Gli italiani si stanno preparando per il grande sciopero dei treni di questa sera, scatta alle 21, e che durerà per tutto domani, come nei dettagli che potete leggere nei precedenti aggiornamenti qui sotto. Ci sono ovviamente delle fasce di garanzia in cui alcuni treni regionali e di Trenitalia comunque funzioneranno per permettere ai pendolari di raggiungere i posti di lavoro. I massimi disagi come dicevamo saranno comunque sempre a livello regionale dove si avrà più il polso della protesta a seconda delle varie sigle sindacali regionali che aderiranno o meno allo sciopero nazionale. Intanto potrebbe essere, annuncia Trenitalia, che alcuni Intercity ed Eurocity che non rientrano tra quelli graniti e altri convogli regionali potranno anche essere cancellati o essere limitati nel percorso. Per sapere però quali funzionano e quali invece al momento si sa già che non verranno azionati, vi consigliamo di contattare e consultare gli uffici nelle varie stazioni oppure tramite i social network e media del gruppo FS, ovvero fsnews.it, la radio Web fsnews Radio e l’account twitter @fsnews_it.
Un giorno nero, nerissimo, anzi due: dalle 21 di questa sera alle 18 di domani, lo sciopero dei treni di questa fine novembre. In molti lo hanno definito selvaggio, ma bisognerà attendere i momenti di maggior affluenza, domani mattina e domani pomeriggio per capire di che dimensioni stiamo parlando in questo ennesimo sciopero del trasporti regionali e statali. Per quanto riguarda la situazione in Piemonte, si cerca una soluzione per evitare il caos nelle ore di punta e allora la regione di Torino sperimenterà la strategia di contenimento del danno per i passeggerei, una iniziativa del trasporto regionale che proverà ad evitare eccessivi danni ai pendolari. E allora nella fascia di garanzia, dalle 6 alle 9 del mattino, Trenitalia ha deciso di concentrare veicoli e personale disponibile per preservare le direttrici principali del servizio ferroviario metropolitano e sulla Torino-Milano. Nello specifico, il servizio sarà regolare sul Sfmi1 tra Settimo e Chieri, treno ogni due ore su Sfm4 da Torino a Bra, sul Sfm6 tra Stura e Asti, sul Sfmb tra Cavallermaggiore-Bra-Alba e sull’intera linea Torino-Milano. Ricordiamo che invece i Frecciarossa saranno regolari su tutte le linee.
Inutile dire che la giornata di domani e le ultime ore di questa sera saranno una grande prova di forza per i pendolari visti i disagi dello sciopero treni che coinvolge tutta la nostra penisola, con alcune tratte in particolare che subiranno ritardi e notevoli disagi per tanti passeggeri. Lo sciopero è forte e comincerà d questa sera alle 21 e durerà per tutto il venerdì, ovvero domani. Tra le varie regioni sotto disagio, come riportato qui sotto, ora guardiamo la situazione della Campania che già con i collegamenti ferroviari subisce notevoli ritardi dopo la lunga fase di maltempo dello scorso mese. Le linee principali utilizzate dai pendolari, ovvero Napoli-Salerno e Napoli-Caserta sbucano alcune fasi di ritardo, con Trenitalia che garantisce un treno ogni due ore. Ma ritardi avverranno anche sulla Napoli-Formia-Roma con la previsione dell’azienda principale italiana di trasporto treni che parla di almeno due coppie di treni, cioè due all’andata e due al ritorno, nella fascia orario dalle 9 alle 18.
Se ne parla da tanto di questo sciopero dei treni per il motivo che potrebbe avere effetti devastanti nella giornata già di oggi, verso la sera, e di tutto il “black friday” di domani che invece che passarlo a fare compere per i vari sconti del venerdì nero, la nomea di quel giorno si riferirà pressoché interamente ai pendolari furiosi per i disagi che avverranno. Le difficoltà maggiori ci saranno sopratutto negli spostamenti all’interno delle varie regioni, ovvero quelli più importanti per i pendolari che tutti i giorni devono recarci al lavoro e che domani mattina faranno molta più fatica. Del Lazio abbiamo detto qui sotto, mentre altri disagi potrebbero esserci in Toscana, sulle linee principali come l’Arezzo-Firenze, la Firenze-Pisa ma anche la la Firenze-Lucca-Viareggio, per finire anche con il collegamento ligure tra Pisa e La Spezia. Trenitalia per queste tratte infatti prevede un solo treno ogni due ore: dipenderò chiaramente anche, come sempre, dal numero di adesione dello sciopero con le sigle in campo che ricordiamo sono i dipendenti di Trenitalia iscritti al Cat esecutivo nazionale, i Cub Trasporti e Usb Lavoro Privato.
In vista dello sciopero dei treni in programma a partire dalle ore 21 del 26 novembre fino alle 18 del 27 novembre, Ferrovie dello Stato fa sapere in una nota che “circoleranno regolarmente tutte le Frecce Trenitalia, mentre sono possibili cancellazioni e limitazioni di percorrenza per alcuni Intercity ed Eurocity”. Nel Lazio durante l’agitazione sarà inoltre assicurato il regolare collegamento Leonardo Express fra Roma Termini e l’aeroporto di Fiumicino, mentre per quanto riguarda le linee ferroviarie regionali si prevede quanto segue: FL1 Orte – Roma – Fiumicino fino a 2 treni l’ora; FL2 Roma – Tivoli fino a 2 treni l’ora; FL3 Viterbo – Roma 1 treno l’ora e fino a 2 treni l’ora nel tratto Bracciano – Roma; FL4 Roma – Castelli 1 treno l’ora; FL5 Roma – Civitavecchia 1 treno l’ora; FL6 Roma – Cassino fino a 2 treni l’ora; FL7 Roma – Formia 1 treno l’ora; FL8 Roma – Nettuno 1 treno l’ora.
Tanti i motivi che hanno spinto i sindacati Cat Esecutivo Nazionale, Cub Trasporti e Usb Lavoro Privato a organizzare il nuovo sciopero dei treni dalle 21 di giovedì 26 novembre fino alle 18 di venerdì 27 novembre. Tra questi c’è anche una maggiore “sicurezza del lavoro e delle lavorazioni, contro un modello aziendale repressivo. Scioperare per la sicurezza significa anche sostenere i ferrovieri licenziati per aver difeso sicurezza e diritti collettivi”, scrivono i sindacati in una nota congiunta. L’agitazione è stata indetta anche contro la riforma pensionistica Fornero “che ha calpestato anni di conquiste sociali e aumentato di anni l’età pensionabile oltre l’aspettativa di vita media dei lavoratori; contro la precarietà sistematica e la legittimazione dei licenziamenti ingiustificati, operate con il Jobs Act e l’abolizione dell’articolo 18”. Infine i lavoratori protestano “contro il vergognoso Testo Unico sulla Rappresentanza voluto da Confindustria e O.S. concertative, che consegna le Rsu alle Segreterie, mira ad impedire la possibilità di organizzare ogni resistenza nei luoghi di lavoro contro lo strapotere padronale e spalanca le porte alla legge che cancella il diritto di sciopero”.
Scioperiamo contro i progetti di privatizzazione, svendita e smembramento del comparto FS”. Lo scrivono in una nota congiunta i sindacati Coordinamento Autorganizzato Trasporti (CAT) e CUB Trasporti per spiegare i motivi che hanno portato allo sciopero dei treni indetto dalle 21 di domani fino alle 18 di venerdì. “Stiamo assistendo al volto fallimentare della privatizzazione e degli accordi capestro, come in Trenord e in Ntv, che minaccia i ferrovieri di tutte le imprese, schiacciando tutele e salario – recita ancora il testo – Privatizzazione che ha consegnato all’esternalizzazione e all’appalto posizioni prima occupate da personale FS e sostituite da lavoratori con stipendi da fame e zero diritti. Una prospettiva di sfruttamento che, se non ostacolata, travolgerà tutti noi”. I sindacati fanno sapere di aver indetto la protesta anche contro “lo sfascio del prossimo Contratto Collettivo di Lavoro, per un contratto dignitoso, dopo quattro contratti che hanno distrutto la qualità del lavoro e di vita dei ferrovieri”.
Anche i treni Italo saranno a rischio dalle ore 21 di giovedì 26 novembre fino alle 18 di venerdì 27 novembre in occasione del nuovo sciopero organizzato dai sindacati Cat Esecutivo Nazionale, Cub Trasporti e USB Lavoro Privato. In occasione dell’agitazione, l’azienda ha diffuso la lista dei treni che circoleranno regolarmente e quelli garantiti (clicca qui per vedere). Anche Trenitalia, facendo sapere che le Frecce viaggeranno regolarmente per tutta la durata della protesta, ha ricordato che saranno garantiti i convogli elencati nell’apposita tabella dei treni previsti in caso di sciopero, consultabile sull’orario ufficiale di Trenitalia e sul sito trenitalia.com nella sezione “in caso di sciopero”.
I sindacati Cat Esecutivo Nazionale, Cub Trasporti e USB Lavoro Privato hanno indetto un nuovo sciopero dei treni che coinvolgerà i lavoratori Trenord e del Gruppo Ferrovie dello Stato. L’agitazione è in programma dalle ore 21 di domani, giovedì 26 novembre 2015, fino alle ore 18 di venerdì 27 novembre. Le Frecce circoleranno regolarmente, mentre per i treni regionali saranno garantiti i servizi essenziali previsti in caso di sciopero nei giorni feriali dalle ore 6.00 alle ore 9.00. Trenitalia fa sapere che l’agitazione sindacale potrà comportare ulteriori modifiche al servizio anche prima dell’inizio e dopo la sua conclusione. I treni che si trovano in viaggio a sciopero iniziato arrivano comunque alla destinazione finale se è raggiungibile entro un’ora dall’inizio dell’agitazione sindacale; trascorso tale periodo, i treni possono fermarsi in stazioni precedenti la destinazione finale.
Prende il via alle ore 21 di giovedì 26 novembre il nuovo sciopero dei treni organizzato dai sindacati CUB Trasporti, USB lavoro Privato e Coordinamento Autorganizzato Trasporti. La protesta andrà avanti fino alle ore 18 di venerdì 27 novembre e coinvolgerà il personale Trenord e del Gruppo Ferrovie dello Stato. Le Frecce circoleranno regolarmente per tutta la durata dell’agitazione, ma sarà garantito anche il collegamento tra Roma Termini e l’aeroporto di Fiumicino con il servizio “Leonardo Express” o con autobus sostitutivi. Per quanto riguarda Trenord, l’azienda fa sapere che saranno invece a rischio anche i collegamenti aeroportuali “Milano-Malpensa Aeroporto/Malpensa Aeroporto-Bellinzona” e quelli della lunga percorrenza. Nella giornata di giovedì sono garantiti i treni che partono entro le ore 21 e arrivano a destinazione entro le ore 22, mentre venerdì 27 novembre sono garantiti i treni previsti nella fascia oraria 6-9.