Giovedì 15 ottobre 2015, la chiesa cattolica venera  Santa Teresa d’Ávila, vergine e dottore della chiesa. Il suo vero nome era Teresa Sánchez de Cepeda Dávila y Ahumada, nacque ad Ávila, in Spagna, il 28 marzo 1515, da una nobile famiglia. Aveva solo due anni quando Lutero fece pubblicare le sue 95 tesi contro la vendita delle indulgenze. Santa Teresa d’Ávila, dopo essere fuggita da casa a solo vent’anni, entrò nel Carmelo di Ávida in preda ad un tormentoso travaglio interiore. La giovane lo identificò come la sua conversione alla religione cattolica avvenuta all’età di 39 anni. A solo 21 anni venne nominata Carmelitana del Monastero dell’Incarnazione di Ávila. Si dedicò, con fervore, a riformare l’Ordine dei Carmelitani, dando origine all’Ordine dei Carmelitani Scalzi. Scrisse numerose opere mediante le quali spiegò sia le basi della sua dottrina di origine mistica e spirituale che gli ideali della sua riforma. Santa Teresa d’Ávila, il 24 agosto 1562, fondò il suo primo Monastero dedicandolo a San Giuseppe. Divenne la prima sede delle monache carmelitane scalze, qui le religiose vivevano secondo i principi degli antichi monaci del Monte Carmelo ed in totale clausura. Fino al 1582, Santa Teresa d’Ávila continuò a fondare altri monasteri su tutto il territorio spagnolo. Percorrendo in lungo ed in largo la Castiglia, Santa Teresa d’Ávila fece conoscere le fondamenta della sue fede religiosa facendo costruire numerosi chiostri tra cui quello di Medina, di Salamanca, Toledo, Pastrana, Alba de Tormes, Segovia, di Siviglia, eccetera. 



Nel 1568 Santa Teresa d’Ávila iniziò a riformare anche l’ordine dei frati Carmelitani. In seguito all’incontro con San Giovanni della Croce, che divenne suo accompagnatore e sostenitore, Santa Teresa d’Ávila si fece promotrice della costruzione del primo convento di Carmelitani Scalzi che venne eretto nel villaggio di Durvelo. Con la morte del nunzio Nicolas Ormaneto, sostenitore e protettore dei carmelitani scalzi, Santa Teresa si trovò senza protezione. Il nuovo sostituto ed acerrimo nemico dei Carmelitani Scarzi, Filippo Sega, fece scomunicare le religiose carmelitane, nel 1577, per il solo fatto di aver eletto come priora del convento Santa Teresa d’Ávila. Venne rinchiusa nel convento di San José e San Giovanni della Croce arrestato. Santa Teresa d’Ávila chiese al re di Spagna, Filippo II, di salvaguardare la sua riforma tutelando sia le monache che i frati carmelitani. Grazie al Papa Gregorio XIII, nel 1580, l’ordine dei carmelitani, maschili e femminili, ottenne una provincia separata. Santa Teresa d’Ávila si spegne ad Alba de Tormes, nella provincia di Salamanca, il 4 ottobre 1582. E’ stata beatificata nel 1614 da Papa Paolo V e canonizzata nel 1622 da Papa Gregorio XV. Ha lasciato numerosi opere tra cui Autobiografia, il Cammino di Perfezione, le Fondazioni, i Pensieri, le Lettere, le Poesie, il Castello Interiore, eccetera. Etimologicamente, il suo nome significa, dal greco, cacciatrice e, dal tedesco, donna forte e dolce. Il suo emblema è un giglio ed è rappresentata con l’abito delle Carmelitane scalze e con il cuore trafitto. E’ la patrona degli scrittori, dei malati, degli orfani e dei religiosi.



In tutti i monasteri carmelitani, in onore di Santa Teresa di Gesù, si organizzano festeggiamenti. In programma processioni con la statua di Santa Teresa di Gesù, concerti, letture di parte delle sue opere e preghiere volte a richiedere le sua intercessione sia presso la Chiesa di S. Paolino dei padri Carmelitani Scalzi in Firenze che presso il Santuario della Madonna del Carmine a Ceprano (Fr). Viene istituita, dal monastero carmelitano Monte Carmelo di Vetralla (Viterbo), una mostra itinerante dalla famiglia del Carmelo Teresiano, frati, monache ed laici, una mostra che tocca le principali città italiane con la finalità di far conoscere la vita, le opere e la riforma voluta fortemente dalla santa.  



 è patrona del comune di Gesturi. Si trova in Sardegna all’interno della provincia del Medio Campidano, formata da due provincie quella di Villacidro e quella di Saluri. Il comune è circondato da una zona collinare, dalla tipica macchia mediterranea, da boschi, da vigneti, da sugheri e si estende nei pressi dell’Altopiano della Giara, un vulcano spento da anni. Sul suo territorio ci sono numerosi monumenti religiosi tra cui la Chiesa di Santa Teresa di Gesù d’Ávila, siti archeologici ed antiche costruzioni. Durante la festa patronale in onore di Santa Teresa di Gesù, il comune organizza festeggiamenti sontuosi con una processione per le vie del comune con la statua della santa, liturgie, spettacoli musicali con esibizioni canore, un mercatino espositivo e stand gastronomici. 

Nella stessa giornata sono festeggiati con celebrazioni eucaristiche, concerti e rosari, San Severo vescovo, Santa Maddalena da Nagasaki, Beata Elisa, Elisabetta di Hoven, Sant’Eusebia di Vercelli, Sant’Aurelia di Strasburgo, Santa Sofia, Santa Tecla di Kitzingen, San Leonardo di Vandoeuvre eremita, eccetera.