Un Vescovo contro le tradizioni e contro il Natale a scuola? Dopo il caso della scuola di Rozzano, in cui il preside Marco Parma ha abolito le celebrazioni natalizie scatenando le proteste di diverse frange della società e della politica, ecco arrivare delle parole certamente inattese, soprattutto considerando lo “status” di chi le ha pronunciate. Monsignor Claudio Cipolla, vescovo di Padova, intervenendo a Rete Veneta, anziché difendere le tradizioni cattoliche all’interno della scuola come ci si sarebbe potuto attendere da un prelato, ha infatti preferito pronunciare parole distensive sul tema:”Io farei tanti passi indietro pur di mantenerci nella pace e pur di mantenerci nell’amicizia“. Il vescovo di Padova, come riportato da “ilgazzettino.it“, sulle celebrazioni natalizie ha detto:”Non dobbiamo presentarci pretendendo qualsiasi cosa che magari anche la nostra tradizione e la nostra cultura vedrebbe come ovvio. Se fosse necessario per mantenere la tranquillità e le relazioni fraterne tra di noi, io non avrei paura a fare marcia indietro su tante nostre tradizioni“. Parole, anche queste, destinate a fare discutere anche se le polemiche subito scattate dalla Lega Nord e da altre realtà sociali contro l’abbattimento del Natale e la rinuncia al Presepe sembrano esagerate. Ad Avvenire è lo stesso Cipolla che risponde dicendo che le sue non sono assolutamente parole contro il Presepe ma semplici concettti che non lasciano supporre nessuna rinuncia a presepi, Bambinelli, ma che volevano forse stemperare un clima di esasperazione in cui i simboli religiosi talvolta vengono usati in chiave politica.



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