitano e poi si recò nella solitaria dimora benedettina nella provincia di Caserta. Qui, non senza difficoltà, don Alfonso Maria diede vita alla congregazione detta del “Santissimo Redentore”. Sant’Alfonso Maria de’ Liguori si ricorda per il suo impegno religioso, ma anche per essere stato un grande autore di opere letterarie ed un apprezzato compositore. Tra le canzoni più famose da lui scritte si ricordano “Quanno nascette Ninno” e il famoso canto di Natale “Tu scendi dalle stelle”. Nel 1762 fu ordinato vescovo di Benevento da papa Clemente XIII e, quando il territorio fu colpito da una tremenda carestia, si adoperò in tutti i modi, insieme ai religiosi della sua diocesi, per aiutare i più bisognosi. Nel 1775 il vescovo de’Liguori fu costretto ad abbandonare la sua carica per le sue gravi condizioni di salute: una grave forma di artrite deformante aveva preso il sopravvento sul suo corpo. Trascorse gli ultimi giorni della sua vita presso la casa missionaria nell’Agro Nocerino e morì il giorno 1° agosto del 1787. Pochi mesi dopo già si parlava di beatificazione, che realmente arrivò nel 1816. Dopo circa un ventennio, precisamente nel 1839, il beato Alfonso Maria de’Liguori viene finalmente canonizzato. Le spoglie del santo riposano nella basilica di Sant’Alfonso, nella piccola provincia salernitana di Pagani.