Sigarette addio nei parchi pubblici, negli stadi e nelle spiagge attrezzate, ma anche a bordo delle auto in cui ci sono bambini. E non solo: bandite nei film o nelle serie tv. Tutte iniziative che sono servite in altri Paesi per scoraggiare i fumatori. A confermare i nuovi provvedimenti è il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin: “Sì, ci sarà una stretta ulteriore. Partiamo da film e auto con minori e poi studieremo eventuali nuove misure. È una materia da approfondire, su cui eventualmente aprire un confronto”. Alcune restrizioni sono già in vigore, quali il divieto di fumare negli spazi esterni delle scuole e il divieto di vendita fino a 18 anni delle bionde, oltre alla norma di Girolamo Sirchia del 10 gennaio 2005, che ha posto il divieto di fumo nei luoghi chiusi. L’Oms ha suggerito una strategia, che potrebbe essere adottata anche in Italia, ovvero far scattare un costante aumento del prezzo delle sigarette. E dovrebbe essere recepita anche una direttiva approvata ad aprile scorso, che prevede di introdurre sul 65 per cento della superficie dei pacchetti immagini dissuasive. Intanto si è verificato un calo – in questi dieci anni di legge Sirchia – dei fumatori, in particolare, si è passati dal 23,8 per cento al 19,5 per cento, secondo i dati forniti dall’Istat. La vendita dei prodotti del tabacco è diminuita al 25 per cento. “Il fumo uccide, dobbiamo essere tutti consapevoli di questo – spiega Lorenzin – Sono convinta che sia fondamentale agire sui giovani in via prioritaria per evitare che entrino nella spirale di questo vizio. L’Oms ha rilevato come si determini una oscillazione a favore dell’abitudine al fumo quando vengono meno le campagne di sensibilizzazione “. Si è verificato un incremento tra i fumatori giovanissimi: “Le statistiche dicono che c’è stato un incremento importante tra i fumatori giovanissimi, in età 11-12 anni, e questo vuol dire che si è abbassato il livello di guardia e di consapevolezza ma anche di una stigmatizzazione del fumo “, chiarisce il ministro. (Serena Marotta)