Sono comparsi oggi in tribunale a Bergamo i due siriani fermati mercoledì pomeriggio all’aeroporto di Orio al Serio con passaporti falsi e alcune foto riconducibili all’Isis sul cellulare. Per i due è stato convalidato il fermo, mentre la sentenza è attesa per il 26 novembre. Le autorità si erano insospettite dopo aver visto le presunte nazionalità dei due uomini che, secondo il passaporto mostrato, erano uno austriaco e l’altro norvegese: parlavano però solo arabo e dopo alcune verifiche è stata confermata la loro origine siriana. Il più giovane, 19 anni, aveva sul cellulare foto di guerra e dell’Isis, mentre l’altro, un trentenne, conservava immagini di guerra e bombardamenti. In un’altra sembra apparire con un mitragliatore in mano, ma potrebbe essere suo cugino.
In una nota diffusa oggi, il Ministero della Salute replica alle proteste dell’Associazione Luca Coscioni sulla proposta del dicastero di prevedere la consulenza genetica obbligatoria scritta per i donatori di gameti. “Si tratta di misure che vanno a garantire nel nostro paese l’accesso al percorso di procreazione assistita, anche di tipo eterologo, insieme alla massima sicurezza sanitaria di tutti i soggetti coinvolti: genitori, donatori e nati”, si legge. Il ministero afferma che l’Italia sta recependo “direttive europee nelle parti che riguardano le donazioni di gameti da persone diverse dal partner, cioè normative europee relative alla fecondazione assistita di tipo eterologo. Vanno fornite informazioni complete a norma delle disposizioni in vigore negli Stati membri. Al ricevente vanno fornite e spiegate con chiarezza informazioni dettagliate sui rischi associati e sui provvedimenti presi al fine di attenuarli”. La consulenza genetica scritta, recita ancora la nota, “è stata indicata dal Consiglio Superiore di Sanità: una consulenza genetica, e non solamente la compilazione da parte del donatore di un questionario generale predisposto dal centro, per certificare l’appropriatezza dell’esame clinico del donatore dal punto di vista genetico, e garantire una completa valutazione del rischio genetico mediante un esame individualizzato a ciascun donatore che, ricordiamo, potrebbe diventare potenzialmente genitore biologico di dieci bambini. La consulenza genetica, in forma scritta, è quindi un atto medico appropriato che in prospettiva riduce i costi rispetto a una procedura standardizzata”.
E dopo gli allarmi bomba a Roma di oggi, arriva anche l’allarme per un pacco sospetto a Milano con il simbolo della città messo sotto tiro dalle minacce degli ultimi video dell’Isis. Annunciato da Tgcom24 l’ultim’ora parla appunto di pacco sospetto nella fermata della metro 3 di Duomo, con il piano di emergenza scattato subito dalle forze dell’ordine che hanno immediatamente chiuso la fermata ed evacuato la zona limitrofa. Artificieri ed esperti giunti i questi minuti per verificare se si tratti dell’ennesimo falso allarme o qualcosa di più: dopo Parigi venerdì scorso l’allerta è massima e anche a Roma lungo la giornata di oggi abbiamo visto ben 3 allarmi bomba poi tutti con esiti per fortuna negativi.
“La permanenza in carica di chi sia stato condannato anche in via non definitiva per determinati reati che offendono la pubblica amministrazione può comunque incidere sugli interessi costituzionali”. Lo scrive la Corte Costituzionale nella sentenza depositata oggi in cui spiega i motivi che hanno portato a dichiarare non fondata la questione di legittimità della legge Severino nel caso De Magistris. Vengono in particolare citati gli interessi costituzionali protetti dall’articolo 97, secondo comma, “che affida al legislatore il compito di organizzare i pubblici uffici in modo che siano garantiti il buon andamento e l’imparzialità dell’amministrazione”, e dall’articolo 54, secondo comma, “che impone ai cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche il dovere di adempierle con disciplina ed onore”. Anche se la condanna non è ancora definitiva, secondo la Consulta si può sospendere dalla carica un eletto al fine di “evitare l’inquinamento dell’amministrazione e per garantirne la credibilità presso il pubblico, cioè il rapporto di fiducia dei cittadini verso l’istituzione”.
I resti di un feto sono stati trovati sepolti in un terreno della provincia di Padova, dopo che una ragazza è giunta ieri all’ospedale di Camposampiero fornendo false generalità e in preda a una forte emorragia. Questo ha subito destato i sospetti dei medici che hanno segnalato la vicenda alle autorità. Le verifiche avviate dalle forze dell’ordine hanno portato alla scoperta fatta in un terreno vicino alla casa della ragazza, una 17enne. Come riportato da alcuni quotidiani, non sarebbe ancora stata formalizzata l’accusa nei confronti della giovane e del suo fidanzato di 18 anni. Le analisi, si legge su Il Secolo XIX, dovranno stabilire se l’età del feto fosse superiore ai tre mesi, il che potrebbe configurare l’ipotesi di infanticidio, di procurato aborto o di occultamento di cadavere.
La prima della Scala si farà. Lo ha assicurato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, commentando l’allarme sicurezza in vista dell’appuntamento del prossimo 7 dicembre. “Non voglio un evento blindato, ma certamente le forze dell’ordine devono garantire la massima è totale sicurezza, anche per questo mi auguro che il governo nomini presto il Prefetto di Milano, perché arrivare a questo appuntamento senza i quadri completi di chi deve gestire l’ordine e la sicurezza pubblica, non è una bella cosa”, ha spiegato il governatore a margine di un convegno a Milano in piazza Gae Aulenti. Secondo Maroni “non dobbiamo modificare le nostre abitudini, dobbiamo vincere la paura del terrore e del terrorismo. Ovviamente, le misure di sicurezza devono essere al massimo, ma questo compete alle forze dell’Ordine”.
La linea A della metropolitana di Roma è stata interrotta questa mattina tra le stazioni di Ottaviano e Termini per un intervento delle forze dell’ordine presso la stazione Lepanto dove la presenza di un pacco sospetto avrebbe fatto scattare l’allarme bomba. Verso le 10.45 è stato notato un sacchetto incustodito sulla banchina in direzione Anagnina, dove al momento sono al lavoro gli artificieri e gli agenti del commissariato di zona Roma Prati (clicca qui per approfondire).
Controlli sistematici e coordinati alle frontiere esterne, anche sugli individui che beneficiano del diritto della libera circolazione garantito dagli accordi di Schengen. Lo prevede la bozza del documento, diffuso oggi in esclusiva dal quotidiano La Stampa, presentata dal Lussemburgo (alla presidenza del Consiglio dell’Ue per questo semestre) ai ventotto governi dell’Unione. Così l’Europa potrebbe dunque rispondere alla minaccia terroristica: se approvato, infatti, il provvedimento potrebbe prevedere puntuali verifiche su tutti i viaggiatori (comunitari o non) che entrano nell’area Schengen. La presidenza ha inoltre invitato, scrive ancora La Stampa, a “rendere più efficace il sistema di controlli alle frontiere entro marzo 2016” e a “registrare e prendere le impronte in modo sistematico a tutti i migranti che entrano nell’area Schengen”.
Non ci sarà alcuna spedizione italiana in Siria. Lo ha ribadito il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni commentando ad Agorà la situazione dopo gli attacchi di Parigi. “Nessuno metterà gli scarponi in Siria: né Hollande, né Obama, né noi – ha spiegato – Noi siamo pronti ad aiutare i nostri fratelli francesi ma né noi, né loro, né gli americani faremo spedizioni in Siria”. Anche la stessa Francia probabilmente non manderà corpi di spedizione in Siria: “Siamo tutti consapevoli, Francia inclusa perché la Francia fa parte del gruppo che sta lavorando su questo, che la via di uscita dalla crisi siriana è una via di uscita di natura politica. Non abbiamo bisogno di ripetere gli errori che abbiamo fatto per esempio in Iraq o in Libia”, ha aggiunto il ministro. Per quanto riguarda il rischio di attentati, “le segnalazioni di allarme noi le prendiamo sempre sul serio, le prendiamo sul serio soprattutto nel caso degli Stati Uniti”, ha precisato Gentiloni che poi ha ribadito: “Primo, non dobbiamo essere prigionieri di questo allarme perché sarebbe un regalo al Daesh; secondo, l’allarme in Italia c’è, non c’è nessun Paese europeo che può sentirsi escluso da questa dinamica”.
Tra le ultime notizie di oggi, le principali sono legate a quanto accaduto venerdì scorso a Parigi. Sono diversi gli allarmi che arrivano anche sul nostro paese. L’Fbi ha consigliato allo Stato Italiano di aumentare le misure preventive di controllo su San Pietro a Roma e sul Duomo e la Scala a Milano. Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi e quello della Repubblica Sergio Matterella hanno confermato la massima attenzione dello Stato su questi problemi anche se hanno voluto evitare di enfatizzare la situazione e creare il panico generale. Papa Francesco ha parlato direttamente da Piazza San Pietro ricordando l’avvento del Giubileo e sottolineando che non ci sarà mai una Chiesa con le porte blindate. Intanto in Francia in un raid a Saint Denis si parla della possibile morte della ”mente” della strage di Parigi e di altre due persone oltre a sette arresti. Le forze speciali però hanno perso durante il blitz il cane Diesel ucciso dai terroristi. Il Presidente della Siria Assad ha parlato al Tg1 sottolineando che l’Isis è prodotto anche degli errori dell’Occidente. Il Presidente dell’Ue Juncker ha invitato tutta l’Europa a comportarsi da grande famiglia scordando i dissidi interni, uniti contro un unico nemico. In Francia viene accoltellato un professore ebreo da uomini con una maglia inneggiante all’Isis. In Italia intanto va avanti la legge sulla Stabilità con grandi novità sulle tasse per la casa.
L’Intelligence americana ha lanciato l’allerta anche in Italia per rafforzare le misure di sicurezza su San Pietro a Roma e su due obiettivi a Milano Duomo e la Scala. Una vera e propria allerta attentati per le prossime ore che portano a rafforzare i controlli sulla capitale e sulla città meneghina. L’Fbi ha segnalato anche cinque nomi sospetti sui quali approfondire il controllo, al momento però su questi nomi non ci sono riscontri. A Roma inoltre è stato lanciato un falso allarme per una borsa incustodita che però si è scoperto poi conteneva un cuscino. Fonti vicine al governo italiano sottolineano che queste segnalazioni siano oggetto di attenta valutazione da parte delle forze dell’ordine, senza nessuna sottovalutazione ma senza neanche eccessiva enfasi sulla situazione in questione.
Dall’America arriva l’informazione precisa: San Pietro potrebbe essere il prossimo obiettivo dell’Isis. In Italia le misure di sicurezza sono state sicuramente aumentate per via di quello accaduto a Parigi, ma bisognerà fare grande attenzione soprattutto ai punti strategici che potrebbero essere attaccati. L’Isis intanto lancia la minaccia tramite il magazine Dabiq con parole che fanno davvero impressione solo a leggerle: “Chiediamo ad Allah di sostenere i mujaheddin contro i crociati e gli agenti dei leader dell’idolatria affinchè la bandiera del Califfato non sarà issata su Istanbul e sulla Città del Vaticano”. La paura è chiaramente aumentata ed erano in pochi in piazza San Pietro per l’udienza generale di Papa Francesco che ha voluto sottolineare come riportato da Ansa.it: “La Chiesa è la portinaia del Signore, non è la padrona di casa. Niente porte blindate nella Chiesa per favore, niente, tutto aperto”.
Oggi la paura si è estesa anche al nostro paese con le segnalazioni del Fbi che ha voluto mettere l’attenzione su San Pietro a Roma e su Duomo e la Scala a Milano. Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha voluto parlare per chiarire la situazione e sottolineare che l’attenzione da parte del nostro paese sarà massima. Ecco le sue parole a Sky Tg24: “Non credo che in questo momento la priorità del nostro paese sia quella di creare leggi speciali o di modificare la nostra Costituzione. Dobbiamo però vivere e avere la forza di non rinchiuderci. Non chiederei mai a Papa Francesco di rinunciare al Giubileo. Dobbiamo investire sulla cyber security e mappare i sospetti”. Da Firenze è intervenuto anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella come riportato dal portale della Repubblica: “Il terrore vuole assolutamente snaturarci. Non ci faremo rubare quello che è il nostro modello di vita. Dobbiamo garantire la sicurezza ai cittadini senza però rinunciare alle libertà conquistate”. Clicca qui per il video delle parole di Sergio Mattarella.
Il Presidente della Siria Bashar al-Assad ha parlato oggi durante il telegiornale di Rai 1 il Tg1. Questi ha voluto chiarire delle situazioni legate all’Isis e al suo paese. Ha infatti così dichiarato durante il telegiornale agli inviati Damasco Marco Clementi e Paolo Carpi: “L’Isis non è nato in Siria. Abu Bakr al-Baghdadi (leader del Califfato ndr) è stato rilasciato dagli Stati Uniti. Lo stesso Tony Blair ha detto che la nascita dell’Isis è frutto anche degli errori dell’Occidente. Fu creato in Iraq nel 2006 e il capo era Abu Mus’ab al-Zarqwi, ucciso dalle forze americane. E’ nato in Iraq sotto la supervisione americana. Il leader dell’Isis è stato nelle prigioni americane e rilasciato da loro stessi. Non è nato in Siria, ma in Iraq. Geograficamente parlando la Siria cambia giorno dopo giorno. La maggior parte della parte governata dai terroristi è stata evacuata dai terroristi stessi. L’esercito non può essere presente ovunque in Siria. Il 50% del paese è terra vuota dove non c’è nessuno e attribuiscono spesso ai terroristi. C’è uno spazio vuoto, diverso poi è parlare di confine e sui governi che hanno appoggiato i terroristi come il governo turco. Se si vuole che i confini siano controllati lo devono essere da entrambi i lati e non da uno solo”. Clicca qui per il video dell’intervista completa.
L’Europa aumenta le misure di sicurezza dopo i fatti di Parigi e le spese salgono per i singoli paesi e per la Comunità Europea. E’ oggi intervenuto Jean-Claude Juncker il Presidente della Ce come riportato dalle pagine online de IlSole24Ore: “La Francia deve affrontare gravi atti di terrorismo in questi giorni e quindi anche delle spese supplementari e questo vale anche per gli altri stati. Come Francois Hollande considero l’Isis il nemico numero uno dell’Europa. Mettiamo da parte i problemi che ci sono tra i paesi e concentriamoci su questo. Le grandi potenze come Ue, Usa e Russia dovrebbero collaborare contro questo male comune, dimenticando le questioni interne. Non è poi accettabile che certi paesi contribuiscano in maniera diretta o indiretta al finanziamento dell’Isis. Chi ha relazioni commerciali con loro vi deve mettere la parola fine. L’Unione Europea è come una famiglia, i genitori amano tutti i figli nello stesso modo. Quelli crescono e ognuno si allontana e ha il diritto di fare le sue scelte”.
Il Washington Post ha citato l’intelligence dando per morto Abdelhamid Abaaoud, la ”mente” della strage vissuta a Parigi nella notte tra il 13 e il 14 novembre. Nella mattinata del 18 si è scatenato un blitz della polizia speciale francese nell’appartamento di Saint Denis. Da questa operazione sono usciti tre morti e anche sette arresti. Il Procuratore però ha voluto evidenziare come Abdelhamid Abbaoud e Abdeslam Salah non fossero stati fermati a Saint Denis senza però precisare gli uccisi, ancora da identificare. Durante il blitz di Saint Denis una donna si è fatta esplodere, tale Hasna Aitboulahcen di 26 anni era cugina di Abaaoud e oggetto di intercettazione da parte degli inquirenti, lo riporta iTele. Questa si era offerta per fare degli attentati anche se non era mai stata in Siria. In tarda serata poi è arrivata la conferma di TgCom24 che ha voluto evidenziare come quanto raccontato dal Wp sia da confermare al 90% e cioè che la mente delle stragi è stata uccisa nel raid. Dal raid però arrivano anche brutte notizie come quella della morte del cane poliziotto Diesel, un pastore belga ucciso dai terroristi quando è entrato alle 4.30 nell’appartamento di Saint Denis. Sono stati tantissimi i messaggi di cordoglio dalla rete dove è stato lanciato anche l’hashtag #JeSuisChien. Di questa giornata vanno raccontati anche gli attacchi sventati all’aeroporto di Roissy e a la Defense con i terroristi che erano pronti con un gruppo armato.
Un docente ebreo di storia è stati ferito, ma per fortuna non in pericolo di vita. I tre uomini che lo hanno aggredito erano a bordo di due motorino. Gli hanno rivolto insulti antisemiti, poi sono fuggiti. Uno di questi indossava una maglietta dell’Isis e come riporta La Stampa nella sua versione online un altro avrebbe mostrato anche l’immagine del killer di Tolosa dal suo smartphone. I tre hanno fatto perdere poi le loro tracce. Come riporta sempre il portale del noto quotidiano ha parlato il procuratore Brice Robin sottolineando: “Il professore è stato avvicinato in strada verso le ore 19.50 da tre persone in sella a due scooter diversi. Uno di loro ha mostrato la foto di Mohamed Merah mentre un altro aveva la maglia dell’Isis”. Merah uccise nel 2012 fra Tolosa e Montauban sette persone, tra cui tre bimbi, ebrei prima di essere ucciso a sua volta dalla polizia. Il procuratore ha aggiunto che il professore sarebbe stato prima insultato, poi minacciato e infine anche accoltellato prima al braccio e poi a una gamba. Arrivata una vettura sul luogo i tre hanno interrotto l’aggressione e sono scappati. L’uomo aggredito indossava il tipico copricapo ebraico, la kippa, e stava tornando a casa dopo essere stato al centro comunitario di Yavnè.
Nella giornata di oggi è arrivata una notizia importante per i separati. E’ stato dato lo stop alle tasse sulla casa anche per chi lascia quella principale all’ex coniuge oltre a le forze dell’ordine trasferite e per gli alloggi considerati sociali. Inoltre non ci saranno le tasse neanche su quelle abitazioni che saranno date in comodato d’uso ai parenti dei disabili fino però al secondo grado. Tutto questo è stato reso effettivo effettivo dall’emendamento delle relatrici sulla legge di Stabilità che è stato approvato a Palazzo Madama. C’è un’altra novità che ha scosso il paese e cioè l’aumento della soglia del reddito per l’esenzione al canone Rai a ottomila euro per chi ha superato i settantacinque anni.