Tra i santi celebrati il 24 settembre, la Chiesa cattolica ricorda anche San Lupo di Lione, vescovo dell’omonima città francese. Fino ai giorni nostri, di San Lupo di Lione ci sono rimaste pochissime informazioni: non si conosce ad esempio la sua effettiva data di nascita, anche se può essere localizzata intorno alla seconda parte del quinto secolo dopo Cristo. Tuttavia, sappiamo l’anno esatto della sua morte e del martirio, che corrispondono al 526mo dalla nascita del Signore. Si narra che avesse vissuto l’intera sua esistenza in Francia e che, prima di essere fatto vescovo di Lione dal pontefice del suo periodo, avesse effettuato la maggior parte della sua vita da anacoreta, cioè che avesse abbandonato la società civile per dedicarsi ad un impegno da eremita, all’insegna della preghiera, della meditazione, all’ascesi e alla contemplazione. La biografia di San Lupo di Lione si ferma qui, con notizie che si sono perse nel corso dei secoli e l’impossibilità di poter trovare altro. Per quanto riguarda l’etimologia del nome Lupo, deriva dal latino Lupus e ha un significato abbastanza ovvio, corrispondente al famoso animale. Esiste anche un suo diminutivo, Lupicino, oltre ad una serie di varianti provenienti dalle altre lingue, come ad esempio Lope in spagnolo e Loup in francese, e ad altri nomi dallo stesso significato come Wolf, Boris, Farkas e Ulf. Oltre a San Lupo di Lione, sono almeno un’altra dozzina i santi che portano questo nome, oltre a numerose personalità nobili. In Spagna, la denominazione Lope è estremamente diffusa, così come in altri Paesi viene molto utilizzato Lupus. Da ricordare anche Lupo de’ Lupis, noto personaggio di una serie a cartone animato prodotto dalla Hanna & Barbera. Il 24 settembre non si festeggia soltanto San Lupo di Lione, ma vi sono altre celebrazioni di una certa importanza. Tra queste, bisogna segnalare San Severino da San Severino delle Marche, vissuto a cavallo tra il Seicento e il Settecento e orfano fin dal terzo anno di età. La sua vita è iniziata all’insegna dei stenti, prima di ricevere il tanto sospirato abito francescano e assumere la denominazione di fra’ Pacifico. Per circa trenta anni ha convissuto con una grave malattia e ha previsto il terremoto del 1703. E’ diventato anche frate guardiano della Comunità di Santa Maria delle Grazie, situata nella località in cui è morto in seguito a cecità e sordità.