Il 24 Novembre si festeggia Sant’Alberto di Louvain, o Lovanio, vescovo e martire della chiesa cattolica, vissuto nel Basso Medioevo. La vita del santo ci è ricordata dal testo di carattere agiografico dal titolo ‘Vita Alberti’, composta da un anonimo scrittore che la terminò durante l’ultimo decennio del XII secolo. Sant’Alberto era un uomo di nobili origini: era il fratello più piccolo del Duca di Brabante, Enrico I, e figlio di Gedefredo III. In quanto figlio minore fu destinato fin dalla gioventù alla carriera ecclesiastica: prese il posto del Vescovo di Liegi, Rodolfo di Zabringen, che perì durante la terza crociata, mentre lottava per la conquista della Terra Santa. I canonici lo elessero alla carica vescovile l’8 settembre dell’Anno del Signore 1191, quando Sant’Alberto aveva solamente venticinque anni. La sua elezione creò diversi disagi e lotte tra i sovrani dei Paesi Bassi: nonostante ci fossero tre diversi pretendenti alla carica, Sant’Alberto si fece consacrare nella cattedrale di Reims. Fu costretto, però, a restare in città perché l’imperatore gli proibì di ritornare nel principato di Liegi. Il rapporto con l’imperatore non si ricostituì mai, infatti quest’ultimo cercò in tutti i modi di eliminarlo, ponendo un suo rappresentante a controllo della città. A Reims, Sant’Alberto divenne amico di un gruppo di traditori che, dopo essersi guadagnati la sua fiducia riuscirono ad assassinarlo il giorno in cui viene tutt’oggi celebrato, il 24 Novembre del 1192. Il suo culto fu riconosciuto solamente cinquecento anni dopo, quando Papa Paolo V diede il permesso di festeggiare il vescovo a Reims ed a Bruxelles, luogo dove furono trasferiti i suoi resti mortali. Nel 1919 furono effettuati diversi lavori di ristrutturazione e restauro alla Cattedrale di Reims e fu scoperto, in quell’occasione, che le ossa di Sant’Alberto erano ancora lì sepolte, mentre quelle traslate in antico appartenevano ad un altro individuo. Il trasferimento in Belgio avvenne definitivamente all’inizio del Novecento.
, sebbene non molto conosciuto, è il protettore di tutti i pizzaioli. Viene festeggiato a Reims, dove è ricordato come difensore dei diritti della chiesa, nei confronti delle pretese politiche. In occasione del 24 Novembre viene celebrato con diverse processioni e Sante Messe che hanno luogo nella cattedrale. Anche a Lovanio vi sono delle celebrazioni in suo onore, durante le quali viene esposta e venerata la sua reliquia, costituita dalle ossa provenienti da Reims.
Sant’Alberto è venerato come santo patrono del Belgio dal 1914; è Louvain, o Lovanio, però, la città a lui più devota. Situata nel cuore delle Fiandre è un paese fluviale, in quanto fu eretta sui diversi canali che compongono il fiume Dyle. E’ denominata anche ‘città universitaria’ perché qui hanno luogo ben quattro istituti universitari, tra cui la più antica università cattolica d’Europa, nata nel 1425. La maggiore attrazione della città è il municipio, uno splendido esempio di architettura gotica brabantina, che svetta su tutti gli edifici circostanti ed è quindi facilmente visibile dalle diverse zone di Lovanio. Nella zona più periferica si trova la famosa Abbazia di Mont-César, abitata da monaci appartenenti all’ordine benedettino. Fu fondata nel 1899 su un altopiano verdeggiante, circondata da foreste ed immersa nella quiete, favorendo in questo modo la meditazione e la preghiera. All’interno del complesso sono conservate le reliquie di Sant’Alberto, portate qui da Reims all’inizio del XX secolo, e da allora venerate con devozione.
Il 24 Novembre si celebrano molti santi e beati divenuti famosi per l’esempio che hanno dato con la loro vita. Beato Balsamo, abate della Badia di Cava de Tirreni è uno di questi: visse nel Duecento e morì proprio nel giorno in cui è ricordato. Anche Sant’Enfleda, nonostante sia poco conosciuta, è celebrata in questo giorno. Era una principessa originaria del Northumbria, figlia del re martire e santo Edwin, di cui seguì l’esempio di vita pia e giusta, lottando per i diritti del suo popolo.