«Contestiamo tutti i punti dell’ordinanza con memorie e consulenze perché, a nostro parere, ci sono diverse criticità e tra queste il protocollo per stabilire l’orario della morte di Loris e la relazione preliminare dell’autopsia», lo ha dichiarato l’avvocato di Veronica Panarello, Francesco Villardita. Intanto, oggi, durante l’udienza davanti al Tribunale del riesame di Catania per decidere sulla scarcerazione della donna, madre di Loris, il piccolo di 8 anni ucciso a Santa Croce Camerina nel Ragusano, a novembre scorso, durante la proiezione delle immagini del figlio, Veronica è scoppiata in lacrime. La donna è accusata di aver ucciso Loris e di averne occultato il cadavere. I giudici si sono riuniti in camera di consiglio e la decisione sarà presa entro le 12 di domani. Intanto sono diverse le testimonianze a favore di Veronica Panarello. Una, ad esempio, è quella di una vicina di casa che avrebbe visto Veronica stendere i panni intorno alle 9. L’avvocato poi fa riferimento ad un’altra testimonianza di una donna che raccontò di aver visto Loris intorno alle 9.30 vicino alla fontana del paese e di averci parlato. Ma quando è stata riascoltata dagli inquirenti la donna avrebbe precisato di non ricordarsi il giorno. «Così come ho già detto chiedo che venga fatto un prelievo del Dna non soltanto alla famiglia, ma a tutti coloro che conoscevamo Loris. Il vero colpevole che si costituisca o che venga individuato dalla Procura», ha dichiarato Antonella Stival, zia acquisita di Veronica Panarello. (Serena Marotta) 



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