Lo aveva promesso e alla fine Matteo Salvini, leader della Lega Nord, non ha voluto perdere l’occasione di cavalcare la sua nota posizione politica contro l’eccessiva immigrazione e il tema della tradizione: «non ho paura dei terroristi ma di chi pensa di fare la costa giusta cancellando le tradizioni. Se qualcuno ritiene di favorire i nostri bambini cancellando il Natale è fuori di testa», ovviamente senza peli sulla lingua “l’altro Matteo” di questo nostro momento politico contemporaneo. Salvini ha fatto visita alla scuola di Rozzano, l’Istituto Garofani, sotto l’occhio del ciclone dopo la polemica scoppiata con il preside Marco Parma che ha rifiutato la proposta di far fare ai bambini i canti di Natale perché considerato potenzialmente pericoloso per urtare la sensibilità degli altri bambini di religioni diverse. Il preside si è poi dimesso ieri mattina ma non si placano le polemiche con l’insistenza di Salvini che ha raccolto la folla davanti alla scuola: «Ci auguriamo che tutti i genitori spieghino ai bambini che è bella la convivenza ma che il 25 dicembre rimane la festa di Natale e sono anche convinto che ai bambini delle altre religioni faccia piacere festeggiarlo». Ad onor di cronaca, al termine Salvini ha anche intimato di «parlare di muri, lavagne e soffitti che sono le vere priorità della scuola».
Nella polemica viene gettata la scuola primaria di San Donato in Sardegna a Sassari per via della decisione del consiglio dei docenti varato oggi: “sì a qualunque progetto in comune con la chiesa turritana per favorire nel quartiere processi di integrazione e inclusione, no alla visita pastorale dell’arcivescovo di Sassari, Paolo Atzei”. Dopo il caso della scuola di Rozzano con il divieto dei canti di Natale, ancora una scuola e il suo legame con la tradizione cattolica viene rimessa in discussione. Da anni, riporta l’Ansa, la scuola è un eccellente laboratorio in tema di integrazione e multiculturalità tanto che quest’anno gli alunni di varie nazioni e non cattolici sono 122 su 250. Resta però il problema sui motivi per il diniego che ovviamente hanno fatto scattare subito la polemica. Per saperne di più clicca qui per i dettagli e il nostro approfondimento.
Uno dei casi più controversi che negli ultimi tempi ha preso piede, è certamente quello del processo “Vatileaks 2” che la Gendarmeria Vaticana sta svolgendo nei confronti di due giornalisti italiani, Gianluigi Nuzzi e Emiliano Fittipaldi, e sopratutto di Monsignor Balda e Francesca Chaouqui coinvolti nel presunto rilascio di documenti riservati del Vaticano, venduti per informare i vari dossier sulle questioni più spinose e segrete di alcune parti del Vaticano stesso. Va constatato ogni passaggio e la sentenza sta incuriosendo un po’ tutti gli osservatori: la notizia di oggi però è che il Tribunale vaticano ha rinviato al prossimo 7 dicembre il processo, accogliendo la richiesta dei termini a difesa avanzata del nuovo difensore di Francesca Chaouqui, Laura Sgrò. La legale infatti ha chiesto un rinvio per avere la possibilità di studiare gli atti, riporta l’agenzia Ansa. La richiesta è stata accolta e dunque l’udienza di oggi è durata solo 13 minuti: la corte si riaggiorna al 7 dicembre, ad un giorno solo dall’inizio ufficiale del Giubileo.
“Il futuro è adesso e bisogna cambiarlo ora, subito” questo il senso del messaggio di Barack Obama nel suo intervento lungo e a braccio durante l’assemblea della Cop21 (clicca qui per sapere cosa è la Cop21), la Conferenza sul Clima delle Nazioni Unite in corso da oggi a Parigi in una città blindata per la presenza di tutti i leader mondiali di ben 190 Paesi al mondo. «Siamo la prima generazione che può rendersi conto delle conseguenze e dei cambiamenti climatici ma siamo anche l’ultima che può far qualcosa per porvi rimedio». Un discorso accorato che ha toccato vari punti di attualità e di importanza capitale della situazione dell’ambiente, primo fattore reale di migrazione, prima anche della guerra civile e del terrorismo. L’America è pronta a mettere in atto anche a livello mondiale quanto sta intraprendendo negli ultimi anni, con uno sforzo che viene richiesto a tutti: “La nostra produzione industriale – prosegue il presidente americano – è al livello più alto di sempre, ma le nostre emissioni inquinanti sono ai minimi da 20 anni”. Clicca qui per conoscere tutti i dettagli della Cop21, gli aggiornamenti in tempo reale e i vari discorsi dei leader mondiali.
Continua il caso dell’istituto scolastico di Rozzano dove il preside, ormai dimissionario, Marco Parma non ha accettato la proposta di alcuni genitori per dei canti di Natale per non urtare la sensibilità dei ragazzini musulmani. Con i commenti di Salvini e di Forza Italia che continuano ad esigere un intervento massiccio del governo del Ministero della Pubblica Istruzione, interviene anche la Cei, l’assemblea dei Vescovi cattolici italiani tramite le parole del suo segretario, Monsignor Nunzio Galantino. «Misericordia e accoglienza sono le parole chiave di questo Natale, ma lasciatemelo dire! Se questo è il Natale trovo pretestuosa e tristemente ideologica la scelta di chi per “rispettare” altre tradizioni o confessioni religiose, pensa di cancellare il Natale o di camuffarlo scadendo nel ridicolo», nettissimo il suo intervento sulle pagine di Vita Pastorale. Il richiamo al Giubileo è poi scontato, con l’Anno Santo straordinario indetto sulla misericordia che sembra cascare a pennello anche con questa vicenda dove finora purtroppo, da ambo le parti, ha spesso prevalso l’ideologia al reale interesse misericordioso verso bambini e famiglie.
Oggi è cominciata la grande Conferenza di Parigi sul Clima – Cop21 – in cui più di 150 leader dei Paesi mondiali si sono dati appuntamento per discutere sull’incombente tematica dell’ambiente. Arriva però proprio oggi un dato dall’Unione Europea che non farà certo star tranquillo il premier Renzi di fronte ai vari leader mondiali: l’Italia è il Paese in Europa che segna il bruttissimo record del numero di morti prematuri rispetto alla normale aspettativa di vita per l’inquinamento dell’aria. A rivelarlo è l’Agenzia europea dell’ambiente che segnala come nel solo 2012 il nostro Paese ha registrato 84.400 decessi su un totale di 491mila a livello UE con questa motivazione, un triste primato insomma. Le cause? Le micropolveri sottili (Pm2.5), il biossido di azoto (NO2) e l’ozono nei bassi strati dell’atmosfera (O3). Nel frattempo anche la Cina non scherza, anzi fa decisamente peggio risultando inclassificabile per l’enormità del problema: oggi l’indice di inquinamento che arriva da Pechino è sul livello di 592 microgrammi di smog per metro cubo nell’aria. Se teniamo conto che il limite stabilito dall’OMS è di 20 microgrammi, capiamo di che cifre folli stiamo parlando.
Un incontro che era considerato pericoloso, una difficoltà che sembrava renderlo impossibile come avvenimento e invece l’insistenza di Papa Francesco è stata premiata: è riuscito ad andare nella moschea di Bangui, tappa fondamentale dato anche il preciso periodo storico nel suo viaggio in Africa ormai agli sgoccioli. Rischiosissimo alla vigilia visto che l’area della Moschea è in una zona molto pericolosa, con fortissima tensione da guerra civile che attraversa la Repubblica Centroafricana – terza ed ultima tappa di Papa Francesco – ma proprio qui il Pontefice ha parlato nettamente con i “fratelli musulmani” come li ha chiamati fin da subito. «Siamo fratelli e dunque insieme diciamo no a odio, violenza, vendetta, in particolare quella in nome di Dio: chi dice di credere in Dio dev’essere anche un uomo di pace o una donna di pace. Cristiani, musulmani e membri delle religioni tradizionali hanno vissuto pacificamente insieme per molti anni, ora più che mai dobbiamo rimanere uniti perché cessi ogni azione che sfiguri il volto di Dio e ha in fondo lo scopo di difendere con ogni mezzo interessi particolari, a scapito del bene comune». Clicca qui per un approfondimento sull’incontro tra il Papa, i cristiani e i musulmani.
Una notizia che ha sconvolto l’intero mondo della musica: Sinead O’Connor, la grande cantante irlandese, ha tentato il suicido in diretta Facebook. Ha postato in serata un messaggio in cui annunciava il suo suicidio attraverso overdose: «Le ultime due notti mi hanno distrutto, ho assunto un’overdose: finalmente vi siete sbarazzati. Non sono a casa, sono in un Hotel da qualche parte in Irlanda sotto altro nome», questo il messaggio inquietante della cantante spesso sopra le righe nella sua folgorante carriera. Ma stavolta tutto vero, anche se una provvidenza forse beffarda e con la quale sicuramente Sinead ha avuto parecchi problemi lungo tutta la sua carriera, ha fatto modo di rintracciarla e salvarla. Non si sanno ancora bene i contorni della vicenda, ma già questo ha i tratti del dramma: il tentato suicidio non è andato in porto fino in fondo e ora l’attende un periodo difficilissimo, quello di uscire dal vortice in cui è piombata. Mondo della musica shoccato, la fragile Sinead è vicino nel baratro e ora vi vuole ben di più che lo scherno o lo sterile “appoggio” alle sue provocazioni. Clicca qui per tutti i dettagli e il nostro approfondimento.
Il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama è atterrato a Parigi con l’Air Force One intorno alle 22.40 e si è subito recato al Bataclan per commemorare le vittime degli attacchi terroristici dello scorso 13 novembre. Un fuori programma per Obama che è stato seguito da Hollande. Con loro anche il Sindaco di Parigi. Accompagnato da speciali misure di sicurezza, Obama ha sostato per alcuni minuti di fronte al Bataclan per poi salutare il collega francese con un abbraccio dirigendosi verso la residenza dell’Ambasciatore americano. Parigi era blindata. La visita non era stata resa nota ma era in preparazione da giorni.
La Turchia si avvicina all’Europa con l’accordo sull’emergenza immigrazione. Con la firma che ha concluso il vertice di Bruxelles di ieri, Ankara riceve 3 miliardi di euro destinati al controllo dei flussi migratori. Il primo riflesso dell’accordo si dovrebbe vedere subito con il calo degli arrivi alle frontiere dell’UE. Per il Premier turco si tratta di un passo avanti verso l’Europa ed ha fatto presente che, a suo parere, alla base della crisi migratoria c’è la questione siriana che l’ONU non è stata in grado di risolvere. La Merkel parla di un passo importante anche se la strada è ancora lunga.
Papa Francesco è abituato a stupire e a lanciare messaggi tramite i suoi gesti. Importante quello che oggi ha fatto a Bangui, capitale della Repubblica Centro Africana. Qui Bergoglio ha voluto aprire simbolicamente la porta Santa, gesto che di fatto apre in tutto il mondo l’anno Santo (con una settimana di anticipo). Il pontefice che si trova in visita pastorale nel continente africano, ha voluto cosi fare diventare il continente nero “la capitale spirituale del mondo”. Il gesto nella sua semplicità è storico, essendo la prima volta che un Giubileo non prende avvio da Roma. Papa Francesco è alla fine del suo viaggio, e tornerà a San Pietro domani dopo cinque giorni intensi passati in un continente africano, blindato per la paura di attentati.
In una Parigi blindata si apre la conferenza sul clima mondiale, che deve decidere il destino del nostro pianeta. L’avvio dei lavori è stato vissuto in un clima di terrore, per gli attentati di poche settimane fa, ed ha visto continui scontri tra polizia e anti-capitalisti, che come al solito fanno della violenza la loro ragione d’essere. Gli scontri che hanno preso avvio di fronte al teatro Bataclan, sono stati controllati da centinaia di agenti in tenuta antisommossa che hanno effettuato 208 arresti. I manifestanti non hanno avuto remore, ad usare contro la polizia, i ricordi lasciati per commemorare i morti della follia terrorista. Hollande e tutti i grandi del mondo, hanno condannato gli scontri che continuano a sfregiare una città devastata dagli attentati.
Migliorano le condizione dei tre italiani feriti vicino a Malindi in Kenya, in una rapina in cui ha trovato la morte la dottoressa Rita Fossaceca. I tre sono stati visitati dal personale consolare italiano, e sono stati dichiarati fuori pericolo dalle autorità sanitarie keniane. Sul fronte delle indagini vengono rivelati alcuni particolari riguardo l’azione criminosa. La dottoressa è stata colpita alla testa per aver cercato di difendere l’anziana madre da un rapinatore. La madre della dottoressa non ha riportato gravi lesioni, ma il tentativo di difesa ha “innervosito” il rapinatore, che non ha esitato ad uccidere la Fossacena.
Nuovo attacco di Berlusconi al premier Renzi. Il “cavaliere” stigmatizza la scelta comunicata dal governo, che prevede di dare un bonus “cultura” di 500 euro, ai giovani 18enni. Chiara l’affermazione del leader di Forza Italia, che bolla come “disgustosa” l’idea del governo di incentivare la cultura, tramite un buono da utilizzare presso musei, biblioteche e cinema da parte dei giovani italiani. Dura la replica del premier, che respinge al mittente l’idea di voler “acquistare voti” tramite il bonus.
Finisce il campionato 2015 di Formula 1 ad Abu Dhabi, con l’ennesima vittoria di Rosberg, che di fatto domina il week end. La “seconda guida” della Mercedes non lascia spazio al compagno di squadra, e neo campione del mondo Hamilton, e trionfa in un gran premio che non ha riservato grosse emozioni, e che ha visto un podio completato da Hamilton e Raikkonen. Quarto l’altro ferrarista Vettel dopo una rimonta eccezionale, dopo il sedicesimo posto in griglia di partenza.