Come si sa Renato Farina è stato riammesso all’Ordine dei giornalisti dopo le note vicende della sua collaborazioni con i servizi segreti italiani che avevano causato appunto la radiazione dall’Ordine. Non è piaciuta a Marco Travaglio questa decisione tanto che ha scritto un lungo articolo sul Il fatto quotidiano in cui attacca Renato Farina. “L’Ordine, smentendo se stesso un anno e mezzo dopo, lo riaccoglie a braccia aperte. Delle due l’una: o lavorare per i servizi, sottrarsi al giudizio dei colleghi e svalutare l’ente di vigilanza è diventato lecito, oppure boh. Non sarà il ritorno di Betulla, che peraltro non se n’era mai andato, a screditare una categoria già abbastanza sputtanata di suo” scrive tra le altre cose Travaglio. Farina adesso replica al condirettore de Il fatto: non sono stato perdonato, dice, ho scontato una pena di otto anni quando invece la radiazione ne prevede cinque. La risposta di Farina arriva tramite il sito Dagospia aggiungendo la testimonianza giurata di Niccolò Pollari generale dei servizi segreti che lo difende dalle accuse che invece gli costarono la radiazione. Gli fu chiesta una collaborazione come è dovere di ogni cittadino come chiede l’articolo 52 della Costituzione dice Pollari. “Il dottor Farina non ha mai ricevuto compensi in denaro. Le evidenze documentali che gli sono state contestate non riflettono erogazioni a lui dirette” si legge ancora.