Il 16 gennaio è il giorno dedicato alla commemorazione e alla venerazione di San Marcello I, da non confondere con il papa San Marcellino, vissuto anche nel suo stesso periodo storico. Non si sa quasi nulla della sua esistenza. Non si conosce la sua data e il suo luogo di nascita, anche se dovrebbe essere vissuto a cavallo tra il III e il IV secolo. Nel corso della sua vita, il Cristianesimo subisce una dura persecuzione, che non risparmia il pontefice Marcellino e gli altri rappresentanti principali della sfera religiosa. Quest’ultimo in futuro verrà anche accusato di adorare gli idoli pagani, anche se questa voce non viene mai confermata. Ucciso Marcellino, la sede del Papato resta vuota per circa quattro anni, a partire dal 304. Lo scenario inizia lentamente a migliorare e nasce l’esigenza della salita al pontificato di un nuovo papa. Viene così eletto un uomo di origine romana, di nome Marcello. Il clero romano lo acclama nel 308 e lo elegge, anche se secondo alcune fonti alternative sarebbe stato designato come papa già due anni prima, nel 306. Ma la situazione è ancora piuttosto negativa. Numerosi sono i cimiteri confiscati, così come i luoghi di riunione. Le attività parrocchiali sono state sospese e non si tengono neanche le Sante Messe a cadenza regolare. Nel corso delle persecuzioni terribili, numerose persone hanno lasciato la fede cristiana e credono di ottenere la comunione senza effettuare alcun atto di penitenza a causa della sede apostolica vacante a lungo.
Marcello si muove subito per rifondare la Chiesa e farla tornare ai suoi standard. Fa in modo che si gettino le basi per le future parrocchie, rette dai presbiteri. Inoltre, fonda un importante cimitero sulla via Salaria, quello di Novella. Tuttavia, la sua opera di ristrutturazione viene interrotta da un altro caso spinoso. Inizia a pretendere penitenze da tutti coloro che vogliono essere riammessi nella religione cristiana. Di conseguenza, questi ultimi iniziano a considerarlo come un nemico insopportabile e lo odiano fino a condurlo in seguito alla morte. Si crea un vero e proprio partito anti-Marcello, con una lunga serie di numerosi litigi e stragi continue. Massenzio accusa il papa di essere la causa del caos e lo costringe all’esilio in un posto sconosciuto. Ed è proprio in esilio che papa Marcello trova la morte, intorno al 309, dopo aver lasciato Roma. Il processo inerente alla sua beatificazione e alla conseguente canonizzazione dura molto poco. La data della sua morte è ipotizzata intorno al 16 gennaio, che per convenzione è il giorno della sua venerazione. Le sue reliquie si trovano nell’altare maggiore della Chiesa di San Marcello, nella Capitale. È stato anche sepolto presso il cimitero di Priscilla. Secondo una teoria diffusa da uno studioso tedesco, Theodor Mommsen, San Marcello I non sarebbe mai stato un papa, ma soltanto un reggente temporaneo della Chiesa di Roma.