Gli investigatori che si stanno occupando del caso di Yara Gambirasio sono arrivati fino in Marocco per recuperare un vecchio cellulare appartenente a Massimo Bossetti, il carpentiere di Mapello attualmente in carcere con l’accusa di aver ucciso la tredicenne. Una volta recuperato, il telefono verrà esaminato per verificare se vi siano elementi utili alle indagini. Come riporta oggi il Corriere della Sera, si tratta di un cellulare che Bossetti aveva venduto nel 2011 e che in questi anni ha cambiato spesso proprietario: alla fine è stato appurato che il dispositivo si trovava in Marocco ma è stato comunque recuperato.
Nuova svolta nel caso dell’omicidio di Yara Gambirasio, la tredicenne di Brembate Sopra uccisa il 26 novembre 2010. L’estate prima della scomparsa, una testimone avrebbe visto la giovane in auto insieme a Massimo Bossetti, il carpentiere di Mapello attualmente in carcere con l’accusa di omicidio e occultamento di cadavere. La donna lo ha rivelato durante l’ultima puntata della trasmissione Quarto Grado, spiegando che quel giorno stava accompagnando la figlia a un corso di ciclismo che si teneva proprio nel centro sportivo frequentato da Yara: nel parcheggio avrebbe visto Bossetti in auto con la tredicenne. La donna ha raccontato anche di aver incontrato nuovamente Bossetti qualche giorno dopo mentre comprava delle birre in un supermarket di Brembate.