Il 28 novembre è il giorno dedicato alla venerazione di San Giacomo della Marca, sacerdote che faceva parte dei Frati Minori Osservanti. Domenico Gangala, questo il nome di battesimo di San Giacomo, nasce il 1° settembre del 1393 a Monteprandone, un paesino che oggi fa parte della provincia di Ascoli Piceno. Fin da piccolo, viene accostato alla religione grazie ad un territorio molto coinvolto dalla dottrina dei Francescani. Si laurea nella Facoltà di Diritto presso l’università di Perugia e diventa giudice e notaio a Firenze. Nonostante una carriera in fase di ascesa, non perde mai la religiosità ed è amico di molti francescani, scegliendo di far parte dell’Ordine dei Frati Minori all’età di 23 anni. Riceve il saio francescano e intraprende un’esistenza basata su una penitenza senza confini, dopo essere stato allievo di Bernardino da Siena, anche lui futuro Santo. Si ammala molto spesso e riceve l’estrema unzione in diverse circostanze, anche se il dolore fisico non ferma la sua fede. Segue in tutto e per tutto San Bernardino e adopera la tecnica del sermone e degli esempi, prendendosela con le superstizioni, la lussuria, gli atti ludici, le bestemmie. È apprezzato per le sue omelie efficaci, realizzate con il fine di convertire nuovi adepti. Ha un carattere molto forte, ma non mette in secondo piano la carità e la misericordia. Inizia a predicare contro diverse sette, tra le quali quella dei fraticelli a Jesi. Dopo aver fatto erigere il Santuario di Maria Santissima del Lattani, situato a Roccamonfina, San Giacomo opera anche fuori dai confini italiani. Viene infatti mandato nell’Est Europa ed è molto apprezzato dai leader di quell’area, come ad esempio il re di Ungheria Sigismondo di Lussemburgo. Viene eletto inquisitore di Austria e Ungheria e fa costruire nuovi conventi, anche se il clero locale non lo vede di buon occhio. Infatti, San Giacomo riceve una scomunica dall’arcidiacono Simone e subisce una lunga serie di congiure, con rischi frequenti per la sua vita. Predica a favore della crociata portata avanti contro i Turchi e riesce a far scoppiare la pace tra Fermo ed Ascoli, due realtà costantemente in conflitto. Importante è la realizzazione del Santuario di Santa Maria delle Grazie a Monteprandone. Rifiuta il ruolo di Arcivescovo di Milano e fonda altri conventi in giro per l’Europa, diffondendo sempre più il nome di Gesù Cristo. Non si ferma fino alla fine, continuando a creare numerose strutture religiose e diventando il vero e proprio pioniere delle associazioni di stampo cattolico, oltre a scrivere ben 18 libri. Muore a Napoli nel 1476, il 28 novembre. Viene celebrato ancora oggi proprio in questo giorno. San Giacomo della Marca fu beatificato il 12 agosto del 1624 sotto le disposizioni del pontefice Urbano VIII. Divenne Santo il 10 dicembre 1726 grazie a Benedetto XIII. Il suo corpo è stato traslato nel 2001 dalla Chiesa partenopea di Santa Maria La Nova al santuario da lui costruito, quello di Santa Maria delle Grazie nella sua Monteprandone. 



È il patrono di Monteprandone, oltre ad essere uno dei protettori di Napoli e Mantova. Diversi paesi di Marche e Abruzzo organizzano ogni anno la Camminata per San Giacomo della Marca in virtù della sua celebrazione. A Monteprandone, si esibisce la Banda della Guardia di Finanza in suo onore. Esistono due chiese in Italia dedicate a lui, una ad Ascoli Piceno e l’altra a Porto d’Ascoli. 



Il 28 novembre 2015 è il giorno dedicato ad altre commemorazioni. Tra queste, la vedova Santa Fausta Romana, il martire Sant’Irenarco, Nostra Signora del Dolore di Kibeho in Ruanda, il discepolo di Paolo San Sostene, la badessa Santa Teodora di Rossano, il monaco orientale Santo Stefano il Giovane.

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