Un serpente lungo due metri in cucina. È questa la sorpresa che Roberto Calderoli si è trovato in casa ieri mattina: è lo stesso senatore della Lega Nord a darne notizia postando su Facebook la foto dell’animale morto, scrivendo: “Non sono mai stato superstizioso ma dopo la ‘makunba’ che mi ha fatto il papà della Kienge mi è capitato di tutto e di più. Quello che potete vedere nell’allegato è il serpente che ho catturato questa mattina nella cucina di casa mia. A voi sembra normale che un serpente di 2 metri sia nella cucina di una casa di mozzo?”. Il riferimento al padre dell’ex ministro per l’intergrazione del governo Letta risale al settembre 2013 e al presunti rito che l’uomo avrebbe fatto per proteggere la figlia dal leghista, che l’aveva paragonata a un orango. Il serpente ucciso è un biacco, specie innocua e protetta: subito è scattata l’ira degli animalisti, che hanno mal apostrofato l’esponente del Caroccio.



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