Il maltempo al nord segna questa prima domenica di agosto: violentissimi temporali continuano copiosi sulla pianura Padana centro/orientale, tra Veneto ed Emilia Romagna. Una grandinata si è abbattuta su Novellara, nel reggiano. A causa del maltempo è stata evacuata una palazzina nel bresciano. E sempre nel bresciano una voragine di circa tre metri si è aperta a Lumezzane. Occasionali e locali temporali anche al centro Italia nel pomeriggio sugli Appennini. Numerosi disagi anche in Liguria, soprattutto nel Ponente, a Savona e Bergeggi dove si registrano allagamenti e la chiusura temporanea dell’Aurelia. A Voltri un fulmine ha incendiato una baracca.
E’ ancora allarme Seveso a Milano, il corso d’acqua esondato per ben tre volte a luglio creando non pochi problemi. Il Comune ha fatto sapere in un tweet che “i livelli innalzati dal temporale stanno calando”, ma poco dopo ha aggiunto che “alti e bassi” sono previsti fino a sera e che “squadre del piano di protezione civile sono allertate”. Si temono quindi nuovi allagamenti, anche se l’esondazione più recente, quella di fine luglio, è stata prontamente contenuta dalle nuove procedure coordinate dal punto di comando del Comune di Milano senza provocare particolari disagi.
Nonostante sia il 3 agosto, in molte aree italiane l’estate non è ancora arrivata. Nubifragi, trombe d’aria e alluvioni stanno imperversando in queste ore su diverse regioni del centro-nord dopo aver raggiunto nella giornata di ieri la Sardegna, il Piemonte e il Veneto causando ingenti danni e disagi. Una bomba d’acqua che si è abbattuta a Refrontolo, nel Trevigiano, ha provocato la morte di quattro persone e il ferimento di altre venti, una delle quali in modo grave. Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile ha emesso ieri un avviso di condizioni meteorologiche avverse, mentre per oggi è prevista criticità “gialla” per rischio idrogeologico sulle intere regioni della Sardegna e del Friuli Venezia Giulia, oltre a parte di Piemonte, Lombardia e Veneto. “La lunga sequenza di perturbazioni che ha colpito il nostro paese ha fatto registrare nel mese di luglio precipitazioni di gran lunga superiori alla norma e temperature inferiori alla media”, fa sapere l’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del Consiglio nazionale delle ricerche (Isac-Cnr) di Bologna. “A livello nazionale, il luglio 2014 segna un +73% rispetto alle precipitazioni medie di luglio sul periodo 1971-2000 che viene convenzionalmente assunto quale periodo di riferimento, il 27-esimo più piovoso dal 1800 ad oggi”. Maggiormente colpita risulta l’Italia centro-settentrionale: “Dalla Toscana in su, infatti, le precipitazioni cadute a luglio 2014 sono risultate essere oltre il doppio del normale (localmente, tra alta Toscana, levante ligure ed Emilia occidentale, anche il triplo), risultando per questa zona il 13-esimo mese di luglio più piovoso dal 1800 ad oggi: era dal 1932 che non pioveva tanto (allora le precipitazioni furono 2 volte e mezzo il normale)”, spiega ancora l’istituto, secondo cui “oltre alle abbondanti precipitazioni, il mese appena concluso ha fatto registrare anche temperature piuttosto fresche, chiudendo con un’anomalia di circa mezzo grado sotto la media del periodo 1971-2000”.