La decisione finale è arrivata oggi per quanto riguarda i condannati a sei anni dopo il sisma del marzo 2009 a L’Aquila. Secondo la Cassazione la Commissione Grandi Rischi non sarebbe colpevole mentre il responsabile della Protezione Civile De Bernardinis sì. Si è discusso a lungo sulla famosa riunione della Commissione il 31 marzo 2009 pochi giorni prima infatti di quel tragico 6 aprile e che aveva visto solo rassicurazioni nei confronti del popolo. Sono stati quindi assolti definitivamente Franco Barberi (presidente vicario della Commissione nel 2009), Gian Michele Calvi (direttore di Eucentre), Enzo Boschi (Presidente dell’Ingv nel 2009), Mauro Dolce (direttore dell’ufficio rischio sismico di Protezione Civile) e Claudio Eva (professore di fisica dell’Università di Genova).
Ancora due siriani arrestati in un aeroporto italiano. E’ accaduto stavolta a Roma presso lo scalo “G.B. Pastine” di Ciampino, alle porte della capitale, dove la polizia ha fermato due giovani siriani di 18 e 19 anni che volevano raggiungere Malta con dei passaporti falsi, uno francese e l’altro norvegese. Come riporta l’Ansa, il fatto sarebbe strettamente collegato agli altri due arresti avvenuti due giorni fa presso l’Aeroporto Orio al Serio di Bergamo. Anche in quel caso due siriani di 19 e 30 anni si erano presentati con passaporti falsi e alcune foto riconducibili all’Isis sul cellulare. Sono comparsi ieri in tribunale a Bergamo e per i due è stato convalidato il fermo, mentre la sentenza è attesa per il 26 novembre.
Volevano fargli fare la fine di John Fitzgerald Kennedy, il presidente degli Stati Uniti ucciso il 22 novembre 1963 a Dallas. I nuovi padrini di Corleone, arrestati questa notte su ordine della Direzione distrettuale antimafia di Palermo, avevano intenzione di colpire il ministro dell’Interno Angelino Alfano, colpevole secondo loro di aver inasprito il regime del carcere duro previsto dall’art. 41 bis. “Questo Angelino Alfano – dice il mafioso Pietro Masaracchia ai compari, secondo una intercettazione riportata da Il Fatto Quotidiano – è un porco con le persone, chi minchia glielo ha portato allora qua con i voti di tutti, degli amici. È andato a finire là, insieme a Berlusconi ed ora si sono dimenticati di tutti”. Quindi la proposta di colpirlo: “Se siamo, se c’è l’accordo… lo fottiamo a questo…lo fottiamo, gli cafuddiamo una botta in testa”. Ecco poi il paragone con il presidente americano: “Kennedy era allora il presidente degli Stati Uniti, perché a Kennedy chi se lo è masticato? Noi ce lo siamo masticato, noialtri là in America! Ed ha fatto, ha fatto le stesse cose che ha fatto Angelino Alfano che prima è salito con i voti di Cosa nostra americana e poi gli ha voltato le spalle”, è l’accusa rivolta al ministro dai corleonesi.
L’attacco in Mali all’hotel Radisson Blu della capitale Bamako è terminato: il bilancio parla di 27 morti con tutti gli altri ostaggi che sono stati liberati in vita. I terroristi islamisti di Ansar Dine erano almeno in una dozzina, e si sa di per certo che almeno in tre sono morti nei due blitz delle forze dell’ordine maliane, dei militari francesi e dei caschi blu dell’ONU che con il loro arrivo hanno posto fine definitiva all’attacco terroristico. Operazione durata varie ore con gli attentatori che si sono asserragliati al settimo piano dell’hotel di lusso frequentato da diplomatici e uomini d’affari di moltissimi paesi mondiali, ma sopratutto cinesi e francesi e sembra che al momento l’ombra dell’Isis non abbia peso in questa vicenda. Il gruppo jihadista Morabitum affiliato di Al Qaeda ha rivendicato anch’esso l’attacco e ora spetta alle forze speciali dell’ONU provare a comprendere di che natura effettivamente si tratti questa operazione.
Finalmente dopo il lunghissimo assalto terrorista in Mali all’Hotel Radisson Blu sono stati liberati tutti e 137 ostaggi che ancora erano vittima dell’assalto islamista in corso da questa mattina alle 7 nella capitale del Mali. Lo annuncia il ministero degli interni maliano e tutte le agenzia di stampa internazionali: purtroppo dopo il secondo e decisivo blitz sono stati trovati senza vita 18 morti tra ostaggi, personale dell’hotel e membri delle forze speciali. Ancora non si sa nulla invece della sorte dei terroristi, in corso ci sono verifiche in questo senso. Ostaggi tutti liberati e uil venerdì di terrore nella capitale del Mali volge verso il finale. Purtroppo è ancora una volta drammatico.
Non finisce questo lungo e interminabile attacco in Mali nella capitale Bamako con l’Hotel Radisson Blu tra i protagonisti inquietanti di questa giornata ancora sotto il segno del terrorismo. Dopo un primo blitz delle forze dell’ordine maliane e con alcuni militari francesi sono stati liberati 80 ostaggi, ma i terroristi hanno poi ricacciato indietro i poliziotti asserragliandosi con i rimanenti 137 ostaggi al settimo piano della struttura. Personale di Air France, molti cinesi d’affari, uomini diplomatici belgi, olandesi e turchi oltre a normale ospiti sono il gruppo di ostaggi che il commando armato islamista sta tenendo sotto scacco. «Ho visto dei cadaveri una cosa orribile», riferisce uno degli uomini liberati dal commando perché sapeva leggere i versetti del Corano. I turisti sono in fuga ora dalla capitale e in questo momento è in corso il secondo blitz dei militari, con anche l’arrivo di alcuni gruppi speciali arrivati da Parigi e inviati direttamente da Hollande che ha promesso soccorso e aiuto al Mali in quanto vittima della stessa guerra del terrore islamista, sono le stesse teste di cuoio che hanno tenuto il blitz di Saint-Denis negli scorsi giorni.
In un momento di crisi internazionale per la lotta al terrorismo, le ultime notizie danno voce ad una bufala che corre per i cittadini di Roma che sicuramente era del tutto evitabile dato il panico per la paura di attentati. È infatti una bufala, una notizia non vera specifichiamo quella che sta girando su WahtsApp in modo virale con il messaggio vocale di una mamma verso una figlia che la intima di stare attenta ai luoghi della movida romana per via di possibili attentati. La fonte, viene chiarito nel messaggio virale, sarebbe di una persona che lavora al ministero dell’Interno. Ma la polizia, polizia postale e anche lo stesso Matteo Renzi nel suo discorso all’apertura di un Ospedale di Roma ha riferito, asicurano che è una pura montatura questo messaggio. Tramite gli strumenti che sta mettendo in atto la Polizia, con Una vita da social e Agente Lisa, vengono accolti con positività dagli utenti che in questo modo hanno possibilità di verificar la veridicità o meno delle notizie.
Quindici opere d’arte sono state rubate ieri sera dal Museo di Castelvecchio di Verona. Il colpo è stato messo a segno da una banda composta da tre uomini con il volto coperto, i quali hanno immobilizzato la guardia giurata e la cassiera e si sono fatti accompagnare nella sala che ospitava capolavori “di Mantegna, Rubens, Pisanello, praticamente le opere più preziose esposte”, ha detto il sindaco della città Flavio Tosi. “Si tratta di 11 capolavori e quattro opere minori”, ha aggiunto il primo cittadino, precisando che “sicuramente qualcuno li ha mandati, perché si sono mossi con abilità, andando a colpo sicuro”. Clicca qui per leggere la notizia
Ci sono buone notizie al momento che arrivano dal Mali con le ultim’ora che parlano di 80 ostaggi liberati dopo l’attacco terroristico di un gruppo armato islamico fondamentalista, Ansar Dine che negli scorsi mesi si è reso protagonista di altri attentati e attacchi contro lo stato africano per via degli accordi con la Francia (clicca qui per tutti gli aggiornamenti sulla vicenda di Parigi e della lotta al terrorismo) di tipo economici e anche di lotta unita Mali-Francia contro il terrorismo islamico. Holllande è intervenuto in questi minuti a favore dello stato amico africano mandando anche un cinquantina di teste di cuoio per continuare il blitz delle forze locali contro i terroristi dentro al Radisson Blu di Bamako, la capitale del Mali. Sono stati per fortuna liberati alcuni ostaggi rispetto ai 170 iniziali e il conflitto è ancora in atto dall’interno. Ostaggi cinesi, turchi, olandesi, maliani e tanti francesi, forse questo il vero motivo di quell’albergo assaltato oggi. Intanto tutti i voli Parigi-Bamako sono stati annullati per paura di ulteriori attentati. La situazione è in continuo aggiornamento, e di non facile lettura per via di questa frenetica ansia del terrore che purtroppo sta contagiando tutti in larga parte del mondo.
Due notizie che sconvolgono, anche se con enfasi diverse: in Mali continua l’attacco terrorista all’Hotel Radisson Blue, albergo di lusso con i diplomatici francesi e di tutta Europa che sono stati sconvolti dall’assalto dei terroristi islamici di questa mattina. Al momento, le televisioni francesi e maliane riferiscono di un blitz iniziato della polizia per cercar di liberare i 150 ostaggi ancora all’interno soggiogati da una decina di terroristi; purtroppo ci sono le prime vittime, due maliani e un francese in un attacco che sembra provocato, dice la Reuters, dal gruppo terrorista islamico Ansar Dine, già protagonista di altri attentati in passato contro le istituzioni e il popolo maliano troppo legati alla Francia e alle sue politiche democratiche. Nel ftattempo però, tutt’altra vicenda a Roma in Italia con la paura durata qualche ora all’Ospedale San Giovanni dove un uomo armato di fucile che in un primo momento si è chiuso nei reparti minacciando i pazienti e il personale medico. Allarme al momento rientrato perché l’uomo senza sparare colpi si è allontanato dalla struttura dopo aver però scattano il panico in un momento dove la paura del terrorismo è a livelli altissimi.
E’ in arrivo negli Stati Uniti il salmone “Frankenstein”, il primo pesce geneticamente modificato. Sta facendo discutere la decisione della Food and Drug Administration (Fda) di dare il via libera al progetto ideato dall’azienda AquaBounty che prevede la produzione di un salmone che crescerà più rapidamente e quindi raggiungerà prima il momento che gli consentirà di riprodursi. I più critici lo hanno già ribattezzato “Frankenstein” o “Frankenfish”, convinti che l’operazione potrebbe estendersi anche ad altri animali mettendo in pericolo gli equilibri terrestri. Secondo i creatori, invece, il nuovo tipo di pesce rappresenterà una variante nutriente e sana, che aiuterà a migliorare anche l’ambiente. Clicca qui per leggere la notizia completa
Continua l’attacco all’Hotel Radisson nella capitale del Mali, a Bomako con inquietanti aggiornamenti: sono 170 gli ostaggi, di cui 140 ospiti e 30 del personale dell’Hotel, afferma un portavoce dell’albergo di lusso alla NBC News. I media locali intanto riferiscono che il commando è composto da 12 persone che sono entrati nell’ingresso con un fitto lancio di granate, dopo essere scesi da varie auto diplomatiche all’urlo di “Allah Akbar”, come durante gli attentati a Parigi e altri attacchi dei fondamentalisti islamici. Sappiamo, da fonti della sicurezza maliane e francesi riportate alle agenzie internazionali, che sono stati rilasciati in questo momento alcuni ostaggi ma solo quelli che saprebbero recitare il Corano. Dal dentro il Radisson si parla di un gruppo di jihadisti che ha attaccato forse perché all’interno della struttura molti sono gli ospiti francesi del mondo d’affari o del corpo diplomatico. Ancora terrore dunque e con la Francia sempre come protagonista, sullo sfondo, della cupa e triste vicenda.
Allarme in questi minuti nella capitale del Mali, a Bamako: al settimo piano dell’Hotel Radisson, è in corso un attacco di un gruppi terroristi jihadisti, sembra riferire una fonte della sicurezza dell’Hotel di lusso alle agenzie internazionali. Albergo nel centro della capitale, sotto l’attacco di numerosi spari e sembra che in questo momento si siano fatti degli ostaggi e che ci siano già alcune vittime. La notizia acquisisce di allerta, se così già non fosse con questa trucida cronaca, per il fatto che l’hotel è frequentato spesso da diplomatici francesi e occidentali e potrebbe essere stato preso di mira proprio per questa notevole frequentazione francese, dopo gli attentati di Parigi. Proprio ieri Holande ha citato il Mali nel suo discorso dicendo come le truppe francesi sono presenti per mantenere la pace aiutandoli: «i terroristi nel 2012 si sono accaniti contro la cultura del mali, hanno distrutto i simboli della cultura, donne sottomesse e la Francia ha dovuto prendersi le sue responsabilità e portare avanti azioni importanti», queste le parole del presidente francese giusto ieri. E oggi l’attacco.
Ultime notizie di una mattinata italiana cominciata con un blitz delle forze dell’Ordine che hanno arrestato ben sei bossa della mafia a Corleone: colpo al cuore per Cosa Nostra con i carabinieri che ritengono di aver steso così il patronata di Corleone, un tempo covo di Totò Riina e Bernardo Provenzano. Stamattina i militari di Monreale sono entrati in azione in una vasta area compresa tra Corleone, Chiusa Sclafani e Contessa Entellina. Le indagini hanno portato alla cattura di questi accusati mafiosi, come riporta il Corriere della Sera, dopo varie intercettazioni in cui venivano espresse progetti e operazioni per un possibile attentato al Ministro dell’Interno, Angelino Alfano, accusato dai presunti mafiosi di aver inasprito il regime del 41 bis (carcere duro per i boss mafiosi) quando era Ministro della Giustizia: «dovrebbe fare la fine di Kennedy, se c’è l’accordo gli cafuddiamo una botta in testa». L’inchiesta, viene spiegato dai Carabinieri al Corriere, ha fatto luce sui nuovi assetti dello storico mandamento, sui piani di riorganizzazione, sulle alleanze, sui progetti illeciti per il finanziamento delle case dei clan e su questo possibile omicidio per fortuna sventato.
Un nuovo blitz è stato organizzato dalle forze speciali francesi nella zona delle Ardenne a caccia di eventuali complici di Abaaoud nella strage di Parigi. Nel frattempo, il premier Valls ha confermato che la mente dell’attacco terroristico del 13 novembre , Abaaoud, è rimasto ucciso durante lo scorso blitz di Saint Denis, mentre Salah risulta ancora latitante. La presenza di Abaaoud era stata già accertata in Francia da tempo e pare che l’uomo avesse tentato di organizzare altri quattro attentati, fortunatamente sventati in anticipo. Molti si stanno chiedendo cosa non abbia funzionato tra i servizi segreti francesi e belgi e se hanno sottovalutato il pericolo.
Riprende domani il campionato italiano di calcio. Ad aprire la tredicesima giornata di Serie A saranno Bologna-Roma con l’anticipo del sabato pomeriggio e il big match Juventus-Milan nel serale. Domenica 22 novembre si inizia con Hellas Verona-Napoli alle ore 12.30 e poi alle 15 le altre partite tra cui Atalanta-Torino, Carpi-Chievo Verona, Fiorentina-Empoli, Genoa-Sassuolo, Lazio-Palermo e Udinese-Sampdoria. Alle 20.45 in programma Inter-Frosinone.
La psicosi da pacco sospetto, da bomba, da terrorismo ha letteralmente invaso e lo farà per chissà quanto tempo ancora l’Italia intera, con Roma e Milano maggiori protagoniste per via della loro posizione di dominanza sulla scena internazionale rispetto ad altre città italiane. Una vera spina nel fianco il panico che solo ieri ha fatto scattare almeno cinque allarmi bomba nelle metropolitane della capitale e della città meneghina (clicca qui per vedere l’allarme bomba in Duomo): la gente ha paura e l’ansia dopo i fatti di Parigi si trasforma lentamente in psicodramma, non certo il miglior alleato per ripartire dopo una “botta” come la strage di Parigi difficile da digerire. Forse non va digerita ma un modo per sopportarla sì e le forze dell’ordine sono in moto per limitare i danni da psicosi generale, con un’operazione che Matteo Renzi ha definito in questo modo: la paura c’è ma non possiamo rinunciare a vivere.
L’FBI avverte l’Italia: Milano e Roma sono sorvegliati speciali (e oggi l’allerta è stata altissima con almeno 5 allarmi bomba nelle metro, tutti falsi indicazioni), poiché possibili soggetti di attentati. Arriva inoltre la notizia secondo cui cinque terroristi si trovino nella nostra nazione. Si pensa al rischio di attacco per le città simbolo italiane. È allerta due per il nostro Paese: in vista dell’imminente arrivo del Giubileo, l’otto dicembre, aumentano i rafforzamenti della sicurezza tramite nuove misure e viene ampliata la no fly zone. Sono pesanti le parole pronunciate sui terroristi da parte di Papa Francesco. Si procede con la stilazione di contratti per la dotazione di armi sofisticate, come bombe all’avanguardia e i droni, impiegati finora soltanto per operazioni di ricognizione.
È arrivata ieri la conferma della morte di Abdelhamid Abaaoud, il belga ventottenne di origini marocchine a capo degli attentati del tredici novembre a Parigi. Abaaoud è stato ucciso durante il blitz delle teste di cuoio a Saint Denis e a confermarlo è stato l’esame dei DNA sui corpi ritrovati nell’edificio. Il blitz si è svolto tramite l’uso di un esplosivo da parte delle teste di cuoio. L’esplosivo non ha funzionato, rovinando l’effetto sorpresa: i terroristi hanno posto così uno pesante scudo dietro la porta e dopo ciò, la cugina di Abbaoud si è fatta saltare in aria. Restano i dubbi sul perché la minaccia non sia stata valutata adeguatamente. Gli attentatori, infatti, erano conosciuti a Bruxelles per traffico di droga e altre azioni illecite. Intanto, il restante responsabile degli attentati, Salah Abdeslam, è stato avvistato su una Citroen, come detto poco fa dal Tg5 edizione serale: la polizia locale continua la ricerca, sono nove gli arresti finora effettuati.
Il premier francese Manuel Valls nella giornata i di ieri ha lanciato un importante allarme di rischio per possibili attacchi chimici e batteriologici da parte del terrorismo islamista. La conferma giunge anche dall’Intelligence americana. In tutta Europa, lo stato di emergenza e l’acquisto di antidoti contro eventuali armi batteriologiche. Aumentano i controlli alle frontiere e Parigi continua a convivere con la paura. La moschea di Parigi ha indetto una manifestazione a favore dei valori francesi, invitando alla partecipazione anche le altre moschee della nazione. La città prova a rilanciare la propria “normalità” dopo i fatti allucinanti degli ultimi giorni anche se con fatica dato il controllo della sicurezza e la psicosi di attentati che si cela dietro ogni singolo elemento sospetto o anche semplice sacchetto appoggiato per terra.
Tutta l’Europa si prepara per l’attuale situazione di allerta: giunge dalla Turchia la notizia del piano dell’Isis sventato. I terroristi puntavano al G20 di Antalya. Si discute sulle operazioni di sicurezza che punteranno al controllo puntiglioso del contrabbando di armi e ai movimenti finanziari. Intanto, tre uomini a Marsiglia hanno ferito un insegnante e una cellula Isis ha comunicato tramite la rete di essere responsabile dell’attacco al missionario italiano a Bangladesh: l’uomo è stato sparato da tre uomini in motocicletta e purtroppo al momento non si hanno ulteriori informazioni aggiuntive che aiutino a delineare la situazione molto, molto complessa
Importanti novità sul conto di Veronica Paranello, madre di Loris, il piccolo ucciso un anno fa e per cui l’unica accusata rimane proprio Veronica. La madre di Loris fa delle ammissioni parziali sulla uccisione di suo figlio. Durante un colloquio col marito Davide, nel carcere di Agrigento, la donna aveva già dimostrato dubbi e incongruenze sulla sua versione dei fatti. Veronica ha affermato di aver trovato Loris morto, a causa di una fascetta stretta attorno al collo; a quel punto avrebbe avuto paura di essere accusata e si sarebbe sbarazzata del corpo. La donna rischia l’accusa per omicidio pluriaggravato e occultamento di cadavere.