Tre sub sono morti ieri alle Isole Formiche (Grosseto). Erano esperti, ma non ce l’hanno fatta, forse a causa dell’attrezzatura difettosa. Non sono ancora chiari i motivi del decesso. Si tratta di Fabio Giamo, medico,di 57 anni, sommozzatore che si è sentito male durante l’immersione ed è morto poco dopo. Con lui c’erano Gianluca Trevani, 35 anni, ed Enrico Cioli,37 anni, di Bastia Umbra, che sono morti per cause ancora da accertare. Anche un altro sub, di 35 anni, ha accusato un malore, ma non era con le tre vittime. Era infatti riemerso quando ha visto i tre uomini esanimi, sulla barca, e ha cercato di soccorrerli. Poi si è sentito male ed è stato portato all’ospedale, dove è stato dimesso poche ore dopo. A soccorrere i sommozzatori sono stati la Guardia costiera, che ha sequestrato l’attrezzatura su disposizione della Procura di Grosseto e i sanitari del 118, ma non c’è stato nulla da fare. Restano gli interrogativi sulla loro morte, sui quali stanno lavorando gli investigatori. Con un centinaio di immersioni alle spalle, Giamo aveva da poco conseguito il brevetto da istruttore. Lavorava come medico anestesista-rianimatore all’ospedale di Castiglione del Lago. Impegnato nel sociale con gli Amici del Malawi, era sposato con una collega dell’ospedale di Perugia. Sul suo profilo Facebook le meravigliose immagini delle immersioni. Enrico Cioli lavorava invece con il padre tappezziere a Bastia Umbra. Tecnico informatico e istruttore di nuoto, Trevani, anche lui di Bastia Umbra, appassionato di mare (Serena Marotta).



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