A Roma la notte del 31 dicembre vigili urbani malati e assenti: 8 su 10 non si sono presentati al lavoro dando certificati di malattia e giustificazioni. Sulle strade, in una delle notti più trafficate dell’anno, sono mancati in 835. Ma non è l’unica categoria assenteista: anche il primo gennaio i macchinisti delle metro hanno disertato, e sulla linea A erano presenti solo 7 conduttori su 24. Con un tweet è intervenuto sulla questione il premier Matteo Renzi che ha così commentato: Leggo di 83 vigili su 100 a Roma che non lavorano “per malattia” il 31 dicembre. Ecco perché nel 2015 cambiamo regole pubblico impiego #Buon2015”. Nonostante l’assenteismo dei vigili, “la sera e la notte si siano svolte senza intoppi, grazie alla reperibilità”, ha dichiarato il comandante dei vigili Raffaele Clemente, criticando duramente il comportamento dei vigili che non si sono presentati al lavoro e anche il vicesindaco Luigi Nieri ha parlato di un dato “inaccettabile”. “L’atteggiamento di quanti hanno cercato di sabotare, con una diserzione numerica assolutamente ingiustificata, la festa”, ha detto il comandante, aggiungendo che “sarà rigorosamente ricostruita l’intera vicenda a favore delle autorità giudiziaria o di garanzia” e “ogni eventuale condotta illecita sarà sanzionata amministrativamente”, ha detto Clemente, che ha aggiunto: “Le divergenze sorte nelle ultime settimane o mesi, sul fronte della rotazione degli agenti o sulla definizione del salario accessorio non dovrebbero essere prese a pretesto per venir meno alla propria professionalità e ai propri doveri”. Il comandante per coprire gli eventi che si sono svolti in città ha dovuto togliere il personale dalle strade per spostarlo al Circo Massimo e ai Fori Imperiali. Anche l’atteggiamento dei macchinisti è stato duramente criticato dall’assessore ai Trasporti Guido Improta: “Nelle prossime ore, oltre che accertare le motivazioni per le quali su un bacino di 150 macchinisti abbiano dato la loro disponibilità ad operare la notte di Capodanno solo in 7, chiederò all’amministratore delegato di Atac, Danilo Broggi, di porre in essere ogni iniziativa per sradicare una mentalità lontana dalla logica di servizio che deve caratterizzare chi lavora in un’azienda municipalizzata” (Serena Marotta).