Era il 31 ottobre 2002 quando un terremoto di magnitudo 6 della Scala Richter devastò il Molise. Ventisette bambini e una maestra persero la vita nel crollo della scuola “Francesco Jovine” di San Giuliano di Puglia, mentre altre cento persone rimasero ferite. Tra queste anche Dino Di Rienzo, oggi studente ventiduenne che all’epoca rimase intrappolato per ore sotto le macerie dell’edificio scolastico. “Rimasi più di 6 ore sotto le macerie del crollo della scuola, avevo 10 anni e frequentavo la quinta elementare – racconta il ragazzo – Oggi ho fatto una scelta di vita: diventare geologo. In primavera, a distanza di poco più di 12 anni da quel giorno, prenderò la laurea triennale in Geologia all’università La Sapienza di Roma”. Domani Dino racconterà la sua esperienza durante il convegno organizzato dal Consiglio nazionale dei Geologi e dall’Associazione vittime universitarie dell’Aquila per lanciare il Piano prevenzione dei terremoti. “Voglio diventare geologo per difendere il territorio, per difendere i cittadini e portare la geologia in tutte le case, farla conoscere per far capire a tutti cosa è il georischio, cosa è un terremoto – ha aggiunto – Tutti devono conoscere, sapere e tutti hanno diritto ad essere informati. Allo stesso tempo dobbiamo far comprendere l’importanza di tutelare e valorizzare anche il grande patrimonio geologico italiano. In Italia abbiamo il mondo”.



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