Sta facendo discutere il gesto di sei studentesse di fede musulmana che lunedì mattina, durante il minuto di silenzio per commemorare la vittime degli attentati di Parigi, hanno deciso di abbandonare l’aula in segno di protesta. E’ accaduto in una scuola superiore di Varese e sulla vicenda stanno adesso indagando carabinieri e poliziotti della Digos che hanno ricevuto diverse segnalazioni. La notizia, riportata dal quotidiano “La Prealpina”, è velocemente circolata anche sul Web dove ha scatenato numerosi commenti di condanna nei confronti dell’episodio. “Non si è trattato solo di ragazze marocchine, ma di studenti di diverse nazionalità e di varie fedi religiose – ha detto la preside dell’istituto, le cui parole sono riportate da La Repubblica – Il loro gesto è nato da una richiesta di chiarimento rivolta ai docenti sui criteri con cui si decide per chi osservare il minuto di silenzio. Si sono domandati perché, per esempio, per le vittime dell’aereo russo non si sia fatto lo stesso”. “Non dirigo una scuola di terroristi o di pericolosi estremisti – ha aggiunto la dirigente – Nella scelta dei ragazzi non c’era alcun intento polemico”. Non la pensa allo stesso modo il sindaco della città, il leghista Attilio Fontana: “Dal mio punto di vista è molto preoccupante che dei ragazzi si siano comportati in questo modo, schierandosi di fatto dalla parte dei terroristi. Non credo che sia tutta farina del loro sacco e questo dovrebbe spingerci a interrogarci sulle loro famiglie e sul tipo di ambienti che frequentano. Il loro atteggiamento travalica ogni altra considerazione”.