Una espressione che è sempre più sulla bocca di tutti in questi giorni dopo gli attentati di Parigi: è terza guerra mondiale? Forse solo il Papa lo ha affrontato in maniera seria, anche perché lo va ripetendo dall’inizio del suo pontificato, ma comunque rimane un punto da approfondire sul serio. Conflitti dovunque che, sebbene sia notevolmente cambiata l’epoca, rimandano al periodo prima della seconda guerra mondiale quando era nell’aria la guerra totale. Oggi, a dimostrazione di questo, è arrivata la decisione della Russia di bombardare con missili dalle navi sul Mediterraneo, la capitale dello Stato Islamico in Siria, a Raqqa. Ma non solo, la Duma, ovvero il parlamento russo, ha chiesto ufficialmente ad America, Stati dell’Europa e Medio Oriente cooperante di unire le forze e mettersi insieme in un’unica coalizione unita contro l’Isis, come durante gli anni ’40 dove il nemico da abbattere era Adolf Hitler e l’intero nazismo. Un indizio piuttosto chiaro su dove stia andando il mondo e come il senso di terza guerra mondiale non sia un concetto così tanto strampalato.
La Terza guerra mondiale è già iniziata? E’ la domanda alla quale in questi giorni stanno tentando di rispondere i maggiori esperti ed opinionisti chiamati a commentare gli attentati di Parigi del 13 novembre scorso. La Francia continua a lanciare in queste ore nuove ondate di bombardamenti sulla città siriana di Raqqa, considerata la “capitale” dell’Isis, mentre il presidente François Hollande annuncia l’ufficialità del conflitto in corso: “Siamo in guerra: gli atti commessi venerdì a Parigi sono atti di guerra”, ha detto davanti al Parlamento riunito in seduta straordinaria a Versailles. Anche Papa Francesco, commosso e sconvolto dopo i tragici fatti, ha parlato di “un pezzo” di terza guerra mondiale: “Non è umano, non ci sono giustificazioni per queste cose”, è il commento del Santo Padre in una telefonata a Tv2000. “Sono commosso e addolorato – ha aggiunto – Non capisco ma queste cose sono difficili da capire, fatte da essere umani. Per questo sono commosso, addolorato e prego. Sono tanto vicino al popolo francese tanto amato, sono vicino ai familiari delle vittime e prego per tutti loro”. C’è poi chi continua a rispolverare le presunte profezie di Nostradamus, astrologo e scrittore francese vissuto nel XVI secolo che nel libro “Le Profezie” annunciava: “La grande guerra inizierà in Francia e poi tutta l’Europa sarà colpita, lunga e terribile essa sarà per tutti… Poi finalmente verrà la pace ma in pochi ne potranno godere”.