Mercoledì 14 ottobre 2015 la chiesa cattolica festeggia San Callisto I. Si tratta del sedicesimo papa della Chiesa cattolica, vissuto a cavallo tra il secondo e il terzo secolo dopo Cristo. La sua data di nascita è totalmente ignota. Della sua vita sappiamo ben poco e la maggior parte delle sue notizie ci sono state tramandate da Sant’Ippolito, uno dei cristiani dissidenti che tanto lo hanno osteggiato durante i suoi giorni. La maggior parte delle informazioni rimaste non fa altro che screditare il pontefice, rendendolo un personaggio negativo. Secondo quanto si evince dai manoscritti, da giovane San Callisto I fu schiavo di Carpoporo e dedicò la sua adolescenza alla frode e alla bancarotta fraudolenta. Fu arrestato e trasferito a Roma, città nella quale fu condannato ai lavori forzati e dalla quale fu spostato in una miniera in Sardegna. Ottenne la grazia e se ne andò ad Anzio perché il Papa di quei tempi non lo voleva. Il suo successore Zeffirino lo accolse a braccia aperte e gli affidò i cimiteri della Chiesa cristiana, in particolare le future catacombe di San Callisto I, nella Via Appia. 



Anche il suo nemico si rese conto che la sua vita fosse ormai cambiata, sempre se in precedenza San Callisto I avesse compiuto i misfatti citati. Fu eletto Papa nel 217 e la sua opera fu ostacolata da diversi cristiani bigotti, che lo accusarono di eresia. In particolare, Tertulliano e lo stesso Ippolito lo attaccarono di continuo, con San Callisto I che accusò a sua volta quest’ultimo di Diteismo, cioè dell’adorazione di due dei. Il Papa veniva additato anche per la sua poca severità nei confronti dei peccatori, accolti con grande umiltà quando invece, a detta dei dissidenti, dovevano essere cacciati a pedate. San Callisto I fu martirizzato nel 222, probabilmente nel corso di una rivolta da parte del popolo. Si dice che fosse stato gettato in un pozzo nella zona di Trastevere, anche se non sono presenti conferme ufficiali. Le sue reliquie furono trasportate nel 790 nella chiesa di Santa Maria in Trastevere da papa Adriano I. Dopo circa mezzo secolo, l’altro pontefice Gregorio IV ritrovò il suo corpo insieme a quello di San Calepodio e li spostò verso l’altare maggiore della basilica. 



Non si hanno notizie certe su eventuali feste e sagre dedicate alla memoria di San Callisto I. È venerato come il protettore di tutti coloro che lavorano all’interno di cimiteri, miniere, pozzi e gallerie di ogni genere. Viene festeggiato il 14 ottobre in base a quanto viene sottolineato nei vari martirologi ed è raffigurato mentre indossa una veste rossa e il tipico simbolo del Papa. In alternativa, esiste un’immagine a lui dedicata mentre viene gettato nel già citato pozzo, con sul suo collo una pietra. 

Durante la giornata del 14 ottobre vengono commemorati altri santi di spicco. Tra questi, San Celeste di Metz, San Fortunato di Todi, San Gaudenzio di Rimini, i Santi Lupulo e Modesto (martiri a Capua) e San Venanzio di Luni.