Meglio laurearsi a 28 anni con 110 e lode o prendere subito la laurea ma con un voto più basso? Non ha dubbi il ministro del lavoro Giuliano Poletti, intervenuto oggi alla 25esima edizione di Job&Orienta, convegno nazionale su orientamento, scuola, formazione e lavoro. “Prendere 110 e lode a 28 anni non serve a un fico, è meglio prendere 97 a 21”, ha detto chiaramente il responsabile del dicastero, secondo cui “così un giovane dimostra che in tre anni ha bruciato tutto e voleva arrivare”. Il grande problema italiano è “il tempo. I nostri giovani arrivano al mercato del lavoro in gravissimo ritardo. Quasi tutti quelli che incontro mi dicono che si trovano a competere con ragazzi di altre nazioni che hanno sei anni meno di loro e fare la gara con chi ha sei anni di tempo in più diventa durissimo”. Nel nostro Paese pensiamo quindi troppo al voto finale “che non serve a niente, bisogna che rovesciamo radicalmente questo criterio, ci vuole un cambio di cultura”, ha aggiunto Poletti.



E’ rientrato l’allarme antrace nella grande moschea di Bruxelles, evacuata qualche ora fa dopo la scoperta di una busta contente della polvere sospetta. Come fatto sapere dal commissariato di polizia di Bruxelles Capitale-Ixelles, la Protezione Civile ha effettuato le analisi sul pacco stabilendo che la polvere bianca trovata al suo interno è “molto probabilmente farina” e dunque “inoffensiva”. Intanto è andato in scena questo pomeriggio in Germania un blitz delle forze speciali antiterrorismo: gli agenti hanno fatto irruzione in due moschee di Berlino, a Charlottenburg e Neukoelln, dopo l’arresto di due persone sospettate di aver pianificato un attentato terroristico. Lo riporta il quotidiano Bild.



Nuova operazione antiterrorismo in Belgio nei pressi di Auvelais, nella regione della Vallonia. L’intervento della polizia, si legge sui media belgi, sarebbe strettamente collegato all’allerta attentati di questi giorni nel Paese, ma ancora non è chiaro se abbia effettivamente portato a nuovi arresti. Secondo il sito online del quotidiano “Le Soir”, il blitz è durato poco meno di due ore e sarebbe finito poco dopo le 13.30. Intanto, mentre prosegue la ricerca di Salh Abdeslam e Mohamed Abrini, la grande moschea di Bruxelles è stata evacuata dopo il ritrovamento di alcune buste contenenti una “polvere sospetta”. Sul posto sarebbero arrivati gli esperti della protezione civile per analizzare il contenuto.



“Francia e Italia sono due nazioni sorelle e mai come in questo momento abbiamo sentito una vicinanza profonda con il popolo francese”. Lo ha detto Matteo Renzi che questa mattina ha incontrato il presidente francese François Hollande. “Abbiamo sentito il dolore di questa nazione come il nostro, e non solo per Valeria Solesin”, ha aggiunto il premier italiano, secondo cui “c’è la necessità di una coalizione sempre più ampia che porti alla distruzione dello Stato islamico e del disegno atroce che esso rappresenta”. Anche per Hollande la lotta al terrorismo “deve essere comune. Serve una strategia diplomatica ma anche militare, e la sicurezza deve essere rafforzata. Il nostro obiettivo è la distruzione di Daesh. Italia e Francia sono unite contro il terrore”, ha ribadito il numero uno dell’Eliseo che è già partito per Mosca per incontrare il presidente russo Vladimir Putin.

Il Consiglio di amministrazione di Ferrovie dello Stato ha rassegnato le dimissioni in blocco durante l’assemblea andata in scena questa mattina. Lo si legge in un comunicato diffuso poco fa dal gruppo, dove si aggiunge che a breve verrà convocata una nuova riunione per la nomina del nuovo Consiglio. Lasciano dunque l’azienda anche il presidente Marcello Messori e l’amministratore delegato Michele Mario Elia. Come fa sapere Il Sole 24 Ore, alla presidenza di FS potrebbe arrivare Renato Mazzoncini, attuale amministratore delegato di Busitalia, una controllata di Ferrovie. Delle possibili dimissioni si parlava già da alcuni giorni, ma solo oggi è arrivata l’ufficialità.

“Il nostro Dio è il Dio della pace, il suo santo nome non deve mai essere usato per giustificare l’odio e la violenza”. Queste le parole di Papa Francesco nel suo primo discorso a Nairobi ieri sera alle autorità e al corpo diplomatico. Dopo la visita in Kenya, il Santo Padre si sposterà poi in Uganda e Repubblica Centrafricana. Poco prima di sbarcare nello stato dell’Africa Orientale, il Pontefice ha anche scherzato rispondendo a una domanda sul pericolo attentati che non gli impedirà di proseguire la sua visita: “L’unica cosa che mi preoccupa sono le zanzare”, ha detto. Durante il discorso ha poi ribadito l’importanza di un dialogo interreligioso che “non è un lusso, non aggiuntivo né opzionale, ma è essenziale, è qualcosa di cui il nostro mondo ferito da conflitti e divisioni ha sempre più bisogno”. In una società come questa, democratica e pluralistica, ha aggiunto Papa Francesco, “la cooperazione tra leader religiosi e le loro comunità diviene un importante servizio al bene comune”.

Secondo le prime indagini internazionali partite dopo il fattaccio occorso due giorni fa, vengono rivelati dati importanti: il jet russo abbattuto da un missile lanciato per ordine della Turchia, che afferma di aver colpito dopo numerosi avvisi ai piloti perché stavano volando oltre il confine il siriano entrando in quello turco, sembra vero il contrario. La caduta dell’aereo militare russo sembra essere stata la miccia per risvegliare vecchi rancori tra le due Nazioni. Indagini rivelano che l’aeromobile russo viaggiava a 250/300 nodi, quindi a quote piuttosto basse, mentre effettuava il cosidetto tragitto biscotto per contrastare le milizie siriane. Gli ultimi rilievi, del resto, dimostrano come l’aeromobile sia caduto in territorio siriano e non turco. Perché, allora abbatterlo? Troppo pericolosi, secondo recenti rivelazioni. La Nato, intanto, è al lavoro per acquietare le acque tra le due Nazioni.

Ieri, nella giornata dedicata alla donna, mentre in tv mandano in onda spot pubblicitari per sensibilizzare le donne a denunciare ogni forma di violenza, a Perugia si consumava l’ennesimo dramma familiare con l’omicidio di una donna da parte del marito. Lei un avvocato di 40 anni, lui un agente immobiliare, di mezzo le dichiarazioni dei vicini che raccontano di avere sentito un colpo da arma da fuoco. Finisce così un matrimonio durato 20 anni, al culmine di una lite tra i due coniugi. Il marito, padre di una bambina di 6 anni che al momento dell’omicidio si trovava in casa, si costituisce. Al momento è sotto interrogatorio, ma le prime ricostruzioni parlano di vari colpi di fucile contro la moglie: davvero una tragedia che lascia sgomenti.

Continua a far discutere il delitto di Milano dove un gioielliere ha ucciso nella serata di due giorni fa un rapinatore latitante dopo un conflitto a fuoco nella villetta del commerciante: una decina di spari tra commerciante e banditi che l’altro ieri sera sono entrati nella sua villetta. L’uomo ascoltato come testimone, ha riferito di come sia stata legittima difesa per quanto stavano subendo lui e la sua famiglia davanti a quei tre malviventi. Ora è caccia ai complici. “Grazie a Dio avevo un’arma, se no ci avrebbero uccisi”, afferma intervistato Rodolfo Corazzo, il gioielliere vittima della sconvolgente rapina. Leader Lega, Matteo Salvini commenta il fatto su Facebook: ‘Morto era ergastolano evaso albanese, dispiace per il morto ma non ci mancherà».

A Bruxelles si torna alla normalità, ma resta l’allerta massima: a dirlo è il Premier belga dopo la prima giornata di apparente normalità della capitale d’Europa. Dopo gli avvenimenti del 13 novembre e la fuga dei due terroristi, la città di Bruxelles si era fermata, chiudendo scuole e tutte le attività pubbliche. Pur restando alta l’allerta, ieri si è tornato a vivere, pur sempre con il terrore. Così gli zaini dei bambini che vanno a scuola si incrociano con le pistole ed i giubbotti antiproiettile dei vigilanti. E mentre riaprono le metropolitane nelle zone periferiche, continua la caccia a 10 presunti terroristi rifugiati nella città, come ha riferito il vicepremier. Intanto l’Isis ha rivendicato l’attentato di due giorni fa a Tunisi contro il bus delle guardie presidenziali che ha causato venti morti e molti feriti. Insomma, l’allerta terrorismo rimane pericolosamente alta e in molti Paesi al mondo, potenziali nemici del Stato Islamico.

Notizia di valevole importanza in campo economico e sociale e che riguarda il tema del fisco: secondo i dossier dei tecnici di Camera e Senato, ci sono 296 voci per le misure di agevolazione fiscale del prossimo anno, 2016, che valgono in tutto circa 175 miliardi di euro, che dunque si riferiscono ai possibili sconti sul fisco di cui gli italiani beneficeranno non dovendo versarli complessivamente come tasse. Parla Padoan: ok ai 2 miliardi per la sicurezza ma sono legati al via libera dell’Unione Europea e nel caso andranno come clausole nelle misure in Manovra 2016. Per quanto riguarda invece le auto blu, è in arrivo la “bastonata” per regioni e comuni, verranno tagliate praticamente il 70% dei fondi destinati per la P.A., un’autentica scure contro gli sprechi.