Un gesto che può valere molto, un inno cantato mille volte questa volta davanti al Bataclan, teatro e sala concerti dove venerdì notte sono morti un centinaio di ostaggi nell’attacco sanguinario di alcuni terroristi a Parigi, durante l’attacco totale a tutto il resto della città. In una capitale della Francia attonita per l’attacco subito senza ancora motivazioni particolari e con il timore che non siano finiti qui. Oggi però, poche ore fa, un gesto dicevamo che lascerà il segno e questa volta è positivo: davanti agli attentati a questo teatro storico di Parigi compiuto da islamici fondamentalisti, arriva la risposta di una delegazione di Imam che ha reso omaggio alle vittime della strage nel Bataclan pregando per alcuni minuti fuori dal teatro e al termine cantando la Marsigliese, inno nazionale francese per salutare le vittime innocenti nell’attonito sguardo degli altri cittadini accorsi. Un gesto che sicuramente non cancella l’abominio successo l’altro ieri ma che di certo lascia qualche spiraglio di speranza per una reazione moderata di una comunità quella islamica che altri versi non sta passando un buon momento, attaccata da tutti, fondamentalisti e occidentali.
Il Teatro Bataclan dopo giorni “risputa” fuori un’altra vittima, con gli attentati di Parigi che continuano ad impressionare il mondo: è arrivata la notizia della nostra connazionale Valeria Solesin che era dalla sala concerti proprio la sera della strage, è morta purtroppo. «Nostra figlia è morta», lo ha riferito il padre della vittima, Alberto Solesin, che con poche e sommesse parole annuncia la notizia purtroppo meno attesa in queste ore. Era presente al Bataclan assieme al fidanzato Andrea Ravagnani e ad alcuni amici, che sono tutti salvi per fortuna ma che non avevano notizie di lei dopo il cosa e la sparatoria continua in quelle ore assurde e disperate. «I primi colpi sembravano effetti speciali, ma poi la mattanza e faccio fatico a ricordare altro di quei momenti», annuncia il fidanzato di Valeria, anche lui davanti al Bataclan in quella terribile serata di venerdì. Le storie sulle vittime del teatro parigino tra i maggiori locali storici purtroppo continuano: ragazzi semplici che volevano passare una semplice serata di concerto rock p diventata tragedia: non basta stare alla larga da luoghi sensibili, d’ora in poi questi attentati produrranno paura dovunque. Bisogna reagire certo, ma prima capire davvero cosa è successo, dal punto di vista prima ancora che politico, è umano.
Un momento durato un’eternità che non fa rendere subito conto del fatto: sul palco del Bataclan in questo video incredibile si vedono gli Eagles of Death Metal, il gruppo che si stava esibendo nella sala concerti di Parigi che da lì a pochi secondi sarebbe stata attaccata dai terroristi islamisti e fondamentalisti. Un momento lunghissimo, dove si vedono i due chitarristi suonare tranquillamente sul palco con le luci soffuse al ritmo del metal aggressivo: si odono degli spari ad un certo punto, ma sembrano dei mortaretti, dei petardi e gli artisti continuano a suonare. Ma dopo pochi secondi gli spari riavvengono e a quel punto si sente la folla urlare, persone che si buttano per terra e uno dei due chitarristi che scappa dal palco. Il video finisce lì, e purtroppo sappiamo come è andata a finire: 98 morti almeno, feriti a non contarne e una delle stragi più assurde e folli della storia occidentale, con annesso gli altri sei tragici attacchi nella città francese in quella lunga notte tenebrosa. Clicca qui per il video choc del momento d’ingresso dei terroristi al Bataclan.
Il teatro Bataclan, diventerà il simbolo forse di questa fase allucinante di attentati a Parigi in Francia dove sono morti al momento in totale 129 persone: una carneficina da parte di questi terroristi islamici che hanno attaccato la sala concerti con mille spettatori che di certo non dimenticheranno mai più quegli attimi di terrore folle. Arrivano le prime storie di tanti sopravvissuti e di alcune vittime dentro al teatro e sono stupefacenti: ad esempio, molto interessante è la storia di un cameriere musulmano che fa comprendere come otto attentatori islamici non sono l’intera comunità. Si chiama Safer, è un cameriere islamico che lavorava come cameriere in un ristorante vicino al Bataclan assaltato dai terroristi: viene raccontato di come quest’uomo ha salvato, durante la carneficina degli attentatori entrati in quel locale, due donne rimaste ferite dalla sparatoria. Le ha infatti trascinate nella cantina del ristorante mentre al piano superiore i jihadisti esplodevano ancora i colpi: le ha salvate, sarebbero morti sicuramente altrimenti. Un altro Islam, è possibile.
Gli italiani sono rimasti molto colpiti da quanto accaduto in Francia anche perchè durante l’inizio dell’attentato in molti erano sintonizzati sui canali Rai per assistere all’amichevole tra Italia e Belgio. Una partita che tra le altre cose aveva reso onore ai caduti della strage dell’Heysel quando durante la finale di Coppa Campioni del 1985 tra Juventus e Liverpool furono in 39 a perdere la vita. Proprio al minuto 39 della gara tra la nazionale di Antonio Conte e quella di Marc Wilmots il pubblico si era unito in un lungo applauso in ricordo delle vittime. Nessuno si aspettava che durante una commemorazione del genere si dovesse assistere a tanto altro orrore per giunta immotivato. E’ così che la notizia delle bombe esplose fuori dallo Stade de France, dove si disputava Francia-Inghilterra, sembravano paradossalmente qualcosa di meno importante di quello che da lì a poco sarebbe invece accaduto. E chissà cosa avrà pensato Massimiliano Natalucci, uomo di 45 anni, che nel 1985 era riuscito a uscire vivo dalla strage dell’Heysel e ieri sera era per una coincidenza assurda all’interno del teatro Bataclan. L’uomo di Senigallia fortunatamente è uscito dall’evento solo lievemente ferito, di certo però la sua mente difficilmente dimenticherà quanto accaduto. L’uomo ha parlato al Tg1: “C’era un concerto in corso e abbiamo sentito degli spari. Noi pensavamo che facesse parte dello show, che fossero dei mortaretti lanciati così. Per 5-6 secondi abbiamo pensato a uno scherzo. Quando abbiamo visto la gente che si buttava per terra e i cantanti fuggivano dal palco ci siamo buttati anche noi per terra. Hanno iniziato a sparare per minuti. Erano tre o quattro terroristi, io ne ho visti tre ma erano quattro forse. Erano tutti a volto scoperto e vestiti di nero. Si somigliavano tutti con capelli corti, scuri, con la barba. Erano abbastanza giovani sui 25 anni”. Clicca qui per il video.
L’Isis ha rivendicato gli attentati terroristici di Parigi, che hanno provocato complessivamente 129 morti. Molto grave il bilancio (118 morti), in particolare, al teatro Bataclan, dove era in corso il concerto della rock band americana Eagles of Death Metal. “Un attacco di soldati del califfato ha preso di mira la capitale dell’abominio e della perversione”, è scritto nel comunicato, che motiva anche la scelta degli obiettivi. In particolare, lo Stade de France è stato scelto a causa della concomitante partita di calcio tra due “squadre crociate”, Francia e Germania, “a cui assisteva lo scemo di Francia, Francois Hollande. Il Bataclan è stato scelto per la presenza di “centinaia di idolatri in una festa di perversione”.
Continuano ad arrivare le drammatiche testimonianze dei sopravvissuti all’attacco terroristico di venerdì al Bataclan, durante il concerto del gruppo rock americano Eagles of Death Metal. “Le esplosioni e i colpi si confondevano con la batteria a raffica della band”, racconta il conduttore radiofonico Pierre Janaszak, uscito indenne dall’assalto. “Erano armati di grossi calibri, credo fossero Kalashnikov. E’ stato un inferno di raffiche. Hanno continuato a sparare. C’era sangue dappertutto, corpi ovunque”, spiega Janaszak, che è riuscito a scampare alla morte barricandosi in bagno. Il teatro Bataclan già in passato era stato minacciato dai terroristi, a causa dei legami con la comunità ebraica: nel 2011 “Le Figaro” aveva riportato la notizia di un attentato sventato dalla DCRI e, nel 2008, in un video girato nella Striscia di Gaza nel 2008, un gruppo di giovani a viso coperto aveva minacciato il locale, che aveva organizzato una serata per il Magav, la polizia di frontiera israeliana.
La Cnn ha intervistato il giornalista francese Julien Pearce, presente al Bataclan per assistere al concerto della rock band Eagles of Death Metal. “E’ stato un bagno di sangue”, ha detto il giornalista, che ha descritto gli assalitori come persone calme e determinate, vestiti in abiti neri e dall’aspetto apparentemente normale. Tra loro un ragazzo molto giovane, di massimo 25 anni, “un ragazzo come tanti che imbracciava un kalashnikov”. “Loro non si muovevano, erano in piedi in fondo alla sala concerti e ci sparavano addosso, come se fossimo uccelli”. Intanto il prefetto di Parigi Michel Cadot ha confermato che i quattro assalitori sono stati uccisi nel raid e che tre di loro indossavano cinture esplosive.
–Tra le centinaia di persone raccolte all’interno dello storico teatro Bataclan di Parigi durante gli attentati terroristici di ieri sera nella capitale francese vi era anche la marchigiana Laura Apolloni, la nostra connazionale riuscita a rimanere in vita “salendo sul tetto” dello stabile. La Apolloni ha raccontato al Gr1 di avere atteso sul tetto “assieme ad altre 50 persone” l’arrivo delle teste di cuoio in rigoroso “silenzio“, per paura che vi fossero altri terroristi in agguato pronti a colpire. L’italiana ha raccontato di aver visto “due persone con le mitragliette” che “hanno sparato per 10 minuti ininterrottamente, avranno sparato 5.000 proiettili e io ne ho preso uno. Anche se si stava bassi, raso terra, hanno sparato così tanto…“. La Apolloni ha poi descritto la sua fuga:”Io per fortuna stavo sotto il palco e sono fuggita passando dietro le quinte, sfondando le uscite di sicurezza e passando sui tetti“, prima di chiudere con la descrizione dei due terroristi che hanno scatenato l’inferno al Bataclan:”cappelli neri, giovani, non incappucciati, vestiti normali, scuri di carnagione ma niente di particolare“
L’attentato terroristico allo storico teatro Bataclan di Parigi è stato tremendamente sanguinoso e crudele. Il giornalista di “Monde” Daniel Psenny, presente nei pressi del luogo dell’attacco ha filmato dei momenti veramente drammatici. Persone riverse a terra senza vita sull’asfalto all’ingresso del Bataclan, feriti che vengono soccorsi da altri spettatori, uomini e donne che cercano un riparo disperato sui cornicioni della finestre, appesi a mezz’aria nella speranza di sfuggire alla furia dei terroristi dell’Isis. Sembra un film, ma è la dura realtà: clicca qui per vedere il video con le immagini scioccanti della fuga degli spettatori.
Attentato terroristico senza precedenti per modalità e numero di vittime quello accaduto la scorsa notte nel pieno centro di Parigi, con lo storico teatro Bataclan trasformato in un vero e proprio mattatoio. Dai racconti che in queste ore vengono riportati dai superstiti, i quattro terroristi hanno messo in atto una esecuzione nella quale uccidevano uno alla volta le persone prese in ostaggio. Stando alla ricostruzione, i terroristi si sono dimostrati freddi come dei robot nel eseguire le esecuzione ripetendo alle proprie vittime che la colpa di tutto questo sangue fosse imputabile al loro presidente Francois Hollande che non avrebbe dovuto intervenire in Siria.
Difficile da raccontare tutto insieme, gli attentati di Parigi con il teatro Bataclan in testa sono di difficile gestione per noi osservatori, figuriamoci per i francesi. Succede di tutto in questa notte di Parigi che entrerà nella storia, purtroppo per motivi tragici: al teatro sono morti in 118 dopo la carneficina di tre/quattro attentatori islamici, a quanto pare. Al Bataclan è arrivato anche Hollande per far capire l’importanza di questo luogo, su tutti gli altri, dove oggi è accaduta la strage peggiore. A impressionare p la modalità che raccontano i primi testimoni, sentite queste parole di un superstite scappato dal teatro prima del blitz della polizia: «Sono entrati tranquilli, hanno imbracciato i fucili e ci hanno sparato dovunque. Io mi sono buttato a terra e mi sono nascosto, salvandomi ma molti altri no. Sparavano alla cieca in tutto il teatro e hanno ucciso tante persone, avevano però molta lucidità perché hanno iniziato verso la fine ad una esecuzione uno dopo l’altro di persone inermi che erano presenti davanti a loro». Da rabbrividire davvero, un attacco a sangue freddo di terroristi islamici sembra dalle prime ricostruzioni: un terrorista arrestato davanti al teatro ha dichiarato di essere dell’Isis e ora è in asilo politico sotto fermo, ovviamente.
Il teatro Bataclan, sala concerti in cui stasera c’era uno spettacolo di band americana rock, rimarrà il centro di questi attentati a Parigi che purtroppo entrano nella storia drammatica della contemporaneità. Almeno tre terroristi, mentre in altri punti della città avvenivano altri attacchi, entrano nel teatro dopo le 21 e iniziano la strage sparando sulla folla in sala e sul palco. Immediatamente alcuni riescono a scappare ma in un centinaio rimane ostaggio per circa tre ore dentro al Bataclan. quanto poi viene deciso il bltiz per entrare nel teatro, i poliziotti raccontano di una carneficina all’intenro. Al momento si sanno di ufficiali 118 vittime nel Bataclan e una sessantina liberati vivi/feriti. In questo momento il presidente della repubblica di Francia, Francois Hollande e il primo ministro Manuel Valls stanno andando al teatro per esprimere la vicinanza nel punto di massimo simbolo di questa nottata di terrore. Ecco un video amatoriale al di fuori dal teatro Bataclan.
Un aggiornamento importante e decisivo della situazione che riguarda il Bataclan, il teatro sala concerti preso d’assalto da alcuni terroristi in questo apocalittico attacco ala città francese in questa notte di terrore. Pochi minuti fa la polizia ha fatto partire un blitz per liberare i 50 ostaggi circa dentro il teatro dove si stava svolgendo un concerto rock di una band americana metal: blitz è concluso davvero pochi secondi fa con gli ostaggi, citano le televisioni francesi, che escono mani alzate dopo che i poliziotti hanno appena ucciso due dei tre attentatori che erano dati all’interno del Bataclan. Le prime testimonianze dei poliziotti e di alcuni ostaggi parlano di decine di morti trovati all’interno del teatro, un numero che non si riesce ancora a calcolare ma che fa presagire una strage ben più ampia di quella che già stiamo piangendo e raccontando in queste ore terribili. Ripetiamo, Bataclan, teatro francese storico è stato attaccato come altri sei punti di Parigi con esecuzioni a sangue freddo e molti ostaggi che sono stati uccisi. Per fortuna vediamo con i nostri occhi alcune persone uscire vive dal teatro in questi secondi, il problema è capire quanti sono ancora dentro e dove sia finito il terzo attentatore.
Il Bataclan nasce esattamente durante il 1864: ad averlo progettato è stato l’architetto Charles Duval, il quale gli diede tale nome ispirandosi all’opera degli Offenbach, ovvero Ba-ta-clan. La sua inaugurazione avviene un anno dopo la sua costruzione, precisamente il tre febbraio del 1965: la struttura nasce come luogo dove era possibile seguire alcuni spettacoli musicali, ballare e gustarsi un buon caffè. Col passare degli anni, la struttura ospitò diverse personalità importanti dell’epoca, come politici, artisti, musicisti e tantissime altre persone: per trent’anni il Bataclan passò diverse volte di proprietà. Questi continui cambiamenti fecero sia aumentare che diminuire la popolarità del locale: questo per il semplice fatto che, i continui cambi di stile nella gestione riuscivano talvolta a soddisfare il pubblico, mentre in altre occasioni lo deludeva parecchio. Ad inizio del 1900, il Bataclan subì diversi cambiamenti: venne infatti introdotto il cinema, che venne smantellato dopo l’incendio avvenuto attorno al 1933, mentre la sala da ballo venne chiusa per diversi anni. Attorno agli anni Cinquanta la struttura, non essendo a norma, venne parzialmente abbattuta, per poter essere completamente modificata ed essere a norma. Il Bataclan tornò alle sue origini nel 1969, quando il cinema venne nuovamente rimpiazzato dalla sala da ballo, che permise alle persone francesi di passare le serate in allegria. Nel periodo recente, ovvero attorno agli anni Duemila, il Bataclan fu il luogo dove vennero realizzati diversi spettacoli, come concerti pop e rock, che permisero alla struttura di tornare agli splendori dei primi anni del XX secolo.
Il Bataclan è ancora il centro dell’azione di questa lunghissima notte di attacchi a Parigi. La più cruenta delle sparatorie si è consumata qui, e ben 100 persone sono ancora ostaggio degli attentatori. Non si sa quante siano le persone armate all’interno del Bataclan, ma secondo le prime testimonianze, rese proprio dai leader dei complessi che stavano tenendo il concerto, all’interno del Bataclan si stanno vivendo momenti di puro terrore. Addirittura la CNN raccoglie la testimonianza di un giornalista radiofonico riuscito a fuggire dal Bataclan che parla di una mattanza “ad uno ad uno” delle persone al suo interno. Il giornalista sarebbe riuscito a scappare dopo dieci interi minuti di spari ininterrotti.
Il concerto della band statunitense Eagles of Death Metal (e del gruppo spalla, i Red Lemons) aveva riempito il locale, ma poi, verso le 23 al Bataclan si sarebbe scatenato l’attacco terroristico a colpi di granata, più che di fucile, anche se sulla sparatoria le voci sono discordanti. Un testimone ha raccontato di aver ascoltato uno degli attentatori urlare: “Allah è grande”. Le due band, ne danno notizia su Facebook i Red Lemons, sono riusciti a mettersi in salvo, ma alle loro spalle si sta consumando una vera e propria carneficina.
Il Bataclan in origine era una grande sala da café-concert dallo stile orientaleggiante ispirato all’architettura cinese, con il caffè e il teatro situati al piano terra, mentre al piano superiore c’era un’ampia sala da ballo. Vi andavano in scena concerti e spettacoli di vaudeville di Scribe, Bayard, Mélesville e Dumersan. La struttura venne inaugurata il 3 febbraio 1865. Nel 1892 fu acquistato dal cantante Paulus. Nel corso degli anni ebbe alterne fortune a causa dei frequenti cambiamenti di proprietà. Fu al Bataclan che Maurice Chevalier ottenne i suoi primi successi. Spinta dal successo ottenuto, la troupe del Bataclan decise di organizzare un tour all’estero recandosi in Sud America, ma l’iniziativa si rivelò economicamente disastrosa. Nel 1926 l’auditorium del Bataclan venne venduto e trasformato in un cinema, che però nel 1933 andò a fuoco. L’edificio originale venne poi parzialmente demolito nel 1950 per adeguarlo alle nuove norme di sicurezza allora in vigore. Nel 1969 il cinema chiuse e l’auditorium diventò nuovamente una sala da spettacolo. Oggi il Bataclan è noto per concerti rock e pop, spettacoli comici, serate disco e di café-théâtre. La facciata è stata ridipinta nel 2006 con i colori originali, anche se il tetto a pagoda non esiste più da molto tempo.