Si era perso per Manhattan e si è ripresentato spontaneamente, questo riferisce l’ufficio stampa della comunità di San Patrignano all’agenzia Ansa riguardo all’italiano disabile scomparso durante la Maratona di New York e di cui non si avevano notizie da domenica subito dopo la gara podistica. Ritrovato e sta bene, questo l’importante per Gian Claudio Marengo, il trentenne affetto da disabilità mentali con un passato di abuso di stupefacenti ed eroina. Proprio la comunità di San Patrignano lo sta aiutando con un percorso di recupero che lo ha portato a partecipare alla grande alla Maratona più prestigiosa al mondo assieme ad altri compagni della comunità. «Corro per togliere la testa dai problemi e il miglior modo anche per perdere peso», le parole di Maregno poco prima di cominciare la gara a New York. Sono stati in otto ragazzi a correre la Maratona, facenti parte del San Patrignano Running Team, la squadra podistica messa in piede dal fondatore della comunità Vincenzo Muccioli. Rientrato dunque l’allarme rispetto alla sua scomparsa dunque, anche se rimane il mistero su dove sia stato per due notti consecutive, ma intanto la notizia più bella è quella che è stato ritrovato.
Mistero attorno al caso del corridore italiano scomparso dopo la Maratona di New York andata in scena domenica scorsa: si chiama Gian Claudio Marengo, ha 30 anni ed è affetto da una disabilità psichica e non si hanno sue notizie proprio dopo la gara podistica nella Grande Mela. Lo scrivono i media USA precisando che l’uomo correva con il team San Patrignano, con altri corridori affetti da vari problemi di natura psichica o sociale. Alle 15 il suo ultimo avvistamento vicino al traguardo della Maratona e anche la Farnesina poche ore fa ha confermato l’accaduto con le indagini che sono in atto per ritrovare il nostro connazionale con il consolato che in questi minuti è in stretto contatto con le autorità americane e la stessa comunità di San Patrignano. Riferisce il Corriere della Sera che Marengo è stato avvistato l’ultima volta con una pettorina blu e i pantaloncini neri da gara e avrebbe addosso anche il rilevatore Gps che però non funziona al di fuori del circuito della maratona. Molti i misteri attorno a questo caso con il ragazzo che sta facendo preoccupare una comunità intera e il nostro ministero degli esteri nelle prossime ore farà altri accertamenti e dovizie del caso: la speranza di ritrovarlo c’è ma i media americani sono pronti a parlare del peggio.