Una notizia che in tanti hanno ripreso in queste ultime ore perché davvero potrebbe chiudere una lunga stagione di dramma per la famiglia Carrisi, con Ylenia che forse è stata identificata come una donna morta nel 1994 uccisa da un camionista in Florida. Manca la prova del Dna ma tanti particolari coincidono: di questo e della reazione di Al Bano e Romina Power, i cantanti genitori della bella Ylenia (scomparsa dal 1994) ne ha parlato oggi nella puntata di Pomeriggio Cinque, Roberto Alessi il direttore di Novella 2000 e Visto, nonché grande amico del cantante pugliese. «È una bomba nel cuore» questo avrebbe detto Al Bano ad Alessi, come racconta il giornalista in diretta nello studio di Barbara D’Urso e sarebbe evidentemente giustificato dopo il terrore di una ennesima falsa pista, foriera di dolore e sofferenza per tutta la famiglia. La speranza è che questa sia finalmente la parola fine ad una vicenda tragica e dalla quale è sempre molto difficile ricominciare ogni volta dopo le bufale e le false piste comparse in questi lunghi 21 anni senza Ylenia.



Una storia incredibile che purtroppo, da dovunque la si guardi, porta alla morte di una ragazza: è Ylenia Carrisi, scomparsa dal 1994, di cui sono state fatte migliaia di segnalazioni in questi anni e che non hanno mai portato alla soluzione se non la fortissima ipotesi che fosse morta in qualche parte del mondo. Con la notizia di queste ore che parla di una possibile fine di tutta la vicenda non riporterà indietro Ylenia che con Al Bano Carrisi e Romina Power i due genitori famosissimi, che rimangono chiusi in questa brutta storia di ansia e morte. Ecco qui il servizio video del telegiornale regionali pugliese che racconta i dettagli della vicenda, sopratutto si interroga sul fatto più strano: Ylenia è scomparsa nel 1994 a New Orleans, mentre sarebbe, con gli ultimi aggiornamenti, stata uccisa dopo un autostop da un camionista sulle strade della Florida a Tampa, a ben 780 chilometri di distanza. Come ci è arrivata in lì se effettivamente si tratta di lei, il corpo della donna uccisa sempre in quell’anno a pochi giorni di distanza dalla scomparsa? I misteri vanno avanti ma il dna prelevato ad Al Bano e Romina ci dirà tutto. Una cosa rimane purtroppo, Ylenia non c’è più. Clicca qui per il servizio video del TgRegionale.



Ore convulse per la famiglia Carrisi, con Al Bano e Romina Power, famosissimi cantanti un tempo sposati, che in questi momenti vivono il terrore per la sorte di Ylenia Carrisi. La figlia scomparsa nel 1994 a New Orleans in queste ore torna tristemente alle luci della ribalta per via di una svolta incredibile dall’America che vi spieghiamo nel dettaglio nelle righe più sotto. In sintesi, potrebbe essere stata riconosciuta, come riportano gli aggiornamenti de Il Giorno, in una donna morta e uccisa da un camionista proprio in quel 1994 qualche mese dopo la sua scomparsa. L’attesa lunghissima per sapere la sorte di quella giovane e bella ragazza bionda, ha straziato la sua famiglia (anche per questo motivo il matrimonio tra Al Bano e Romina sarebbe finito) fino al giorno di oggi in cui, prelevati i dna dei due ex coniugi, per verificare se effettivamente si tratti di Ylenia. Nel 2014 si era arrivati alla decisione del Tribunale di Brinidisi, dopo il ricorso di Al Bano, della presunta morte di Ylenia Maria Sole Carrisi con la motivazione di “assenza di notizie dopo 10 anni”: chiusura giuridica, come riporta un articolo di Tgcom 24 di un anno fa, di un caso che è rimasto avvolto nel mistero per vent’anni. L’istituto della morte presunta produce gli stessi effetti della morte della persona fisica, ed è rilevante in termini di successione e per statuire come ripartire l’eredità. L’importante passaggio però risiede in questo punto: cesserebbero di avere effetto le conseguenze della morte presunta solo nel caso in cui la persona in questione venga a dare qualche cenno della propria esistenza in vita. In questo caso dunque, se confermato tutto quanto raccontato in questi giorni con la presunta scoperta del corpo di Ylenia, si passerebbe da una presunta ad un certa morte: non certo buone notizie per i Carrisi ma almeno avrebbe fine una storia che sta lacerando la famiglia da troppo tempo.



Una notizia che ha portato lo choc nella annosa situazione della famiglia Carrisi, con la notizia di una probabile, questa volta realmente, identificazione di Ylenia Carrisi. La figlia di Al Bano e Romina Power, scomparsa a New Orleans nel 1993 potrebbe essere stata uccisa durante un autostop. Una donna rimasta sempre senza identità e che forse potrebbe davvero essere le spoglie della giovane figlia della coppia di cantanti italiani. Una storia incredibile che ha segnato la famiglia Carrisi fin da quella tragica scomparsa con il vuoto lasciato dal non sapere che fine avesse fatto Ylenia. Raggiunto dalla notizia, arriva il commento a caldo dello stesso Al Bano: «Storia dolorosa e amara, confermo è così: ma non ho davvero argomenti su questa storia, è dolorosa. I carabinieri ci hanno chiesto questo accertamento e noi lo abbiamo fatto, ora vediamo che cosa succede». IL tutto con le lacrime per il padre di Ylenia che non si è mai rassegnato al mistero della scomparsa della primogenita del matrimonio con Romina Power.

Pochi ricordano che Ylenia Carrisi ebbe anche una seppur breve carriera televisiva. Nel 1989 infatti apparve come valletta della prima edizione del quiz La ruota della fortuna condotto da Mike Bongiorno mentre nel 1983, a soli 13 anni, aveva recitato nel film Champagne in paradiso. Nel 1993 decise che avrebbe girato il mondo soltanto con uno zaino partendo dal Sudamerica per poi dirigersi a New Orleans. Proprio qui la sua scomparsa la notte di capodanno del 1993. La polizia americana cominciò a cercarla solo il 6 gennaio. Ylenia aveva telefonato per l’ultima volta ai genitori proprio quel 31 dicembre del 1993. Nella città americana aveva conosciuto un musicista di strada, tale Alexander Masakela che è stato a lungo sospettato di averla uccisa. Nel gennaio 2013 il padre Al Bano aveva chiesto la dichiarazione di morte presunta al tribunale di Brindisi contrariamente all’ex moglie che voleva che il caso rimanesse aperto. Il primo dicembre 2014 il tribunale ha poi emesso la dichiarazione di morte presunta.

Il motivo per cui Ylenia Carrisi avesse deciso di attraversare gli Stati Uniti con uno zaino sulle spalle e in autostop non si saprà mai. La figlia di Al Bano e Romina Power che da qualche tempo viveva a New Orleans non mancava certo di opportunità economiche, ma probabilmente si trattava dell’idea romantica di viaggiare in quel modo che ha appassionato tanti giovani (al momento della sua morte la Carrisi aveva 24 anni). La svolta nel caso misterioso della sua scomparsa si deve allo sceriffo di Palm Beach in Florida che dal 15 settembre del 1994, quando furono ritrovati i resti di una donna a Holt sempre in Florida, non ha mai smesso di cercare di sapere chi fosse quella donna. Non si capisce perché però solo ora lo sceriffo abbia collegato quei resti con Ylenia, in quanto il colpevole aveva già confessato nel 1996 pur non facendo il nome di Ylenia: Keith Hunter Jesperson disse di aver ucciso una ragazza che alla stazione di servizio di Tampa gli aveva chiesto un passaggio per il Nevada o la California. 

Forse la svolta decisiva nel decennale caso della scomparsa della figlia della coppia Al Bano e Romina Power, Ylenia Carrisi. Come si sa la ragazza si era trasferita a vivere a New Orleans vent’anni fa poi di lei si perse improvvisamente qualunque traccia. Si era parlato di suicidio, si era detto che fosse annegata nel fiume Mississippi, o che avesse volutamente fatto perdere le sue tracce. Diciannove anni fa un camionista americano aveva confessato di aver ucciso una ragazza dopo averle dato un passaggio, aveva detto che si chiamava Suzanne proprio come Ylenia si faceva chiamare da quando era in America. Il 15 settembre 1994 nove mesi dopo la scomparsa erano stati ritrovati resti una donna giovane in Florida. Keith Hunter Jesperson venne arrestato nel 1996: aveva confessato di aver dato un passaggio a una giovane che voleva raggiungere un altro stato americano. Due anni fa i genitori di Ylenia avevano aperto l’istanza per ammettere ufficialmente che la figlia fosse morta, ma adesso gli investigatori della Florida hanno chiesto il loro dna per confrontarlo con quei resti. Vogliono sapere se il cadavere è quello di Ylenia.