Arriva anche in Italia l’Ice Bucket Challenge, ovvero il secchio d’acqua gelato in testa con tanto di selfie a seguito da postare sui social network. Stavolta però si tratta di beneficenza. Una beneficenza nata in rete e che è stata rilanciata da un’associazione benefica che raccoglie fondi per la ricerca sulla Sla. Con questo meccanismo ha già incassato 5.7 milioni di dollari. L’iniziativa è cominciata grazie a Pete Frates, 29 anni, ex giocatore di baseball del Boston College, al quale è stata diagnosticata la Sla due anni fa. Ecco come funziona la Ice Bucket Challenge: ognuno deve sfidare almeno tre persone a rovesciarsi il secchio di acqua gelida sulla testa entro 24 ore. Chi non accetta deve pagare il pegno, ovvero donare i suoi soldi alla causa. Il contributo è arrivato anche dai vip della Silicon Valley come Zuckerberg, Sheryl Sandberg, Bill Gates, Tim Cook, Satya Nadella, Jeff Bezos e Dick Costolo, che hanno contribuito alla causa. Da qui la sfida è arrivata anche in Italia, coinvolgendo i giocatori della Roma.  Insomma il meccanismo è simile a una catena di Sant’Antonio e sfrutta un’abitudine in voga negli spogliatoi sportivi americani, dove – dopo la vittoria – alla fine dei campionati – usano farsi i gavettoni. Un’iniziativa questa che è diventata virale. Basta guardare su Twitter con l’hashtag #IceBucketChallenge per capire che la moda dell’estate è nata proprio in rete e non sulle spiagge (Serena Marotta)



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