Monsignor Gänswein lo conoscono tutti: prima segretario personale di Benedetto XVI, con cui condivide tutt’oggi i pomeriggi, al mattino Prefetto della Casa Pontificia e sovrintendente a tutte le udienze di Papa Francesco. L’uomo dei due papi, per dirla brevemente, e certamente l’uomo che conosce meglio di ogni altro da vicino Bergoglio e Ratzinger. Una sua lunga intervista è apparsa nei giorni scorsi sul settimanale tedesco Christ & Welt, giornale che si occupa di spiritualità, fede e salute del corpo umano.  Una lunga intervista dove vengono sviscerati molti temi, ma dove si insiste anche su quegli apparenti contrasti tra i due pontefici che tanta eco trovano su certa stampa. Contrasti che Monsignor Gänswein liquida in poche battute: “Non conosco dichiarazioni dottrinali di Francesco che siano contrarie a quelle del suo predecessore. Questo sarebbe assurdo. Una cosa è mettere al centro gli sforzi pastorali quando la situazione lo richiede e altra cosa è cambiare la dottrina. Si può essere molto sensibili dal punti di vista pastorale solo quando mi baso sulla dottrina cattolica completa. La sostanza dei sacramenti non si lascia alla discrezione dei pastori perché ci è stata data dal Signore della Chiesa. E questo è specialmente vero per il sacramento del matrimonio” ha detto. A un’altra domanda, in cui gli si chiede come Benedetto abbia risposto a certi circoli di cristiani tradizionalisti di riconoscerlo come anti papa, ha detto: “Non ci stati circoli tradizionalisti che hanno fatto questo tentativo, eccetto i rappresentanti dell’Alleanza teologica e alcuni giornalisti. Parlare di un antipapa è semplicemente sciocco, e allo stesso tempo irresponsabile. Va nella direzione di provocare un incendio nel dibattito teologico”-



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