Il giorno 5 gennaio si celebra Santa Emiliana. La Santa visse nel VI secolo, fu zia di Papa Gregorio Magno, si consacrò a Dio insieme alle sue sorelle Tarsilia e Gordania anche se, quest’ ultima, si sposò. Papa Gregorio Magno parla della sua vita nella 38a omelia dei vangeli e si festeggia la sua santità il 5 gennaio, giorno della sua morte nell’ anno 550 D.C. e giorno prima dell’epifania del signore dopo che, la sorella Tarsilia morì, il 24 dicembre. Nel diciottesimo secolo si credeva che Santa Emiliana Vergine fosse sepolta a Montecelio nella chiesa di Sant’Andrea e San Gregorio insieme alla sorella Santa Tarsilia e alla cognata Santa Silvia. Il martirologo romano, base del calendario liturgico descrive la festività della Santa il 5 gennaio scrivendo: a Roma, commemorazione di Santa Emiliana, vergine e zia di Papa Gregorio magno, che poco dopo la morte della sorella Tarsilia, fece anch’essa ritorno da nostro signore. Su Santa Emiliana non si sa molto, la Santa morì 15 giorni dopo sua sorella, la stessa sorella Tarsilia, in un sonno vide il suo bisnonno, Papa San Felice che gli mostrò un luogo e gli disse: “vieni, verrai accolta in questo luogo di luce”. Si ammalò subito dopo e morì la vigilia di natale e prima di morire disse: “via via, il mio salvatore sta arrivando”. Si racconta, infatti, che proprio Gesù il salvatore fosse sceso per raccogliere l’anima della futura Santa. Della Santa si sa che era la sorella di Gordiano, senatore Romano e cognata di Santa Silvia, madre del futuro pontefice. Santa Emiliana, che nasce dalla famiglia nobile degli Anici, vede tra i suoi antenati anche altri due papi oltre al nipote, San Felice III e Sant’Agapito.



Anche la sorella Tarsilia fu santificata, la sua festa si festeggia il 24 dicembre, Santa Emiliana, dopo la morte di Santa Tarsilia, racconta che qualche giorno dopo la sua morte sentì la sua voce dirle: “ho fatto il natale senza di te sorella, ma ora vieni a festeggiare l’epifania con me”. Papa Gregorio Magno ne rende omaggio parlandone in una omelia sui vangeli scritta da lui per la vita vissuta dalla zia, vita dedicata completamente alla preghiera insieme alla sorella, Santa Tarsilia. Santa Emiliana passò tutta la vita alla devozione del signore conducendo una vita di digiuno e preghiera in completa castità insieme alla sorella, nella loro casa situata a Clivus Scauri a Roma, rinunciando alle nobiltà che la sua famiglia portava, dove, dapprima, anche Gordiana decise per una vita di preghiera, per poi abbandonare la preghiera e la castità e sposarsi.

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