Ci sarebbe “un minimo comun denominatore” tra il movimento queer, il pensiero gay e quello dei vegani. Così sostengono i promotori dell’incontro pubblico che si terrà sabato 7 novembre a Pordenone organizzato dall’associazione Animalisti Friuli Venezia Giulia. Verranno presentati i libri di Massimo Filippi e Marco Reggio, il primo dei quali intitolato Manifesto queer vegan e il secondo Corpi che non contano, Judith Butler e gli animali. Quello che si vuole sostenere con questa manifestazione è che essere queer, gay e vegani sono tutte pratiche politiche di opposizione al sistema: “i temi del pensiero gay e queer con la questione del veganismo, di chi rifiuta di mangiare animali e contesta così la violenza sui soggetti non umani. Il saggio si chiede che senso abbia il veganismo oggi come pratica destabilizzante, che legami abbia con l’omosessualità e con la critica dell’eterosessualità obbligatoria e quali siano le prospettive di un’alleanza fra soggetti queer e vegan” come si legge in una recensione pubblicata sul Messaggero Veneto. Il secondo libro invece si concentra sulla sacralità della vita animale: “E’ possibile rivendicare il lutto per gli animali come forma di presa di posizione politica antispecista? Le vite precarie cui fa riferimento la filosofa parlando, per esempio, della condizione dei palestinesi sotto attacco permanente, sono solo umane? E l’uomo? È un dato di fatto o il frutto avvelenato di una ben precisa costruzione storica? Quali consuetudini lo hanno eretto? “. 



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