E’ polemica per l’ultima incarnazione della celeberrima Barbie, la bambola più famosa del mondo. E’ stata presentata su facebook una serie di bambole ispirate alle religioni di tutto il mondo e ovviamente anche a quella cristiana. Naturalmente il modellino in questione poteva prendere come soggetto una figura sola cara alla tradizione cristiana e cioè Maria, la Madonna che appare con tanto di corone di stelle e con una improbabile capigliatura bionda. Ma in realtà non c’è solo lei, c’è anche l’usuale fidanzato storico di Barbie, il muscoloso Ken che diventa Gesù. E ancora: Giovanna D’Arco, la Vergine di Lujßn, Maria Maddalena, la Vergine di Lourdes e pure quella di Fatima, “con i tre pastorelli a corredo”. Cattivo gusto, senza dubbio, tra l’altro i creatori della serie sono due artisti argentini, la terra del Papa, Pool Paolini e Marinela Perelli. Sono dunque intervenuti i vescovi tramite l’agenzia ufficiale, la Sir, esprimendo il loro disappunto per queste Barbie: “La religione è davvero così di plastica che si può ridurre la devozione a oggettistica?” scrivono. I vescovi mettono in guardia dal pensare che dietro l’operazione ci sia il Vaticano in cerca di facile pubblicità aggiungendo che si tratta anche di discriminazione religiosa: perché la Madonna sì e Maometto no? chiedono. I vescovi fanno poi sapere che impediranno la messa in vendita delle bambole blasfeme. La serie di bambole che si intitola proprio “The plastic religion”, la religione di plastica, è pensata solo per essere esposta alla Galleria d’arte contemporanea P.O.P.A. di Buenos Aires dal prossimo 11 ottobre. Almeno per adesso.