Nel giorno 1 settembre, la Chiesa ricorda Sant’Egidio. Egidio è stato un monaco eremita vissuto tra il settimo e l’ottavo secolo, in un monastero che secondo alcune ricostruzioni effettuate da storici e studiosi era ubicato nella parte Sud dell’attuale territorio della Francia. Sul conto di Sant’Egidio non si hanno notizie certe ma tantissime leggende popolari che lo hanno reso particolarmente famoso soprattutto durante il Medioevo. Sulle origini di Sant’Egidio ci sono almeno due correnti di pensiero. La prima ipotizza che il Santo monaco possa essere nato in Francia in un non precisato villaggio della regione della Provenza. Una seconda corrente di pensiero invece ipotizza che Sant’Egidio possa essere nato in Grecia e per la precisione nella città di Atene, e che si sarebbe poi spostato intorno ai primi anni dell’ottavo secolo in Provenza dove divenne monaco eremita. Entrambe le correnti di pensiero concordano sul fatto che Sant’Egidio in Provenza fondò un monastero nei pressi dell’attuale città di Arles, del quale assunse il ruolo di abate. All’interno di questo monastero portò avanti il resto della propria vita immerso in una profonda preghiera. La sua morte dovrebbe risalire nel corso del 725, dopo la quale il monastero venne dedicato alla sua memoria assumendo il nome di Abbazia di Saint Gilles. Gilles è la traduzione francese di Egidio.
Il suo corpo è stato conservato all’interno di una cripta, sulla quale successivamente venne edificata una basilica. Il luogo dove è stata costruita la basilica si trova all’interno della regione di Nimes e ha assunto il nome, in ragione della presenza della tomba di Sant’Egidio, di Saint Gilles du Gard. La Basilica inoltre, a partire dall’anno mille, divenne meta di pellegrinaggio di tantissimi fedeli che giungevano da ogni parte non solo dell’attuale territorio della Francia ma anche della Svizzera, dell’Olanda, del Belgio. Sant’Egidio fu considerato il santo patrono delle persone affette dalla lebbra, dagli storpi e di quanti erano dei tessitori.
Sant’Egidio fu particolarmente conosciuto anche in Italia: a Firenze nell’anno 1284 venne fondata una compagnia laica, che prevedeva proprio Sant’Egidio come proprio protettore. Come detto ci sono tantissime leggende legate alla vita di Sant’Egidio. Secondo una di queste, Sant’Egidio dalla città di Atene si spostò in Provenza dove incominciò la propria vita di monaco eremita avendo a che fare soltanto con una cerva dalla quale trovava nutrimento grazie al suo latte. Sempre secondo la tradizione, Sant’Egidio e la cerva furono protagonisti di una battuta di caccia da parte del re dei Goti. In particolare il santo eremita vedendo la cerva in pericolo di vita si gettò davanti al suo corpo prendendosi la freccia a essa diretta. La freccia si conficcò nella gamba di Sant’Egidio e così la cerva fu salva. Il re dei Goti dispiaciuto per quanto accaduto, decise di donare al monaco alcune terre sulle quale in seguito edificò la sua abbazia.
Un’altra vicenda racconta di come il sovrano dei Franchi, Carlo Martello, implorò a Sant’Egidio il perdono per un peccato che aveva commesso e che per la sua gravità non osò raccontare al proprio confessore. Sant’Egidio non conoscendo il peccato non poté dargli il perdono ma tuttavia accadde un qualcosa di straordinario. Mentre stava dicendo messa, Sant’Egidio vide arrivare sull’altare un angelo che lasciò cadere un biglietto in cui vi era scritto il peccato di Carlo Martello. Questo consentì al santo monaco di dare la penitenza e il perdono di Dio al sovrano. Infine, si racconta che la sua morte avvenuta il giorno 1 settembre, accadde in seguito a una visita a Roma dove ottenne protezione e benedizione del Papa per il suo amato monastero. Infine, è interessante segnalare come il più importante e grande santuario dedicato a Sant’Egidio sia la Chiesa Collegiata di Sant’Egidio Abate a Toffa, nella regione Lazio in provincia di Roma.