Il 19 gennaio è il giorno dedicato alla venerazione di San Ponziano, patrono della città di Spoleto, in Umbria, e protettore dai terremoti e dalle calamità naturali. Della sua esistenza non ci restano numerose notizie. Si dice che dovrebbe essere vissuto nel corso del II secolo, anche se non conosciamo né la data né il luogo di nascita. Ponziano ha avuto la fortuna di nascere in una famiglia particolarmente facoltosa, e da giovanissimo inizia a seguire le orme dei propri genitori. Esistito durante l’epoca nella quale l’imperatore di Roma era lo storico Marco Aurelio, in una notte come tutte le altre, Ponziano di Spoleto riceve una chiamata dall’alto. Il Signore lo convoca e lo incita a diventare uno dei suoi più fedeli servitori. Il ragazzo non si fa pregare due volte e la sua vita viene radicalmente trasformata. Il passaggio dalla ricchezza alla povertà è rapido, con Ponziano che inizia a dedicarsi alla carità e alla misericordia seguendo le direttive di Dio. Importante è la sua resistenza alle persecuzioni subite dai cristiani a causa del giudice Fabiano. Secondo alcune indiscrezioni, Ponziano sarebbe stato interpellato da un giudice che gli avrebbe chiesto il suo nome. La risposta è stata piuttosto chiara: il futuro santo gli dice di chiamarsi Ponziano, ma che chiunque lo avrebbe potuto denominare Cristiano. Una risposta come questa non ha scongiurato gli orrori dell’arresto, con varie prove molto pericolose da superare. Tra queste, da segnalare la sua terribile avventura nella gabbia dei leoni, con questi ultimi che però diventano mansueti e lo coccolano. Riesce anche a transitare lungo i carboni ardenti e a vivere senza che nessuno possa dargli acqua e cibo, dato che i beni di prima necessità gli vengono dati direttamente dagli angeli del Signore in persona. L’ultima prova gli risulta fatale. Ponziano viene trasportato su un ponte, in seguito definito Sanguinario, e decapitato. Si dice che sia divenuto martire il 14 gennaio del 175, anche se la data può non essere considerata così precisa e veritiera in assoluto. Viene sepolto a due passi da Spoleto, in un punto nel quale in futuro sarebbero nati una chiesa e un monastero. La sua testa, dopo essere stata tagliata, sarebbe finita sul colle Ciciano, prima di far generare una miracolosa fontana. Le sue reliquie diventano sempre più ambite. Nel 1968, il vescovo del Belgio Baldrigo ottiene un suo braccio. Secondo fonti alternative, Ponziano sarebbe stato infilzato ed ucciso da una spada. San Ponziano di Spoleto è diventato il protettore dei terremoti intorno al 1703, anno in cui varie scosse hanno dilaniato l’Umbria del Sud. In quella circostanza, Spoleto è rimasta immune e non ha subito alcuna vittima. La sua basilica si trova alle porte della città umbra ed è stata realizzata nell’epoca romanica. Generalmente, la Chiesa cristiana cattolica lo venera il 19 gennaio. La situazione è diversa a Spoleto, dato che in questa località San Ponziano viene ricordato il 14 gennaio, giorno del suo probabile decesso.