Prima importante sentenza nell’annoso caso del processo per le presunte trattative tra stato e mafia in cui era rimasto coinvolto anche l’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Oggi l’ex ministro Calogero Mannino che aveva chiesto di essere giudicato con il rito abbreviato è stato “assolto per non aver commesso il fatto”. L’accusa aveva chiesto nove anni di carcere, sostenendo di essere stato lui a dare vita alla trattativa nel 1992 fra esponenti del governo e vertici della mafia. Le imputazioni a suo carico erano: “violenza o minaccia a un corpo politico, amministrativo o giudiziario” secondo l’articolo 338 del codice penale. In attesa di sentenza adesso si trovano gli ex ufficiali del Ros Mario Mori, Antonio Subranni, Giuseppe De Donno e Mauro Obinu, l’ex ministro dell’Interno Nicola Mancino (accusato di falsa testimonianza), l’ex parlamentare di Forza Italia Marcello Dell’Utri, e i boss Salvatore Riina, Leoluca Bagarella e Antonino Cinà e il pentito Giovanni Brusca.