Oggi, sabato 7 novemnre 2015, è il giorno indicato da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil per mettere in scena lo sciopero dei dipendenti dei supermercati e dei lavoratori del commercio. Anche la Capitale, Roma, non fa eccezione, ed è soggetta a dei fisiologici disagi dettati dallo sciopero di categoria; secondo i dati forniti dal segretario generale della Cgil di Roma e del Lazio Claudio Di Berardino che ha parlato dal presidio in Piazza San Silvestro “l’adesione a Roma è del 70%” e il problema che ha portato alla decisione di indire lo sciopero “è serio e non possono essere tollerate ulteriori dilazioni da parte di Federdistribuzione”. 



Sabato 7 novembre 2015: è la data che coincide con lo sciopero dei dipendenti dei supermercati e dei lavoratori del commercio indetto da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil. Lo sciopero, che rischia di complicare i piani di milioni di consumatori in procinto di recarsi in catene commerciali quali Ikea, Dekatlon, Upim, Oviesse, Rinascente, Carrefour e altri ancora è, secondo una nota della Filcams Cgil l’inizio di “una lunga battaglia”. Netta la risposta della Confesercenti, che al sindacato replica sostenendo che il negoziato è “ancora aperto”, e il fatto di aver proclamato lo sciopero “non ha tenuto in debita considerazione” la disponibilità da parte della controparte di proseguire nei negoziati.



In questo sabato 7 novembre 2015 va in scena in tutti Italia lo sciopero di dipendenti di supermercati e di altre catene commerciali quali Ikea, Dekatlon, Upim e via dicendo. Una manifestazione di protesta per ottenere il rinnovo del contratto ormai scaduto nel 2013 nonché maggiori tutele visto che non ci sono stati adeguamenti salariali nonostante turni sempre più duri da sostenere. Il segretario generale della CGIL, Susanna Camusso, ha voluto dare forza all’iniziativa twittando dal proprio profilo una foto nella quale la si vede con tra le mani il volantino della protesta con tanto di invito a partecipare all’iniziativa: “Fuori tutti!” contro “l’attacco a diritti e salario”.



E’ in programma per tutta la giornata di oggi, sabato 7 novembre 2015, lo sciopero dei lavoratori del commercio indetto da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil. Al grido di “Fuori Tutti”, la protesta riguarderà in particolare colossi come ikea, Decathlon, Coop e Ipercoop, Oviesse, Rinascente, Carrefour, Upim, Coin e molte altre strutture della distribuzione cooperativa e del commercio al dettaglio. Alla base dell’agitazione c’è il mancato rinnovo dei contratti nazionali di settore e la difesa di diritti e salario “contro chi tenta di smantellare le condizioni esistenti”, scrive in una nota la Filcams Cgil. “Lo sciopero proclamato è una scelta importante e ineludibile dopo 22 mesi in cui gli incontri e le trattative non hanno prodotto le condizioni minime per arrivare a definire i rinnovi contrattuali – ha affermato Maria Grazia Gabrielli, segretaria generale della Filcams Cgil – La stagione dei rinnovi dei contratti sta vivendo profondi attacchi e dilazionare molto i tempi forse porta con se l’idea che dei contratti nazionali stessi si possa anche fare a meno. Noi, restiamo convinti della centralità del contratto nazionale che va difeso e rafforzato in settori dove, la contrattazione di secondo livello aziendale e territoriale non c’è per una vasta platea di lavoratori e quella esistente ha subito in questi anni una rimessa in discussione che ci ha visto impegnati in confronti e scontri difficili nelle aziende”.