Il massacro in Iraq per mano dell’Isis a danno dei cristiani, yazidi (e degli stessi musulmani) scuote il mondo, e rende ancor più instabile un’area che pochi chilometri più a Occidente vede il conflitto israelo-palestinese: sono circa 200mila le persone in fuga dalla follia dei guerriglieri jihadisti e islamici estremisti, che non risparmiano donne e bambini. Il giornalista Antonio Socci, sulle pagine di Libero e del suo blog (“Lo straniero”), innanzi alla strage e alle reazioni, a suo dire, mancate da parte di Papa Francesco punta il dito contro il Vaticano. Ecco cosa scrive in data 10 agosto nel post intitolato “Massacro in corso di cristiani (comprese donne e bambini). Qualcuno in vaticano deve vergognarsi davanti a Dio e agli uomini. Vergogna!!!!!!!”. “Il dramma in corso dei cristiani perseguitati vede i laici (perfino governi anticlericali come quello francese) quasi più sensibili del mondo cattolico ed ecclesiastico. Dove si trattano con poca sensibilità e qualche fastidio le vittime, mentre si usa una reticente cautela – cioè i guanti bianchi – verso i carnefici”. Socci dà ragione a Giuliano Ferrara, che aveva rimproverato al Vaticano di essersi fatto sentire in merito con una nota firmata padre Federico Lombardi, un gesto considerato “in ritardo” e “il minimo sindacale” che come unico obbiettivo ha quello di “salvare la faccia”. Socci scrive: “Ormai la forza con cui Giovanni Paolo II difendeva i cristiani perseguitati è cosa passata e dimenticata. E anche la limpidezza del grande discorso di Ratisbona di Benedetto XVI – che era una mano tesa all’Islam perché riflettesse criticamente su se stesso – è cosa rimossa. Quella dell’attuale pontificato è una reticenza sconcertante di fronte a dei criminali sanguinari”. Ecco, dunque, l’attacco diretto a Papa Francesco: “Una reticenza che è ormai diventata consueta nell’atteggiamento di papa Bergoglio, che non pronuncia una sola parola in difesa di madri cristiane condannate a morte per la loro fede in Pakistan o in Sudan. E infine: “Bergoglio non solo non ha chiesto ingerenze umanitarie, ma nemmeno ha lanciato operazioni di soccorso umanitario o iniziative di solidarietà a livello internazionale che coinvolgessero il vasto mondo cattolico. Domenica scorsa, all’Angelus, non ha detto una sola parola sulla tragedia in corso e ha perfino taciuto sull’iniziativa della Chiesa italiana che ha indetto una giornata di preghiera per il 15 agosto a favore dei cristiani perseguitati”.