In questo primo giorno della settimana, lunedì 19 ottobre 2015, la Chiesa celebra come santo del giorno, Santa Laura di Cordova: sono poche le notizie che si hanno di Laura sia prima che dopo la sua entrata nel monastero di Santa Maria di Cuteclara. Santa Laura visse durante il pontificato di Siglo IX e sposò, in accordo con le sue radici nobili, un importante funzionario dell’Emirato. Fu solo alla morte del consorte che la Santa Laura entrò nel monastero prima come monaca e poi come badessa nell’856, quando sostituì Sant’Aura. Alcune informazioni sulla vita della religiosa sono reperibili nel Martyrologium Hispanicum in cui si narra che la Santa rifiutò di abiurare la propria fede quando l’emiro mussulmano Muhammad I decise di occupare la Spagna nell’864. Santa Laura venne condannata da un giudice islamico che impose che la sua morte avvenisse tramite un bagno di pece bollente.



La tortura avvenne proprio il 19 ottobre dello stesso anno e Santa Laura riuscì a resistere alcune ore prima di offrire la sua anima a Dio. Le scarne notizie sulla vita di Santa Laura sono compensate dalla larga diffusione del suo culto che percorse in lungo ed in largo tutta l’Europa. Secondo alcuni studiosi il nome attribuito alla Santa deriverebbe dal latino “laurus” che indica l’alloro sacro ad Apollo, simbolo di gloria e sapienza. In realtà Santa Laura visse in un’epoca in cui il nome più diffuso era il romano Laurentia e che si riferisce al serto di alloro con cui si incoronavano i vincitori di gare di vario tipo. Il serto venne utilizzato anche nei secoli successivi nelle raffigurazioni di sapienti e poeti e tutt’oggi “laureato” è il termine con cui viene definito chi completa il ciclo di studi.



Il teologo padre Bartolomeo Sanchez di Feria era invece di un’opinione opposta a quella del Martirologio in quanto le date menzionate nella vita della Santa non corrispondevano ad altri fatti accertati da San Eulogio. Il religioso afferma infatti che Sant’Aurea non fu badessa del monastero e che la sua morte avvenne proprio nella data indicata per il martirio di Santa Laura. Inoltre proprio la particolare atrocità ideata per la morte della badessa è in discordanza con l’abitudine dei Mori di decapitare chi si opponesse alla loro religione.
Non c’è una data in particolare dedicata alla Santa ma viene ricordata il 1 giugno nella celebrazione dei 48 cristiani di Cordova che vennero uccisi per la loro fede dai conquistatori musulmani. Cordova è un comune dell’Andalusia ai piedi della Sierra Morena e si ritiene che fosse già presente nel paleolitico chelleano.



Nell’età del ferro, infatti, il paese era considerato alla stregua di una capitale politica e la sua presenza nel sud della Spagna favoriva le assemblee e le riunioni di vari capi tribù. Cordova venne conquistata successivamente nel 206 a.C. ad opera dei Romani e venne edificata solo trent’anni dopo dal pretore Marco Claudio Marcello. La città venne chiamata quindi Corduba e venne nominata capitale dell’Hispania Ulterior. Cordova rimase sotto il dominio romano fino al VI secolo d.C. quando il visigoto Leovigildo riuscì a conquistarne le terre. Nei secoli seguenti la città fu oggetto di vari domini e in particolar modo rimase califfato dell’impero arabo di Damasco per oltre duecento anni. I cattolici riuscirono ad appropriarsi della città solamente nel 1236, grazie a Domenico Munoz dos Hermanas che agì per conto di Ferdinando III di Castiglia e che restituì a Cordova l’importante funzione strategica nella lotta contro il sultanato di Granada.

Il 19 ottobre si venerano anche i seguenti Santi: San Paolo della Croce, sacerdote; Santa Cleopatra; San Gioele, profeta e San Giovanni de la Lande, martire. Si ricordano inoltre: Beato Giorgio Popieluszko, martire e sacerdote; Beato Giovanni Januari, mercedario e Beata Sancia d’Aragona, mercedaria e Vergine.