Il 3 gennaio è il giorno della venerazione del Santissimo Nome di Gesù, che esiste fin dalle fasi iniziali della Chiesa Cristiana. Tutto ciò è ampiamente visibile in alcuni esempi di arte paleocristiana. Il culto liturgico assume un’elevata rilevanza nel XIV secolo grazie alla diffusione da parte di san Bernardino da Siena, che creò un simbolo da immettere in ogni locale. Il trigramma del Nome di Gesù compare in tutti i luoghi nei quali san Bernardino e i suoi seguaci, tra i quali i beati Alberto da Sarteáno e Bernardino da Feltre, sono passati. Il simbolo di Gesù consiste in un sole su sfondo azzurro con sopra la scritta IHS, corrispondente alle prime tre lettere del nome del Cristo in lingua greca. Il sole, invece, si riferisce al Signore che realizza la vita come il sole, che con i suoi raggi emette calore ai fedeli. I raggi, inoltre, sono dodici in riferimento ai dodici Apostoli, mentre altri otto raggi diretti simboleggiano le beatitudini. La recitazione dell’Ufficio del Santissimo Nome di Gesù viene autorizzata a partire dal 1530 grazie al pontefice Clemente VII. Nella storia dell’umanità, non è mai mancata l’esigenza di conoscere il nome della divinità che si venera, dato che attesta la sua esistenza reale. Nel momento in cui Mosè viene chiamato da Dio per raccogliere adepti tra gli ebraici, gli chiede il suo Nome reale per poterlo dire a tutti. Inizialmente, Lui è il Dio di Israele, denominato Jahvè, Egli è. Ed è proprio con quest’ultima denominazione che il Signore inizia a farsi conoscere dal popolo israelita e inizia a diventare fondamentale per tutto il popolo. Il Nome di Dio si fa strada a partire dall’età giudaica e non si chiama più Jahvè. Il Nome di Gesù diventa conosciuto grazie a san Giuseppe, in seguito ad un’apparizione in sogno dell’angelo di Dio che gli preannuncia tutta la sua esistenza. Compreso il figlio avuto dalla Vergine Maria. Il significato di Gesù è salvatore, anche grazie alle opere dei suoi discepoli che curano gli infermi ed eliminano Satana. La fede cristiana si basa sul credere che Gesù è il Signore e che quest’ultimo deve essere invocato per garantire la salvezza. I primi cristiani sono quelli che hanno riconosciuto Gesù come Signore fin dall’inizio.



L’espressione di Gesù Cristo scaturisce dal segno della croce, dalla benedizione e dai sacramenti. Ma il Nome nasce addirittura dal Medioevo, grazie ad alcuni Dottori della Chiesa e a San Francesco d’Assisi. Inizialmente, i simboli attribuiti al nome di Gesù e diffusi da san Bernardino da Siena trovano numerose opposizioni. In seguito, papa Martino V li approva per la sua formazione cristiana e la celebrazione del Santissimo Nome di Gesù trova terreno fertile nel 1721, grazie all’intercessione di papa Innocenzo XIII. Il culto viene difeso dalla Compagnia di Gesù, che inizia a far costruire chiese enormi in giro per il mondo. A partire dal 2002, grazie a papa Giovanni Paolo II, la commemorazione del Nome di Gesù è stata definitivamente datata al 3 gennaio.

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