Nonostante le recenti minacce, “non risultano rischi specifici per cui cambiare il modo in cui il Papa si comporta in piazza San Pietro, all’interno del Vaticano o in un viaggio organizzato come il prossimo che compirà domenica in Albania”. Lo ha detto il direttore della sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi, spiegando che “Francesco resta in mezzo alla gente senza ostacoli, così come il Santo Padre ha sempre desiderato”. Ovviamente “tutti sono preoccupati per la storia dell’Isis e per ciò che sta accadendo in Medio Oriente, la situazione è preoccupante per il mondo di oggi – ha concluso il portavoce del Vaticano – ma se la domanda è se ci risultino minacce specifiche o ci siano preoccupazioni specifiche per cui si prendono misure particolari la risposta è no”. L’allarme per la sicurezza del Santo Padre era stato lanciato due giorni fa dall’ambasciatore iracheno presso la Santa Sede, Habeeb Al Sadr: “Il Papa è un bersaglio”, aveva detto. “I nostri analisti, la nostra intelligence fanno ipotesi in tal senso. I loro obiettivi sono riconosciuti. Io non escluderei che l’Isis arrivi a colpirlo”.