Tutti a dieta. L’anno inizia sempre così. Con l’appello a rimettersi in linea, dopo che nelle festività natalizie si son messi su chili a suon di pranzi e cenoni. In questo 2015 tuttavia, questo ritornello suona in modo diverso. A dargli un significato inconsueto, i fatti drammatici di Parigi. Con quelle vittime innocenti, la cui morte scuote le nostre anime tiepide, ci rimette davanti agli occhi il mistero del bene e del male. E interrogandoci su quanti possano essere i fratelli Kouachi e i Coulibaly che vivono al nostro fianco, ci provoca a una riflessione sul senso del nostro vivere. Noi occidentali alle prese con l’obesità, e milioni di persone che fanno la fame…C’è un modo di vivere il cibo che è offesa a chi non ha da sfamarsi per campare. E c’è un modalità di rapportarsi al gusto che è bellezza e rispetto. Sarà uno dei temi di Expo? Chissà, intanto incalza il grande appuntamento che tra pochi mesi ci porterà in Italia il mondo. Un’occasione per mostrare ai visitatori di tutto il pianeta, i limiti di quel consumismo edonista piccolo borghese, che in questi anni ha prosperato sullo spreco e ha visto grande parte delle nazioni “ricche” far propri modelli fuorvianti, nel segno del disordine alimentare. L’Expo potrà essere l’ opportunità unica per far conoscere la nostra cultura, esprimendosi attraverso l’opera affascinate di artigiani e agricoltori, vignaioli e ristoratori, che si muovono tra ordine e stagionalità dei prodotti, rispetto della terra e saperi antichi.



In questo senso, il “tutti a dieta” di questi giorni, per la prima volta, dopo anni, ci vede dire sì. Non per la “linea”, appunto, bensì per la ragione che ispira da secoli i monaci, che con il “digiuno”, non cercano certo il peso forma, ma un significato, un rapporto più profondo con gli altri e le cose. Segnale interessante della volontà di rapportarsi in un nuovo modo con il proprio lavoro e con il pubblico, la “Bistronomia”, fenomeno che è stato battezzato sul nuovo portale www.ilgolosario.it, antenna quotidiana formidabile su attualità e tendenze. Il termine fotografa la scelta di un numero significativo di ristoratori famosi che, alle loro insegne celebri, han deciso di affiancare un altro locale, dove la qualità rimane alta, ma alla portata di tutti, con ambiente, arredi e servizio più alla mano. Tra le nuove insegne inaugurate di recente, di grande attrattiva quelle dei tre moschettieri dell’Alta cucina piemontese, ossia dei Valazza, dei Sarzano e di Davide Scabin. A Soriso, il Sorriso prosegue la sua magnifica avventura con Luisa e Angelo Valazza, mentre la figlia Paola e il suo compagno Vladimiro seguono lo splendido, nuovo, Bistrot (tel. 0322983228), locale di cui ci si innamora a prima vista, e che vi ospita in due salette piene di charme, con il camino, con una formula che vede in menu, tre antipasti, tre primi, tre secondi, “il” dessert. Ogni piatto è a 10 o 12 euro. Per voi insalata di puntarelle e gamberi, risottino con mele noci e funghi, escaloppe di gallinella di mare e topinambour o suprema di faraona alla valdostana.



A Quinto Vercellese, in quello che era il bar del Bivio (tel. 0161274131), è stato ricavato un grazioso bistrot, dove gustare un buon aperitivo o fare una sosta golosa che con massimo 25 euro assicura ghiotta selezione di salumi, zuppa di ceci e farro o orecchiette con broccoletti e acciuga, testina di vitello con bagnetto rosso e verde, torta di mele con panna o crème caramel. Con la stessa formula, ma lontano dal ristorante principale, ossia dal Combal.zero (tel. 0119565225) a Rivoli, Davide Scabin ha inaugurato da poco Blupum (tel. 3333146158) a Ivrea, che è guidata con bravura e professionalità da sua sorella Barbara, e che ha anche boutique di cose buone e spazio dedicato alla cucina take away. E, vero colpo di genio, Mulino a Vino (www.mulinoavino.com) a New York, locale inaugurato a Manhattan con Paolo Meregalli, che, in poco tempo, ha già conquistato la Grande Mela raccontando l’Italia con vini e piatti d’eccellenza come vitello tonnato, tagliatelle alla bolognese, bombolone cacio e pepe, “mulino’s polpetta”, “snowflakes” al basilico e ricotta, a prezzi di rara ragionevolezza. Buon anno!



Leggi anche

GOLOSARIA/ Tre giorni a Padova per gustare il veneto: dai vongolari di Chioggia alla pizza gourmetGOLOSARIA/ Quel Monferrato in festa tra business e gustoPranzo di Natale/ I 10 tipi di verdure e quel pensiero (laico) che ci lega all'origine della Festa