Va in giro per le moschee italiane, ad esempio Bergamo e anche Roma e parla con i fedeli. Il suo compito? Convincere quanti più musulmani ad andare in Siria e Iraq e combattere la guerra santa. Si chiama Bilal Bosnic, è stato raggiunto e intervistato da Repubblica in Bosnia dove vive. Dice di non aver commesso alcun reato e di fare solo il suo dovere di buon musulmano. I Ros e le polizie di mezza Europa lo considerano un cacciatore di teste, un reclutatore pagato dall’Isis. Non so chi siano, dice ancora, ma so che ci sono molti italiani che finanziano la jihad. A proposito del giornalista americano giustiziato, dice che James Foley era una spia e che andava ucciso: siamo in guerra, ha detto, e quella di uccidere le spie è una tattica di guerra. Lo stato islamico è l’unico posto dove gli islamici possono vivere secondo la loro fede, spiega, per questo va sostenuto. Il mondo intero un giorno sarà musulmano, conclude: “Il nostro obiettivo è fare in modo che anche il Vaticano diventi musulmano. Forse non riuscirò a vederlo, ma quel momento arriverà”.