Il 22 novembre 2015 è il giorno dedicato alla commemorazione e alla venerazione di Santa Cecilia, una martire cristiana vissuta a Roma a cavallo tra il secondo e il terzo secolo. Santa Cecilia nasce nel II secolo da una famiglia nobile della futura capitale d’Italia. Della sua infanzia non si sa praticamente nulla, mentre è certo il suo matrimonio con il nobile Valeriano. Proprio in quella occasione, la futura santa intona un canto nel quale si affida totalmente al Signore e decide di restare casta per tutto il resto della sua esistenza. Confida il suo voto al marito e si converte quasi subito alla religione cristiana, ricevendo il Santo Battesimo dal pontefice di quel periodo, Urbano I. Riesce ad essere convincente e a convertire una moltitudine di persone. Con il passare del tempo, anche Valeriano sceglie di convertirsi e assiste Santa Cecilia nelle sue opere, pregando per il fratello Tiburzio e facendo in modo che anche quest’ultimo veda la luce di Cristo. Valeriano e Tiburzio vengono poi arrestati, malmenati e decapitati per ordine del giudice Almachio, che aveva vietato ogni sepoltura per le salme dei cristiani. Anche l’ufficiale Massimo, redento dopo aver partecipato alle loro sofferenze, viene a sua volta decapitato. Santa Cecilia prega sulla tomba di tutti e tre e, dopo poco tempo, viene condannata a morte sempre dal giudice Almachio. Si dice che sia stata condannata al soffocamento nel suo bagno, anche se altre fonti parlano di un tentativo di bruciarla. Santa Cecilia riesce comunque a resistere prima di subire la decapitazione definitiva. Muore a Roma durante il III secolo. Papa Urbano I, la sua guida spirituale, decide di attribuirle una degna sepoltura presso le catacombe di San Callisto. Subito dopo la morte, viene canonizzata. Le sue spoglie sono trasferite nell’821 nella Basilica romana di Santa Cecilia. Nel Seicento, il Cardinale Paolo Emilio Sfondrati incarica Stefano Maderno di realizzare una statua che raffigurasse al meglio la martire. Nasce così un vero e proprio capolavoro fatto in marmo, che oggi è situato a Santa Cecilia, al di sotto dell’altare centrale.
Grazie alle sue doti vocali, Santa Cecilia è la protettrice dei musicisti e dei cantanti. Non a caso, nell’iconografia viene rappresentata da un organo e da un liuto, oltre che da una palma e da un giglio. È dal Movimento Ceciliano, a lei ispirato, che sono nate le Scholae Cantorum presenti nella maggior parte delle chiese. Santa Cecilia ha ispirato vari capolavori artistici di Raffaello, Guido Reni, Rubens, Domenichino, Artemisia Gentileschi. Viene celebrata in diverse opere e, recentemente, le ha dedicato un brano Antonello Venditti. Viene celebrata in diverse feste in giro per l’Italia, come ad esempio nella Repubblica di San Marino, a Matino (nel Salento) e ad Elmas (in Sardegna).
Il 22 novembre 2015 è dedicato alla venerazione di altri santi di una certa rilevanza. Tra questi, da menzionare il vescovo San Benigno di Milano, i discepoli di San Paolo Santi Filemone ed Appia, il sacerdote San Pietro Esqueda Ramirez e il martire di Forlì San Valeriano. È inoltre il giorno della solennità del Signore Gesù Cristo, re di tutto l’Universo.