In questo giorno, lunedì 9 novembre 2015, si celebra la memoria di San Teodoro. Non si hanno notizie certe sulla città natale del Santo e sulla sua precisa data di nascita, che va in ogni caso collocata nel III secolo. San Teodoro era un soldato che fu mandato con la sua legione ad Amasea, l’attuale Turchia, all’epoca dominata dall’imperatore Galerio Massimiano. A quel tempo, la caccia contro i cristiani era una pratica molto frequente e i potenti cercavano di fermare la professione di fede cristiana emanando editti ed imponendo divieti. Proprio per questo motivo, Galerio emanò un editto, al fine di individuare tra i soldati coloro che fossero di fede cristiana. Ai soldati fu imposto di venerare gli dei e di compiere dei sacrifici in loro onore. Tra questi soldati c’era proprio San Teodoro che si rifiutò di obbedire all’editto, per tener fede al Signore. Fu così che San Teodoro fu dapprima posto sotto processo e liberato con la promessa di ripensarci, ma San Teodoro non ubbidì e continuò a diffondere la Parola del Signore, obbligando il tribuno ad intervenire. Fu condotto presso il cospetto del tribuno e condannato a morire in carcere tra gli stenti. Si rifiutò di bere e di mangiare, ma non morì e indispettiti i potenti ordinarono che fosse giustiziato. Per l’occasione si decise che San Teodoro venisse arso al rogo. Molti fedeli si presentarono il giorno della condanna, per esprimere il loro sostegno a San Teodoro e pare che questi abbia detto loro di non preoccuparsi perché se Dio l’aveva aiutato a sopportare i supplizi, l’avrebbe tutelato anche dal potere delle fiamme. Secondo la leggenda, pare proprio che San Teodoro, legato al rogo, non morì per le ferite causate dalle fiamme e la sua anima poté entrare nella gloria divina. Il suo martirio avvenne il 17 febbraio del 306, anche se ci sono alcune discordanze su questa data e altri storici preferiscono collocarla tra il 306 e il 311. Molte di queste notizie, sono giunte sino a noi, grazie alla testimonianza di San Gregorio di Nissa, che nella basilica dedicata proprio a San Teodoro aveva tenuto un discorso in onore del santo. Dopo la sua morte, il corpo fu raccolto da una donna, Eusebia, che lo portò a Euchaita, dove poté avere degna sepoltura, avvolto in un sudario. Da quel momento in poi il culto di San Teodoro si diffuse da Oriente ad Occidente, per giungere sino al nostro paese. Le reliquie di San Teodoro giunsero in Italia a Brindisi, all’epoca dell’imperatore Federico II di Svevia e attualmente sono conservate presso la Cattedrale della città.
È patrono di diverse cittadine italiane, tra cui Brindisi, Bagaladi, San Teodoro, Frontone e molte altre. Viene celebrato come santo patrono dei militari e dei soldati e come protettore contro i ladri. San Teodoro, in provincia di Olbia Tempio, porta il nome del suo Santo patrono. Il paese è una perla del Mediterraneo grazie al suo mare cristallino e alle sue splendide spiagge. E’ una città per tutti i gusti, perchè offre dei paesaggi naturali molto diversi fra loro, dal mare ai Monti Nieddu.
A San Teodoro, in provincia di Olbia-Tempio, la festa del santo patrono è molto sentita e i festeggiamenti iniziano due giorni prima per un totale di tre giorni. Oltre alle preghiere e la processione in onore del santo, gli abitanti di San Teodoro trascorrono delle piacevoli giornate tra ritmi di musica folk e balli in piazza. Un’altra città in cui il culto di San Teodoro è molto forte è Brindisi, in cui però il santo viene festeggiato in concomitanza con l’altro santo patrono della città, San Lorenzo, nel mese di settembre. La processione è molto particolare perchè si svolge nel lungomare, per ricordare che il corpo di San Teodoro giunse a Brindisi trasportato su una nave proveniente dalla Turchia. La festa si conclude con fuochi d’artificio in piazza.
Il 9 novembre è anche dedicato ai santi Agrippino da Napoli, San Giorgio vescovo, Sante Eustolia e Sopatra e ai beati Gabriele Ferretti, Elisabetta della Trinità Catez e beato Giorgio Napper e molti altri.