Un fattore, un dettaglio oggi non è stato forse rimarcato abbastanza dai vari media: tutti presi, come noi, dalla segnalazione di alcuni terroristi in Italia forse entrati da Ventimiglia, non abbiamo fatto caso ad un dettaglio importante. La segnalazione fatta alle polizie italiane era di una Seat nera ricercata con a bordo sospetti legati alla strage di Parigi, forse un certo Baptiste Burgy; una Seat nera, la stessa che è stata trovata nella giornata di ieri nella banlieu di Parigi a Montreuil con dentro kalashnikov usati negli attentati, lasciata lì da Salah Abdeslam, ricercato numero 1 in Europa in questo momento.. Qui nessuno inizialmente ha pensato alla coincidenza con le due Seat nere all’interno dello stesso comando, un fatto piuttosto insolito. Ad un certo punto però è stato reso noto questo dettaglio e la foga della notizia ha reso ambiguo i fatti scambiandoli e facendo un po’ di confusione, tanto che si pensava allora che in Italia fosse proprio quel Abdeslam Salah ad essere fuggito, creando a catena numerosi fraintendimenti. Proviamo a semplificare perché il mistero altrimenti rimane fitto: dunque esistono davvero due Seat nere distinte, tanto che le targhe sono diverse (noi conosciamo quella emanata in Italia, GUT 18053, mentre la secondo sappiamo solo che non è la stessa), e la prima effettivamente è quella usata nella strage da Salah, mentre quella ricercata in Italia e a questo punto anche in mezza Europa appartiene a Burgy che potrebbe essere legato alle stragi ma senza la piena certezza. In questo senso la presenza di Salah in Italia non è certo impossibile, ma non è legato al fatto della Seat e dunque le ipotesi si abbassano, mentre in molti continuano a ritenere che il sospettato n.1 sia ancora in Belgio o peggio in Francia. Qui purtroppo il mistero rimane.



Al momento la notizia che riguarda i terroristi in Italia dopo gli attentati di Parigi sembra che sia in netto contrasto con le fonti iniziali: la Questura di Torino infatti ha smentito il tutto dicendo che l’allarme sarebbe rientrato. Sentite le parole riportate all’Ansa: «L’allarme c’è stato, ma è rientrato. Non abbiamo tracce del passaggio o della presenza di quel veicolo sul territorio italiano», a dirlo è Sergio Molino, il questore vicario di Torino a commento dell’allarme che per tutta la giornata è circolato in tutto il Nord Italia per via di una presunta presenza di Abdeslam Salah, il terrorista ricercato numero 1 in tutta Europa e legato direttamente agli attentati di Parigi, sul suolo italiano in fuga su una Seat Ibiza nera. In seguito si parlava non più di Salah ma di un altro possibile attentatore, Baptiste Burgy; e ora la definitiva smentita. Cosa davvero è successo quindi? Al momento non si sa anche perché nelle ultime ore molteplici sono le notizie e smentite di ogni genere sui terroristi – che ancora al momento non si sanno come numero totale – e su presunti altri attacchi isolati. La Seat sembra a questo punto sia stratta trovata addirittura ieri davanti al Bataclan ma anche su questo non abbiamo notizie che lo confermano ufficialmente e dunque rimaniamo nel campo delle ipotesi.



Se si vuole capire come l’Isis avrebbe terrorizzato non solo la Francia dopo gli attentati di Parigi basti vedere cosa accade ora con presunti terroristi in Italia che nelle scorse ore si stavano cercando. La Polizia stradale aveva diramato un comunicato poco tempo fa per ricercare a tutte le autorità una Seat Ibiza nera che avrebbe attraversato la frontiera dalla Francia a Ventimiglia. Era ricercato un certo Baptiste Burgy, 32 anni francese sospettato di essere tra gli attentatori di Parigi venerdì scorso: secondo quanto poi riportato da La Stampa, la Seat avrebbe attraversato la frontiera da Italia e Francia giorni prima dell’attentato e dunque era ipotizzato anche il viaggio di ritorno. Peccato che però poi arrivano anche le prime smentite, dalla Polizia di Stato che all’agenzia AGI avrebbe riportato come la Seat nera usata dai terroristi che hanno portato a termine gli attentati a Parigi sarebbe già stata ritrovata ieri in un quartiere della capitale francese. «Al momento non è emersa alcuna evidenza di possibili collegamenti con l’Italia o di persone transitate sul nostro territorio». Un’altra notizia in preda al panico? Un allarme falso, oppure effettivamente ci sono possibili terroristi in fuga nel nostro Paese? Non resta che attendere l’evoluzione delle notizie. Ma ecco, la paura è tanta e l’Isis su questa ha colpito al cuore.



Secondo quanto emerso nel corso delle ultime indagini condotte dalle forze dell’ordine francesi in collaborazioni con i servizi segreti transalpini, un presunto terrorista sarebbe scappato verso l’Italia e per la precisione in questo momento si troverebbe in un punto non precisato della regione Piemonte. Si tratterebbe di un 32enne di nazionalità francese il cui nome corrisponde a quello di Baptiste Burgy e secondo la ricostruzione, avrebbe attraversato il confine all’altezza di Ventimiglia alla guida di una Seat Ibiza di colore nero targata GUT 18053 per poi lasciare la Liguria e dirigersi verso il Piemonte. Le autorità italiane si sono fatte carico della segnalazione ed ora lo starebbero cercando in tutto il Piemonte al fine di arrestarlo. Si attendono aggiornamenti nelle prossime ore.

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