Tra i santi celebrati il 4 agosto, la Chiesa cattolica ricorda anche San Giovanni Maria Vianney, sacerdote che visse in Francia tra il XVIII secolo e il XIX secolo, subito dopo la Rivoluzione francese. Il suo nome significa letteralmente “dono del Signore” ed egli dedicò la sua intera esistenza alla gestione della parrocchia e all’insegnamento della religione cristiana. La città che diede i natali a San Giovanni Maria Vianney nel 1786 è Dardilly, ubicata non lontano dalla più grande Lione. Le sue origini non erano di certo nobili, in quanto Giovanni apparteneva a una povera famiglia di contadini che viveva dei frutti della terra e dei proventi dell’allevamento. Figlio di Matteo e Maria, che ebbero anche altri cinque bambini, Giovanni visse i suoi primi anni nella povertà ma fu iniziato fin da subito alla religione cattolica, ricevendo il sacramento del battesimo addirittura lo stesso giorno della nascita, secondo l’usanza dei tempi. Nonostante tutte le difficoltà, non solo economiche ma anche legate al suo carattere che non lo portava a passare troppo tempo sui libri, egli riuscì comunque a studiare e ad entrare in seminario, in modo tale che nel 1815, all’età di 29 anni e grazie anche all’intervento dell’abate Charles Balley, che da sempre gli aveva dato fiducia, fu finalmente ordinato sacerdote. La strada non fu facile per Giovanni, che più volte dovette interrompere gli studi perché ritenuto non idoneo da chi aveva il compito di formarlo. Eppure il destino volle che egli andasse avanti nel suo percorso e da quando, successivamente, gli fu affidata la piccola parrocchia di Ars-en-Dombes, egli ne divenne parroco con tante buone intenzioni, deciso a dedicarvi la maggiore attenzione possibile. Quella di Ars era una piccola parrocchia e Giovanni riservò ad essa la massima dedizione nel corso degli anni, tanto da essere considerato ancora oggi un vero e proprio modello di parroco, con i suoi sani principi che non lo abbandonarono mai. Molto profonda era la sua venerazione nei confronti della Vergine Maria, verso la quale si era dimostrato devoto fin dai tempi della giovinezza, quando era solito rivolgerle delle preghiere insieme a sua madre. La sua predicazione ad Ars, ovviamente, non fu priva di difficoltà, in quanto egli si ritrovò a dover lottare conto i numerosi vizi a cui la popolazione locale era da sempre abituata, come ad esempio quello di lavorare i campi anche la domenica, anzichè osservare il consueto giorno di riposo. Il parroco si rivolse inoltre anche agli abituali frequentatori di osterie, cercando di distoglierli e di spingerli invece verso una vita più moderata e più conforme agli insegnamenti della religione cristiana, che a molti da quelle parti erano praticamente sconosciuti. Morto nel 1859, Giovanni Maria Vianney sarebbe diventato santo nel 1925, proclamato da papa Pio XI, dopo essere stato beatificato da Papa Pio X nel 1905. Da allora il giorno della sua venerazione, il 4 agosto, è considerato un momento di preghiera per tutti i sacerdoti e per tutti quei giovani che ricevono la vocazione e si accingono ad affrontare il percorso che li porterà ad intraprendere la vita sacerdotale.



Leggi anche

San Nicola Tavelic, 14 novembre 2024/ Oggi si ricorda il custode della Terra SantaSan Diego d'Alcalà, 13 novembre 2024/ Oggi si celebra lo schivo frate amatissimo in tutto il mondo