Il volo per il quale è scattato il presunto allarme bomba è siglato ME214, e si tratta di un velivolo Airbus A320 della Middle East Airlines in volo tra Beirut e Ginevra: subito dopo l’allarme, partito dalla torre di controllo di Ginevra, si sono alzati in volo i due caccia italiani, che hanno spaventato ben tre provincie per il frastuono provocato. Si è trattato di due Eurofighter della Areonautica militare italiana, appartenenti al quarto stormo con base a Grosseto. A Fiumicino  la situazione sta tornando lentamente alla normalità, ma nelle ultime ore quasi tutti i voli hanno subito dei ritardi – in media circa un’ora – per consentire alle forze dell’ordine di ispezionare il velivolo e assicurarsi che a bordo non ci fosse davvero alcun ordigno. L’allarme è rientrato senza che nessuna bomba sia stata trovata sul volo della compagnia libanese.



Un allarme bomba su di un volo partito da Beirut e diretto a Ginevra, della Middle East Airlines, ha fatto sì che questo fosse affiancato da alcuni caccia dell’Aeronautica militare italiana e fosse fatto atterrare in emergenza all’aeroporto di Fiumicino. L’allerta è giunta dalla Svizzera da dove, in mattinata, era giunta la notizia che ci fosse un ordigno esplosivo a bordo: questo perché gli assistenti rivolo a bordo del velivolo si erano accorti che stavano trasportando dei bagagli non appartenenti ai passeggeri. Per questo motivo, allarmati i caccia, sono stati mandati subito a scortare l’aereo diretto a Ginevra e hanno rotto il muro del suono: tantissime sono state le segnalazioni che l’ordigno fosse effettivamente scoppiato, visto il rumore assordante che hanno provocato. In realtà, una volta ispezionato l’aereo, gli artificieri non hanno trovato alcuna bomba e hanno comunicato il cessato allarme. L’atterraggio è avvenuto tra le 13.30 e le 14.00, dopo l’affiancamento dei caccia italiani, e tutti i passeggeri sono evacuati. Ora vigili del fuco e forze dell’ordine stanno ispezionando e circondando il velivolo della Middle East Airlines, ma il pericolo sembra finito. 

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