La chiesa cattolica, oggi martedì 6 ottobre, celebra la memoria di San Bruno. San Bruno viene ricordato nella memoria di tutti per essere stato il monaco ad aver fondato l’Ordine monastico dei Certosini nel medioevo. Riguardo la vita di questo Santo così rigoroso e umile, esistono davvero poche fonti e le notizie sono molto frammentarie. Tuttavia è possibile ritrovare immagini di questo personaggio raffigurate in alcuni quadri custoditi al museo del Louvre, ad opera di Lesueur, il quale aveva dipinto anche il chiostro della Chartreuse di Parigi. Nato in Germania nel 1030, di origini nobili, San Bruno studiò a Reims, in Francia. Qui diventò professore di teologia e filosofia, in un momento storico particolarmente delicato per la Chiesa, a causa della diffusione della simonia. L’acquisizione di cariche ecclesiastiche dietro pagamento di grandi somme di denaro, pratica molto diffusa in epoca medievale in ambito sacro, fece riflettere molto San Bruno sul significato della vocazione e della fede. Infatti influì molto il contesto sulla sua decisione di scegliere la vita eremitica. Per questo motivo decise di trasferirsi in una zona incontaminata, la chartusia, insieme ad altre sei persone, per condurre una vita molto diversa da ciò che invece stava accadendo intorno a lui.
La loro fu una vita eremitica, lontana dal superfluo e dal fasto, ma ricca di spirito comunitario. Lo scopo era quello di vivere nel nome del Vangelo e della parola di Dio. Nel 1090 uno di quelli che erano stati suoi allievi a Reims, diventò Papa Urbano II. Questo scelse San Bruno come suo consigliere e riconobbe la sua vocazione eremitica, al punto da farlo fondatore di un monastero a Grenoble. Dopo poco tempo però San Bruno decise di tornare al suo stile di vita precedente, creando una nuova comunità in Calabria. Il suo modo di vivere era molto rigido e assai lontano dalla corruzione che ormai dilagava nel mondo. Nel 1176, settanta anni dopo la sua morte, fu riconosciuto il suo insegnamento come vera e propria Regola. Questa prevedeva una Chiesa vista come portatrice di povertà e amore verso Dio, aiuto e disponibilità verso gli altri. Il culto di questo santo fu autorizzato il 19 luglio 1514 da Papa Leone X, mentre più tardi, nel 1623, Papa Gregorio XV decise di istituire le celebrazioni per San Bruno nel giorno 6 ottobre.
è il patrono di Serra San Bruno, ridente cittadina in provincia di Vibo Valentia, in Calabria. Fu proprio qui che fu costruito l’eremo di Santa Maria e la certosa di Santo Stefano, per volere proprio di San Bruno. Nel mese di maggio infatti hanno luogo i festeggiamenti in onore del santo patrono, nei quali vengono celebrate messe in suo onore e processioni liturgiche.
Tra gli altri Santi celebrati il 6 ottobre insieme a San Bruno, è giusto ricordare anche Sant’Alberta vergine, Santa Maria Francesca delle Cinque Piaghe e Sant’Artaldo di Belley. Tra i Beati invece, si festeggiano Beato Adalberone di Wurzburg, Beato Alessandro da Ceva e Beato Bernardo Placido Fabrega Julia.